Adriano di Nicomedia
Adriano (278 circa – Nicomedia, 4 marzo 306) era una guardia dell'imperatore romano Massimiano. Dopo essersi convertito al cristianesimo con la moglie Natalia, fu martirizzato a Nicomedia nel 306.
Sant'Adriano | |
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Disegno di Hans Holbein il Giovane Parigi, Museo del Louvre | |
Martire | |
Nascita | 278 circa |
Morte | Nicomedia, 4 marzo 306 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | Chiesa di Sant'Adriano al Foro a Roma Abbazia di Sant'Adriano a San Demetrio Corone Argyropolis a Costantinopoli Geraardsbergen in Belgio |
Ricorrenza | 8 settembre (Chiesa cattolica) 26 agosto (Chiesa orientale) |
Attributi | in abiti di soldato romano, spada e incudine; arti spezzati |
Patrono di | macellai, Matelica |
Agiografia modifica
Adriano era un ufficiale pagano alla corte imperiale di Nicomedia: doveva montare la guardia ai primi cristiani condannati a morte i quali, come se niente fosse, cantavano felici. Adriano si chiedeva come delle persone che sapevano di morire potessero cantare felici, e fu così che anche lui si convertì al cristianesimo come la moglie (già convertita parecchio tempo prima).
Fu subito imprigionato e poi giustiziato, mediante il taglio degli arti. Più tardi, i cristiani presero il corpo di Adriano e lo seppellirono nella periferia di Bisanzio, ad Argyropolis.
Culto modifica
Nella Chiesa ortodossa orientale, sant'Adriano condivide un giorno di festa con la moglie l'8 settembre, oltre ai giorni della sua ricorrenza del 4 marzo e 26 agosto. Nella Chiesa cattolica romana è venerato da solo, senza la moglie, l'8 settembre: dal Martirologio Romano: "A Roma, commemorazione di sant'Adriano, martire, che a Nicomedia in Bitinia, nell'odierna Turchia, subì il martirio e in suo onore il papa Onorio I trasformò in chiesa la curia del Senato Romano".
Sant'Adriano è protettore contro le epidemie di peste, è patrono dei soldati veterani, dei commercianti di armi e dei macellai. Fu il principale santo guerriero del nord Europa per molti secoli, secondo solo a san Giorgio, ed è molto venerato nelle Fiandre, in Germania e nel nord della Francia.
Le reliquie di Natalia e di Adriano furono trasferite nel 1110 da Costantinopoli al monastero di Grammont, in Belgio.
Egli è di solito rappresentato armato, con un'incudine in mano o ai suoi piedi.
Bibliografia modifica
- Ercolano Marini, S. Adriano martire, protettore di Matelica: traduzione degli atti del suo martirio descritti dal Surio e brevi cenni storici del suo culto, Castelplanio 1921
- Matteo Parrini, Vita e origini del culto di S. Adriano martire di Nicomedia, (Questioni matelicesi di storia e di letteratura; 2) Matelica 1999
Altri progetti modifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adriano di Nicomedia
Collegamenti esterni modifica
- (EN) Adriano di Nicomedia, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Adriano di Nicomedia, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- (FR) La Legenda aurea, su abbaye-saint-benoit.ch. URL consultato il 3 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2012).
- (NL) Adriano martire su HeiligenNet, su heiligen.net.
- (EN) Adriano di Nicomedia su Patron Saint Index, su catholic-forum.com. URL consultato il 3 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
- (EN) Sant'Adriano su Catholic Online, su catholic.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72293846 · CERL cnp00573800 · GND (DE) 123168430 · WorldCat Identities (EN) viaf-72293846 |
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