Curzio Gonzaga

diplomatico e scrittore italiano

Curzio Gonzaga (Mantova, 1530 circa – Borgoforte, 25 agosto 1599) è stato un diplomatico e scrittore italiano, fu il primo marchese di Palazzolo dal 1595, assieme a Claudio e a Luigi Gonzaga.

Curzio Gonzaga
Ritratto di Curzio Gonzaga da una illustrazione de "Il Fidamante", Venezia, 1591.
Marchese di Palazzolo
Stemma
Stemma
In carica1595 - 1599
Predecessorenuovo Titolo
SuccessoreClaudio I Gonzaga e
Luigi Gonzaga
Altri titoliPatrizio Veneto
NascitaMantova, 1530 circa
MorteBorgoforte, 25 agosto 1599
Luogo di sepolturaChiesa dell'Annunziata, Boccadiganda
DinastiaGonzaga
PadreLuigi Gonzaga
MadreElisabetta Lampugnani
FigliSilvio (naturale)
ReligioneCattolicesimo
MottoCon queste

Biografia

modifica

Era figlio del marchese Luigi Gonzaga (m. 1549), appartenente alla linea cadetta dei Gonzaga di Palazzolo, e di Elisabetta Lampugnani, figlia di Ottaviano Lampugnani.[1]

Il 4 dicembre 1543 venne nominato arciprete della cattedrale di San Pietro a Mantova. Anziché al sacerdozio, cui era destinato, si diede all'esercizio delle armi, agli studi e alla poesia. Tra il 1557 e il 1558 fu ambasciatore dei Gonzaga presso il duca di Parma Ottavio Farnese. Nell'aprile del 1559 il cardinale Ercole Gonzaga, reggente del Ducato di Mantova, lo inviò come suo delegato presso Carlo V per la pace di Cateau-Cambrésis, che sancì il ritorno del Monferrato sotto il dominio dei Gonzaga. Pochi mesi dopo egli accompagnò il cardinale a Roma, essendo vacante la sede pontificia per la morte di Paolo III, e a Roma restò a lungo, partecipando più alla vita letteraria che a quella politica.

Fu ammesso all'Accademia delle Notti Vaticane, fondata da Carlo Borromeo, ed ebbe relazioni con Torquato Tasso. Tornato in patria, fu alla corte del principe Ferrante II a Guastalla, poi dimorò a lungo anche a Venezia. Nel 1595 il duca Vincenzo lo investì del castello di Palazzolo nel Monferrato, dandogli il titolo di marchese, ma Curzio non poté trasferirvisi a causa della sua salute malferma.

Morì nel 1599 e domandò di essere sepolto nella Chiesa dell'Annunziata che aveva fatto edificare a Boccadiganda, nel territorio di Borgoforte.

L'opera principale di Curzio Gonzaga è il poema cavalleresco Il Fidamante (Mantova, 1582 e Venezia, 1591) dove sono descritte le mirabili imprese compiute da un cavaliere per ottenere l'amore d'una donna bellissima, ma severa e insensibile. Le sue Rime furono edite a Vicenza nel 1585. Compose anche una commedia, Gli inganni (Venezia 1592).

Bibliografia

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN59322543 · ISNI (EN0000 0000 8138 7550 · SBN BVEV039571 · BAV 495/110705 · CERL cnp01379638 · LCCN (ENnr00032277 · GND (DE128382562 · BNE (ESXX4972239 (data) · BNF (FRcb14541562k (data) · CONOR.SI (SL108088931