Berardo Berardi (cantante lirico)

cantante lirico italiano

Berardo Berardi (Gualdo Cattaneo, 25 maggio 1878Tavernelle, 25 ottobre 1918) è stato un cantante lirico italiano.

Berardo Berardi
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereOpera lirica
basso
Periodo di attività musicale1900 – 1917
EtichettaLa voce del padrone

Biografia modifica

 
Foto con dedica di Berardo Berardi

Berardo era figlio di Rodolfo Berardi, medico condotto originario di Perugia, e di Amalia Archilli di Tavernelle. Si sposò con Olimpia Toccaceli di Cetona (SI) ed ebbero tre figli[1] Fu il padre Rodolfo ad incoraggiare il figlio al canto, iscrivendolo al liceo musicale di Santa Cecilia, dopo il suo abbandono volontario del seminario a Todi.[2] Qui Berardo Berardi è allievo del baritono Antonio Cotogni figura di primo piano nel panorama lirico internazionale. È ricordato tra i migliori cinque allievi di Antonio Cotogni,[3] tra i quali figurano anche Mattia Battistini, Julián Biel, Enrico Nani e Jean de Reszke. A Roma si cimenta nei suoi primi concerti, esordendo nel 1900 con un brano tratto dalla Norma di Vincenzo Bellini sotto la direzione di Stanislao Falchi. Il 24 marzo 1902 è altresì attestata la presenza di Berardo Berardi alla Sala Accademica di Via dei Greci in un concerto per coro e orchestra con musiche di Gounod, Mozart, Händel e la prima esecuzione in Italia de Le Déluge di Saint-Saëns.[4] Da questo palcoscenico verrà proiettato nei teatri italiani più importanti, quali La Scala, il San Carlo di Napoli e il Costanzi di Roma, interpretando ruoli principali nelle opere verdiane Macbeth, Il trovatore, Don Carlo, Aida; in moltissimi ruoli wagneriani, pucciniani, di Debussy, Gounod e tanti altri. Si è esibito anche sui palcoscenici più prestigiosi d'America.[1] È considerato uno dei figli più illustri di Tavernelle,[5] paese in cui ha abitato fino alla prematura morte, avvenuta per influenza spagnola. Berardo Berardi riposa nella cappella di famiglia presso il cimitero di Mongiovino in Tavernelle.

Carriera modifica

Debutta in Italia nel 1904 al Teatro Morlacchi di Perugia ne I puritani. Nel 1905 canta al Teatro Municipal di Santiago del Cile nell'opera Zazà di Ruggero Leoncavallo nel ruolo di Duclou. Segue la stagione 1906-1907 al Teatro Costanzi di Roma. Del 1908 è la tournée a Buenos Aires (maggio-agosto) in occasione della riapertura del Teatro Colón, nel giorno del suo 30º compleanno.[6] Sempre del 1908 è l'esibizione a Roma al Teatro Costanzi nella Madama Butterfly, nella quale Puccini si congratula con gli interpreti. Seguono altre esibizioni nel 1909 (Aida, La dannazione di Faust di Berlioz e I maestri cantori di Norimberga) in tournée con la compagnia di Luigi Mancinelli.[7] Dopo la presenza al Teatro Costanzi di Roma negli anni 1908-1909, si hanno di nuovo notizie di Berardo Berardi a partire dal 1912 al Teatro alla Scala di Milano con La fanciulla del West di Giacomo Puccini e nell'anno successivo, sempre alla Scala, in occasione del centenario della nascita di Verdi (1813-1913) con quattro opere: Nabucco, Aida, Otello, Falstaff (direttori Dellera e Serafin). Berardo Berardi figura tra i cantanti impegnati nelle celebrazioni nel corso della stagione scaligera.[8] Nel 1915 Berardo Berardi è di nuovo a Buenos Aires con l'Aida di Giuseppe Verdi, in cui si attesta l'amicizia con il tenore Enrico Caruso, il quale durante il viaggio in nave gli fa una caricatura.[1] Nello stesso anno si conclude anche la stagione 1914-15 al Teatro Costanzi di Roma. Infine nel 1917 Berardo Berardi è nel cast della prima italiana di Mârouf, savetier du Caire di Henri Rabaud al Teatro alla Scala di Milano, ultima opera a cui partecipa e di cui si ha conoscenza.[9]

Repertorio e debutti modifica

1900 Accademia di Santa Cecilia Roma

Bellini: Norma - concerto

1904 Teatro Morlacchi Perugia

Bellini: I Puritani

1904 Teatro Verdi di Firenze

Verdi: Macbeth

1905 Teatro Costanzi Roma

Berlioz: La dannazione di Faust

1906 Teatro Costanzi Roma

Verdi: Il trovatore

Giordano: Siberia

Verdi: Un ballo in maschera

Catalani: Loreley

Wagner: L’oro del Reno

1906 Teatro comunale di Bologna

Berlioz: La dannazione di Faust

1907 Teatro Costanzi Roma

Wagner: Il Crepuscolo degli Dei

Massenet: Thais

Puccini: La Bohème

Franchetti: La figlia di Jorio

Bizet: Carmen

1908 Teatro Costanzi Roma

Cilea: Gloria

Verdi: Otello

Puccini: Madama Butterfly

Donaudy: Sperduti nel buio

1908 Teatro Colón di Buenos Aires (data inaugurazione: 25 maggio)

Verdi: Aida

Puccini: Madama Butterfly

Puccini: Tosca

Verdi: Il trovatore

Mozart: Don Giovanni

1909 Teatro Costanzi Roma

Samara: Rhea

Verdi: Rigoletto

Berlioz: La dannazione di Faust

Puccini: Madama Butterfly

Giordano: Andrea Chénier

Verdi: Aida

Thomas: Amleto

Wagner: La Walkiria

Debussy: Pelléas e Melisanda

1909 Teatro Colón di Buenos Aires

Verdi: Aida

Panizza: Aurora

Berlioz: La dannazione di Faust

1910 Teatro di San Carlo Napoli

Catalani: Loreley

1912 Teatro alla Scala di Milano

Verdi: Don Carlo

Puccini: La fanciulla del West

1913 Teatro Coliseo Buenos Aires

Verdi: Don Carlo

1914 Teatro alla Scala di Milano

Samreglia: Abisso

1915 Teatro Colón di Buenos Aires

Bizet: Carmen

Verdi: Rigoletto

Donizetti: Lucia di Lammermoor

Massenet: Le jongleur de Notre-Dame

Ambroise: Amleto

Zandonai: Francesca da Rimini

Verdi: Aida

Mascagni: Iris

Puccini: La fanciulla del West

Massenet: Manon

1915 Teatro Costanzi Roma

Massenet: Thais

Puccini: Tosca

Puccini: La fanciulla del West

Zandonai: Francesca da Rimini

Verdi: Rigoletto

Nepomuceno: Abul

1917 24 marzo Teatro alla Scala

Rabaud: Maruf (ciabattino del Cairo), Libretto di Pierre Népoty. Traduzione italiana di C.Clausetti. Ultima esibizione prima della morte

Riconoscimenti modifica

Denominazione di luogo pubblico tramite intitolazione dei giardini pubblici di Tavernelle di Panicale (PG) a Berardo Berardi venerdì 8 dicembre 2017.[10] Intitolazione di una targa sulla casa di nascita di Berardo Berardi nel centro storico di Gualdo Cattaneo (PG) in data 21 ottobre 2018.[11]

Note modifica

  1. ^ a b c Roberta Niccacci (a cura di), Berardo Berardi artista di canto (1878-1918) : racconto a più voci tra Gualdo Cattaneo e Tavernelle, Perugia, Bertoni Editore, 2018, ISBN 9788831973236, SBN IT\ICCU\VEA\1253735.
  2. ^ Archivio diocesano di Todi, Venerabile seminario vescovile, registro alunni 1892-93-94
  3. ^ Nino Angelucci, Ricordi di un artista - Antonio Cotogni, Roma, Tip.editrice "Roma", 1907.
  4. ^ Apparizioni Berardo Berardi Sala Accademica Via dei Greci 1900-1902, su santacecilia.it. URL consultato l'11 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2019).
  5. ^ Panicale, in Ansa ViaggiArt.
  6. ^ Roberto Caamaño, La historia del teatro Colón 1908-1968, Tomo II, Buenos Aires, Editorial Cinetea, 1969, pp. 10-13, 46-49.
  7. ^ Antonio Mariani, Luigi Mancinelli. La vita, Lucca, Lim, 1998, pp. 231-234.
  8. ^ Archivio storico teatro Alla scala di Milano, su teatroallascala.org.
  9. ^ Michele Marzoli, Un Tavernellese alla Scala, in Tavernelle Un secolo, una scuola, Chiusi (SI), Edizioni Lui, 2010, pp. 40-43.
  10. ^ Comune di Panicale, su comune.panicale.pg.it. URL consultato l'11 agosto 2019.
  11. ^ Cosa vedere a Gualdo Cattaneo, città di castelli e di musica, su Viaggi Fanpage. URL consultato l'11 agosto 2019.

Bibliografia modifica

  • R. Niccacci (a cura di), Berardo Berardi artista di canto (1878-1918) Racconto a più voci tra Gualdo Cattaneo e Tavernelle, Perugia, Bertoni Editore, 2018, ISBN 9788831973236
  • "Berardo Berardi, basso (1878-1918) Un artista della nostra Terra", convegno, sabato 10 settembre 2011, Tavernelle, Santuario di Mongiovino, organizzato da Accademia Masoliniana di Panicale, Libera Associazione Culturale Pan Kalon e Volontari del Santuario di Mongiovino, biografia a cura della prof.ssa Biancamaria Brumana dell'Università di Perugia;
  • M. Marzoli, Un Tavernellese alla Scala, in Tavernelle Un secolo, una scuola, Chiusi (SI), Edizioni Lui, 2010, pp. 40–43;
  • N. Angelucci, Ricordi di un artista - Antonio Cotogni, Roma, Rip. editrice "Roma", 1907
  • (DE) Karl-Josef Kutsch e Leo Riemens, Großes Sängerlexikon, Walter de Gruyter, 2012, pp. 352 e segg., ISBN 978-3-598-44088-5. URL consultato il 29 maggio 2022.

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