Aquae et ignis interdictio

provvedimento in uso nell'antica Roma volto a privare della cittadinanza il cittadino romano che si fosse macchiato di gravi reati

L'aquae et ignis interdictio (letteralmente, privazione dell'acqua e del fuoco) è un provvedimento, in uso nella Roma antica, volto a privare della cittadinanza, a titolo punitivo, coloro che si macchiavano di gravi reati, e venivano quindi ritenuti indegni di continuare a far parte della comunità romana.

Conseguenze modifica

A tale provvedimento, che simbolicamente privava il cittadino del fuoco e dell'acqua, ritenuti elementi essenziali per l'organizzazione politico-religiosa della città, seguiva solitamente l'esilio del condannato.

Per il diritto romano l'aquae et ignis interdictio rientrava fra i casi di capitis deminutio minore o media, in quanto comportava la perdita della cittadinanza, ma non della libertà.

Bibliografia modifica

  • Gordon P. Kelly, A History of Exile in the Roman Republic, 0521848601, 9780521848602 Cambridge University Press 2006

Voci correlate modifica