Clodolfo di Metz

vescovo e santo franco

Clodolfo di Metz, comunemente detto in francese Saint Cloud (610 circa – 696 o 697[1]), fu vescovo di Metz probabilmente dal 657 al 697 ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

San Clodolfo

Vescovo

 
Nascita610 circa
Morte696 o 697
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza8 giugno

Origine modifica

Clodolfo fu il figlio primogenito del vescovo di Metz Arnolfo[2] e di Doda, figlia del vescovo di Metz, Arnoaldo[3]. Clodolfo fu il fratello maggiore di Ansegiso[3], Maggiordomo di palazzo di Austrasia, da cui discese la dinastia carolingia.

Biografia modifica

Clodolfo è citato negli Annales Xantenses come figlio del beato Arnolfo, quando riporta la morte del padre, avvenuta nel 640[4], dicendo che lo imitò nella santità e fu anch'egli vescovo di Metz[4].
Mentre nel Liber Episcopi Mettensibus si narra che in gioventù Arnolfo contrasse un legittimo matrimonio da cui nacquero due figli, Ansegiso e Clodolfo, il primogenito che seguì le orme del padre[2]

Prima della sua ordinazione sacerdotale, Clodolfo fu sposato con una donna di cui non si conoscono le ascendenze, che gli diede un figlio[3].

Dal matrimonio del fratello Ansegiso con Begga (615-698), figlia di Pipino di Landen, maestro di palazzo di Dagoberto I e poi di Sigeberto III, nacque Pipino di Herstal, bisnonno di Carlo Magno[2][5].
Clodolfo mantenne stretti rapporti con sua cognata, Gertrude di Nivelles (626-664), sorella di Begga.

Verso il 657 fu il terzo successore di suo padre Arnolfo, come vescovo di Metz,[3] incarico che tenne per oltre quarant'anni, durante i quali Clodolfo fece dipingere e decorare la cattedrale di Santo Stefano.

Morì a Metz, dove fu sepolto nella chiesa dei SS. Apostoli, che nel 717 venne denominata basilica di sant'Arnolfo. A Nivelles, Clodolfo è venerato localmente come Saint Cloud, specialmente per il suo buon rapporto con santa Gertrude.
La sua Memoria liturgica ricorre l'8 maggio.

Matrimoni e discendenza modifica

Clodolfo sposò Hilda (o Childa, secondo lo storico francese Christian Settipani)[6] dalla quale ebbe un figlio[3]:

  • Martino, che nelle Domus Carolingiae Genealogiae, viene citato come figlio di Clodolfo (Flodolfo), che uccise il maggiordomo di palazzo, Ebroino[3] e succedette al padre come vescovo di Metz.

Il culto modifica

Memoria liturgica l'8 giugno.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni
 
 
 
Arnolfo di Metz  
 
 
 
Clodolfo di Metz  
Arnoaldo di Metz Ansberto  
 
Blithilde  
Doda di Metz  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ Secondo alcune fonti morì l'8 giugno 696 e secondo altre l'8 maggio 697.
  2. ^ a b c (LA) Liber de Episcopi Mittensibus, p. 264, 43-45
  3. ^ a b c d e f (LA) Domus Carolingiae genealogia, p. 309, 17-18
  4. ^ a b (LA) Annales Xantenses, p. 34
  5. ^ (LA) Annales Marbacenses, p. 2
  6. ^ Settipani, La Préhistoire des Capétiens, 1993, p. 149

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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