Il barbiere di Bagdad

opera lirica buffa di Peter Cornelius
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Il barbiere di Bagdad (Der Barbier von Bagdad) è un'opera lirica buffa in 2 atti, composta da Peter Cornelius su libretto dello stesso Cornelius e basata sui racconti 29-31 de Le mille e una notte.[1][2] Fu rappresentata per la prima volta il 15 dicembre[1][3] (o 15 febbraio[2]) 1858 allo Hoftheater di Weimar sotto la direzione di Franz Liszt.[1][2][3]

Il barbiere di Bagdad
Titolo originaleDer Barbier von Bagdad
Genereopera lirica buffa
MusicaPeter Cornelius
LibrettoPeter Cornelius
Fonti letterarieLe mille e una notte
Atti2
Prima rappr.15 febbraio (o 15 dicembre) 1858
TeatroHoftheater di Weimar
Personaggi
  • Nurredin (tenore)
  • Margiana, figlia del cadì (soparno)
  • Abdul Hassan, il barbiere (basso)
  • Cadì (tenore)
  • Bostana, parente del cadì e amica di Margiana (mezzosoprano)
  • Califfo (baritono)

Prima opera lirica di Cornelius[4], è considerata la miglior opera tedesca dopo I maestri cantori di Norimberga di Richard Wagner[4] e in Germania vanta interpretazioni eccelse[5].

Storia modifica

Genesi dell'opera modifica

Cornelius iniziò a lavorare su quest'opera a partire dal 1855.[3]

Il progetto iniziale fu più volte modificato su suggerimento dell'amico Franz Liszt.[3] Liszt suggerì, tra l'altro, a Cornelius la suddivisione dell'opera in due atti.[3]

Prima rappresentazione modifica

Dopo la prima rappresentazione, diretta da Liszt, l'accoglienza dell'opera da parte del pubblico fu negativa a causa di una serie di boicottaggi .[4]

L'insuccesso costrinse Liszt a dare le dimissioni[4] e l'opera fu quindi ritirata e mai più messa in scena prima della morte di Cornelius[4].

Rappresentazioni successive modifica

L'opera tornò ad essere rappresentata il 1º febbraio 1884 a Karlsruhe.[4] Riorchestrata da Mottl[4], l'opera iniziò ad acquisire popolarità[4].

In seguito, l'opera fu rappresentata nel 1926 al Metropolitan Opera House di New York.[4]

Trama modifica

Primo atto modifica

Baghdad: Nurredin è innamorato senza speranza di Margiana, la figlia del cadì.[1][2] In seguito, però, Bostana, amica della donna amata, gli comunica che quest'ultima lo attende per un incontro.[1]

Per farsi più bello, si rivolge così al miglior barbiere della città, Abul Hassan.[1][2] Abul insiste per accompagnare Nurredin all'incontro amoroso, ma quest'ultimo preferisce recarsi dall'amata da solo ed escogita così uno stratagemma (una finta malattia) per liberarsi del barbiere.[1]

Secondo atto modifica

Ciò nonostante Abul segue Nureddin di nascosto.[1][2]

Intanto, il promesso sposo di Margiana, Selim di Damasco, ha inviato alla giovane una cassa di gioielli e quando Nureddin vede comparire il cadì, si nasconde dietro questa cassa.[1][2]

In seguito, il barbiere Abul Hassan, temendo che Nureddin sia in pericolo, fa irruzione nella casa, accusando il cadì dell'omicidio di Nureddin.[1]

Per ricomporre la lite, arriva il califfo, che fa aprire la cassa.[1][2] Margiana ottiene quindi il permesso di sposare Nurredin, mentre Abdul Hassan viene assunto al servizio del califfo.[1][4]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j k l Batta, András, Opera. Autori - Opere - Interpreti, Könemann, Köln, 1999, p. 105
  2. ^ a b c d e f g h Dizionario dell'opera lirica, Mondadori, Milano, 1991, p. 323
  3. ^ a b c d e Der Barbier von Bagdad su Opera Manager
  4. ^ a b c d e f g h i j Dizionario dell'opera lirica, cit., p. 324
  5. ^ Monaco di Baviera: Il barbiere di Bagdad Archiviato il 17 febbraio 2018 in Internet Archive. su Sergio Sablich

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN175185593 · LCCN (ENno92013178 · GND (DE300039344 · BNF (FRcb13910839k (data)
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