Campo di prigionia di Hereford

Il campo di prigionia di Hereford, organizzato a Hereford in Texas, raccolse dopo l'8 settembre 1943 circa 5 000 ufficiali e soldati italiani, prigionieri di guerra (cinquantamila in tutto il territorio statunitense) e in seguito anche i militari della Repubblica Sociale Italiana, che rifiutarono di collaborare con gli alleati.[3][4][5] Fra i detenuti alcuni superstiti dei battaglioni Giovani Fascisti che avevano combattuto nella ultima battaglia nord-africana di Enfidaville. Fu chiuso alla fine del 1946[2].

Campo di prigionia di Hereford
campo di internamento
Nome originaleHereford Military Reservation and Reception Center
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato attualeBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
RegioneTexas
CittàHereford
Coordinate34°44′44.76″N 102°25′29.76″W
Costruzione1942[1]
Attività1943-1946[2]
Gestito daUnited States Army
Detenuti5 000
Visitabile

Il campo di punizione di Hereford modifica

Negli Usa al momento dell'armistizio dell'8 settembre vi erano 50.000 prigionieri di guerra italiani.[3] Fu chiesto dagli americani di aderire allo "Italian Service Unit": chi non lo fece divenne "non cooperatore" e inviato nel campo.[5] Il campo era ufficialmente denominato "Military Reservation and Reception Center"[6], ma veniva chiamato "Fascists' Criminal Camp".[7][8] Dal 1945 fu deciso un indurimento delle condizioni.[5][9]

Tra i prigionieri c'erano gli scrittori Giuseppe Berto[10], Dante Troisi[8], Gaetano Tumiati[5], Vezio Melegari, i pittori Alberto Burri[10], Ervardo Fioravanti[8], Alberto Fagan e Dino Gambetti[8], il musicista Mario Medici[8], i politici Roberto Mieville[11], Beppe Niccolai[12], il futuro dirigente del PCI Giovanni Dello Jacovo e Nino De Totto, il giuslavorista Gianni Roberti, il matematico Mario Baldassarri[8], i giornalisti e scrittori Armando Boscolo[8], Fernando Togni[5], Giosuè Ravaglioli[8], Vincenzo Buonassisi[8], Renzo Barazzoni (Parma 12.01.1920 - Montecchio Emilia 01.12.2014)[13][14] e Giovanni Davi[15], il latinista Augusto Marinoni[8], Mario Ravella[13], il generale Adriano Angerilli (n. 1918)[13][16], Silvio Astolfi[13], l'avvocato Aurelio Manzoni[13][17], il segretario di una sezione locale romana del Msi Mario Mattei (n. 1926)[13][18], Antoniuccio Loschiavo, Giuseppe Mutidieri e l'ingegnere Santoro Secolo[19], Fernando Cuminetti. Ing. Ludovico De Simoni, Sommergibile Cappellini.

Cappella votiva modifica

 
Cappella commemorativa costruita dai prigionieri italiani a Camp Hereford.

L'8 agosto 2009, in una cerimonia commemorativa ufficiale[20], venne inaugurata in Texas la cappella votiva costruita dai prigionieri italiani, appena restaurata, alla presenza del gen. Keith Thurgood in rappresentanza del Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti (Joint Chief of Staff)[21], dell'allora Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Ambiente Roberto Menia e del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM)[22][23][24][25]. Tra gli ex prigionieri italiani presenti, Adriano Angerilli, Ezio Luccioli, l'ex paracadutista Giuseppe Margottini, Fernando Togni e Enzo Centofanti (ex Pow nei campi dell'Africa).[21]

Si è trattata della prima occasione, dopo la fine della seconda guerra mondiale, che ha visto la partecipazione congiunta delle rappresentanze militari statunitensi e italiane nell'ex campo di prigionia n. 31 di Hereford (Hereford Reception Center nº 31)[26].

Il testo di una lapide del 1945 posta nei pressi del luogo, anch'essa restaurata, ricorda a futura memoria: "I prigionieri italiani ai compagni che non torneranno. Hereford. P.O.W. Camp. Sett. 1945".[27]


Nella cultrua di massa modifica

Il regista italo-belga Giorgio Serafini ha realizzato nel 1991 un documentario TV sul campo di prigionia di Hereford dal titolo Les murs de sable, e nel 2002, nello stesso ambiente, ha diretto un film con Luca Zingaretti e Roy Scheider dal titolo Texas 46.[9]

Film riguardanti il Campo di prigionia di Hereford modifica

Note modifica

  1. ^ Lucielle Henegar, Hereford Military Reservation and Reception Center, su Handbook of Texas Online, Texas State Historical Association, 1º febbraio 1995.
  2. ^ a b Richard Paul Walker, Prisoners of War in Texas During World War II (PDF), North Texas State University, maggio 1980.
  3. ^ a b Quei ferraresi in Texas: Camp Hereford durante la seconda guerra mondiale, su Le prossime parole, 16 febbraio 2021. URL consultato il 6 giugno 2024.
  4. ^ (EN) Bruno Tomasich, Una Repubblica Sociale, Europa Edizioni, 28 febbraio 2021, ISBN 979-12-201-0887-4. URL consultato il 6 giugno 2024.
  5. ^ a b c d e FLAVIO GIOVANNI CONTI, I PRIGIONIERI DI GUERRA ITALIANI NEGLI STATI UNITI, 1942-1946 (PDF).
  6. ^ (EN) Texas State Historical Association, Hereford Military Reservation and Reception Center, su Texas State Historical Association. URL consultato il 6 giugno 2024.
  7. ^ ROBERTO MIEVILLE, FASCISTS’CRIMINAL CAMP (PDF), Roma, 1948.
  8. ^ a b c d e f g h i j Gli irriducibili intellettuali del Texas, su ilGiornale.it, 19 gennaio 2021. URL consultato il 6 giugno 2024.
  9. ^ a b Texas '46: il lager USA ..., su www.beppeniccolai.org. URL consultato il 6 giugno 2024.
  10. ^ a b Hereford - archiviostorico.info, su www.archiviostorico.info. URL consultato il 6 giugno 2024.
  11. ^ Quei ferraresi in Texas: Camp Hereford durante la seconda guerra mondiale, su Le prossime parole, 16 febbraio 2021. URL consultato il 6 giugno 2024.
  12. ^ Beppe Niccolai fascista di sinistra, su www.beppeniccolai.org. URL consultato il 4 marzo 2023.
  13. ^ a b c d e f Segnalato nel volume Fascists' Criminal Camp: la storia nascosta del Campo di punizione per prigionieri di guerra italiani in Texas (1943-46) su archive.org, di Roberto Mieville, ristampa del 2015.
  14. ^ Muore Renzo Barazzoni cultura reggiana in lutto
  15. ^ L'autore di Kaman: dissero no al nemico, Abano Terme, Il Gerione, 1973.
  16. ^ L'autore di Hereford, Texas: onore e filo spinato, Milano, Ritter, 2010.
  17. ^ L'autore di un memoriale dal titolo I ricordi di un non cooperatore, in "Italia 1939-1945: storia e memoria", a cura di Anna Lisa Carlotti, Milano, Vita e Pensiero cop., 1996, p. 275. ISBN 88-343-2458-7
  18. ^ Fu il padre dei figli coinvolti nei fatti del Rogo di Primavalle (1973) di via Svampa, nel quartiere di Primavalle a Roma.
  19. ^ “Il cielo è rosso”, su convenzionali.wordpress.com.
  20. ^   comiteshou, Comites Hereford Event, su YouTube, 1º settembre 2009, a 0 min 0 s. URL consultato il 17 aprile 2020.
  21. ^ a b COMITATO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO • COMMITTEE FOR ITALIANS ABROAD (PDF), su comites.org.
  22. ^ Roberto Menia sulla partecipazione alla cerimonia commemorativa nel campo di Hereford in Texas, su comunicazioneinform.it, 11 settembre 2009. URL consultato il 17 aprile 2020.
  23. ^ Messaggio del Presidente dei Comitati degli Italiani all'Estero (COM.IT.ES.) (PDF) [collegamento interrotto], su comites-houston.org, 2009. URL consultato il 17 aprile 2020.
  24. ^ Straordinaria impresa del Comites di Houston e del Ctim Usa, su ctimusa.com, 2009. URL consultato il 17 aprile 2020.
  25. ^ 8 Agosto - Manifestazione Commemorativa di Hereford, Texas, su ctimusa.com, agosto 2009. URL consultato il 17 aprile 2020.
  26. ^ Matteo Martini, Un Tricolore per chi non è tornato, su ana.it, 26 settembre 2011. URL consultato il 17 aprile 2020.
  27. ^ The Bittersweet Legacy of Hereford’s POW Camp, su texashighways.com.

Bibliografia modifica

  • Gaetano Tumiati, "Prigionieri nel Texas", Mursia, 1985.
  • Alessandra Visser, "La cappella dei P.O.W. di Hereford", Coll. Ligustrum, Ibiskos editrice, Empoli, 1993, pp. 57, cod. id. opac sdn (Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale) IT/ICCU/CFI/0277757
  • Flavio Giovanni Conti, "I prigionieri di guerra italiani 1940-1945", Il Mulino, 1986, 467 pp., ISBN 88-15-00950-7.
  • Giulio Bedeschi, "Prigionia: c'ero anch'io" (Edizioni Mursia).
  • Adriano Angerilli, "Hereford, Texas: onore e filo spinato", Novecento, Trieste, 2010
  • Tavella, M., "Io prigioniero in Texas. Un paracadutista della Folgore da Anzio ad Hereford 1943-45", Lo Scarabeo editrice.
  • Roberto Mieville, "Fascist's Criminal Camp", Corso, Roma, 1948.
  • Roberto Mieville, "Fascist's Criminal Camp", Il Cerchio, 2015.
  • Giuseppe Berto, Il cielo è rosso (La perduta gente), Collana La gaja scienza, 13, Milano, Longanesi, 1948, pagg. 407.
  • Armando Boscolo, Fame in America, Milano, La Motonautica, 1965, pagg. 90.
  • Fernando Togni, "Avevamo vent'anni anche meno", Greco & Greco, Milano, 1991.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica