Antonio Manno (pittore)

pittore italiano (1739-1810)

Antonio Manno (Palermo, 1739Palermo, 13 gennaio 1810) è stato un pittore italiano, tra i più celebri del XVIII secolo in Sicilia.

Santi Matteo e Mattia, chiesa di San Matteo al Cassaro.

Biografia modifica

Insieme ai fratelli Vincenzo, Francesco e Salvatore costituì una delle più fortunate botteghe d'arte del XVIII secolo in Sicilia. Fu allievo del modesto pittore Gambino[1] e in seguito prestò servizio presso il più celebre pittore Vito D'Anna, con il quale lavorò, tra il 1763 e il 1765, al grande ciclo di affreschi della chiesa del Santissimo Salvatore.

La morte di Vito D'Anna segnò il suo esordio ufficiale, il Principe di Torremuzza gli diede infatti l'incarico di completare l'opera di affresco del chiostro dell'Oratorio Piccolo a Palermo, interrotta nel 1769 per la morte di Vito D'Anna.[2]

Diverse sue opere che si trovano nelle chiese della Val di Noto che furono ricostruite proprio in quel periodo.

Nel 1788 fu nominato membro dell'Accademia nazionale di San Luca.

Nel 1789 ricevette la carica di Conte Palatino e di Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'oro.

Opere modifica

{Elenco in aggiornamento}

Agrigento e provincia modifica

Enna e provincia modifica

  • 1810, Episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, affreschi, ultima commissione eseguita in collaborazione con il fratello Vincenzo in prevalenza realizzata con la tecnica dei cartoni e bozze preesistenti, opere presenti nella cattedrale di San Nicolò di Nicosia.[3]

Messina e provincia modifica

Palermo e provincia modifica

Belmonte Mezzagno modifica

Carini modifica

Chiusa Sclafani modifica

  • XVIII secolo, Apparizione della Vergine a San Leonardo e al Beato Bernardo, dipinto realizzato con la collaborazione di Vito D'Anna, opera custodita nella chiesa di San Leonardo.

Monreale modifica

Palermo modifica

Partinico modifica

  • XVIII secolo, Ciclo di San Giuseppe, dipinti ottagonali su tela comprendenti Lo sposalizio di San Giuseppe, la Natività e la Sacra famiglia, opere commissionate da Domenico Maddalena per la chiesa di San Giuseppe.

Ragusa e provincia modifica

Siracusa e provincia modifica

Trapani e provincia modifica

Trapani modifica

Erice modifica

Chiesa di San Martino:[9]

  • 1801, Cicli, affreschi, opere presenti nella sagrestia e negli interni.
  • 1801c., Ciclo raffigurante la Discesa al Limbo, Buona morte, Madonna con Bambino e Santi, Sant'Antonio di Padova con San Francesco e Santi, Madonna della Provvidenza raffigurata tra San Domenico e San Pietro.

Opere sparse modifica

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Lo studioso Agostino Gallo definisce il pittore Gambino più negoziante di colori che artista
  2. ^ Citti Siracusano, La pittura del Settecento in Sicilia. Roma, De Luca Editore, 1986.
  3. ^ Pagina 163, Giuseppe Beritelli La Via, Alessio Narbone, "Notizie storiche di Nicosia" [1] Archiviato il 22 dicembre 2017 in Internet Archive., Stamperia di Giovanni Pedone, Palermo, 1852.
  4. ^ Pagina 101, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [2] Archiviato l'11 agosto 2017 in Internet Archive., Volume quinto, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  5. ^ a b c d Gaspare Palermo Volume primo, p. 266.
  6. ^ Pagine 356 e 357, Gaspare Palermo, "Guida istruttiva per potersi conoscere ... tutte le magnificenze ... della Città di Palermo" [3] Archiviato il 21 agosto 2017 in Internet Archive., Volume secondo, Palermo, Reale Stamperia, 1816.
  7. ^ Gaspare Palermo Volume primo, p. 152.
  8. ^ Gaspare Palermo Volume primo, p. 197.
  9. ^ Pagina 424 e 425, Giuseppe Castronovo, "Erice oggi Monte San Giuliano in Sicilia memorie storiche del p. m. ..., " [4], Volume 2, Palermo, Tipografia di Bernardo Virzì-Puleo, 1875.
  10. ^ Pagina 81, Achille Ferres, "Descrizione storica delle chiese di Malta e Gozo" [5], Malta, 1866.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN243811262 · ISNI (EN0000 0004 4890 6602 · SBN MODV098034 · CERL cnp01413412 · ULAN (EN500085463 · LCCN (ENno98100060 · GND (DE188443576 · WorldCat Identities (ENviaf-243811262