Claudio Vannicola

criminale e mafioso italiano (1947-1982)

Claudio Vannicola detto la Scimmia (Roma, 5 settembre 1947Roma, 23 febbraio 1982) è stato un criminale e mafioso italiano, ed esponente dell'organizzazione romana Banda della Magliana.

Biografia modifica

Ex pregiudicato già dal 1970, e confinato come sorvegliato speciale in Toscana, nella zona di Firenze, sin dalla fine degli anni sessanta è un frequentatore dell'ambiente malavitoso insediatosi nella zona della Garbatella e fu, dal 1972, uno degli uomini di fiducia del boss Francis Turatello su Roma, e, successivamente, dal 1975, guardaspalle del criminale Fausto Pellegrinetti.

Con la banda della Magliana modifica

Nel 1977 venne arrestato in seguito ad una maxi rapina in una gioielleria, ma venne poi scagionato nel 1979. Una volta uscito si ricongiunse a Pellegrinetti, che nel frattempo era diventato un grande trafficante di droga, disponendo di sostanze migliori della concorrenza. I due iniziarono quindi a spacciare insieme, prevalentemente nelle zone di Tufello, Val Melaina, Monte Sacro, a prezzi definiti da loro stessi "popolari". Alla fine dello stesso anno i loro affari si estesero soprattutto a Ostia, dove riuscirono a vincere una forte concorrenza; La loro presenza venne anche rafforzata dall'appoggio esterno di esponenti della banda quali Maurizio Abbatino ed Edoardo Toscano.

Nel 1980 sorse una polemica in merito ai prezzi della droga venduta, e fu così che, Gianni Girlando, detto Er Roscio, per via del colore dei capelli, e Vittorio Carnovale, dissero a Pellegrinetti e Vannicola che avrebbero dovuto limitare la propria autonomia, ma i due non intesero modificare il loro modus operandi; fu così che la sua eliminazione divenne inevitabile.

La morte modifica

Mentre giocava a poker in una sala scommesse, si avvicinarono a lui tre uomini, uno travestito da Paperino e due da diavoletti (era giovedì grasso). I diavoletti impugnano una pistola a testa, Paperino un fucile a canne mozze; Paperino gli sparò un colpo e i due diavoletti gliene spararono tre, provocandone così la morte.[1] Uno dei tre killer fu Vittorio Carnovale.


Nella cultura di massa modifica

La figura di Vannicola ha ispirato il personaggio di "Shangai" nel libro Romanzo Criminale scritto da Giancarlo De Cataldo.

Note modifica

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica