Félix Rougier (Puy-de-Dôme, 17 dicembre 1859Città del Messico, 10 gennaio 1938) è stato un missionario francese della Società di Maria, fondatore dei Missionari dello Spirito Santo.

Biografia modifica

 
Félix Rougier dopo la fondazione dei Missionari dello Spirito Santo

Fu studente nel seminario minore di La Chartreuse a Le Puy-en-Velay e, diciottenne, conobbe il vescovo marista Aloys Elloy e maturò la decisione di abbracciare la vita religiosa nella Società di Maria: il 24 luglio 1878 entrò nel noviziato di Sainte-Foy-lès-Lyon. Studiò filosofia a Belley, fu poi alunno del collegio di Tolone e conseguì il baccellierato a La Seyne-sur-Mer. Completò la sua formazione a Barcellona, dove si dedicò agli studi biblici.[1]

Ordinato prete a Lione il 24 settembre 1887, rientrò a Barcellona come docente di Sacra Scrittura; nel 1895 fu assegnato alla missione marista in Colombia, dove fu rettore dei collegi di Neiva e Ibagué. Nel 1902 giunse a Città del Messico dove assunse la cura spirituale della locale comunità francese che si riuniva nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes.[1]

Nel 1903 conobbe Concepción Cabrera de Armida e iniziò a collaborare con lei alla fondazione degli istituti che intendeva iniziare. I superiori maristi si opposero al progetto e lo costrinsero a tornare in Europa, prima a Barcellona e poi a Saint-Chamond, e gli proibirono ogni comunicazione con il Messico; riuscì a tornare in Messico solo dieci anni dopo.[1]

Con il sostegno di José Ramón Ibarra y González, arcivescovo di Puebla, il 25 dicembre 1914 diede inizio alla congregazione dei Missionari dello Spirito Santo, di cui assunse la guida del noviziato.[1] Lasciò i maristi e il 28 marzo 1926, ottenuto il permesso della Santa Sede, emise egli stesso i voti quale Missionario dello Spirito Santo.[2]

Dopo l'istituto maschile, fondò tutte le opere che gli sembrarono necessarie per mettere a disposizione dei sacerdoti il suo apostolato: le Figlie dello Spirito Santo, per suscitare vocazioni sacerdotali e religiose tra i ragazzi dei loro collegi; le Oblate di Gesù Sacerdote, per il servizio domestico nei seminari e nei collegi ecclesiastici; le Missionarie catechiste guadalupane, per aiutare i parroci per la catechesi nelle aree rurali. Pose anche le basi per la fondazione,avvenuta dopo la sua morte, delle Missionarie di Gesù Sacerdote e delle Missionarie eucaristiche della Santissima Trinità.[2]

Nel 1917 fondò a Morelia la Pia unione della Famiglia dello Spirito Santo, per propagare la devozione allo Spirito Santo.[2] Ottenne la consacrazione allo Spirito Santo delle diocesi del Messico e dell'intera nazione, avvenuta nel corso del Congresso eucaristico nazionale del 1924 e rinnovata nel 1925. Tramite l'arcivescovo Leopoldo Ruiz y Flóres, delegato apostolico in Messico, nel 1936 propose alla Santa Sede la consacrazione di tutto il mondo allo Spirito Santo.[3]

Fondò anche la rivista La Cruz (1921) e volle che pubblicasse una Biblioteca ascetico-mistica.[3]

Morì nel 1938 e fu sepolto nel cimitero di Tepeyac; il 10 dicembre 1959 i suoi resti furono traslati nel santuario di San Felipe de Jesús a Città del Messico.[1]

Il 23 settembre 1955 iniziò a Città del Messico il processo diocesano in vista della causa di beatificazione e canonizzazione: il decreto sugli scritti fu emesso il 15 febbraio 1974 e il 15 dicembre 1981 fu introdotta la causa.[1] Il 1º luglio 2000 papa Giovanni Paolo II autorizzò la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante le sue virtù eroiche, riconoscendogli il titolo di venerabile.

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Alfonso Alcalá e Manuel Medina González, DIP, vol. VII (1980), col. 2048.
  2. ^ a b c Alfonso Alcalá e Manuel Medina González, DIP, vol. VII (1980), col. 2049.
  3. ^ a b Alfonso Alcalá e Manuel Medina González, DIP, vol. VII (1980), col. 2050.

Bibliografia modifica

  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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