Faustino Anderloni

incisore italiano

Faustino Anderloni (Brescia, 1766Pavia, 1847) è stato un incisore italiano.

Faustino Anderloni - Etna

Biografia modifica

Fratello di Pietro, che era pittore e anche incisore, Faustino Anderloni era nato a Sant'Eufemia, oggi un quartiere di Brescia. Si distinse come raffinato incisore a bulino. Riprodusse opere di Guido Reni, di Antonio Allegri, di Perin del Vaga.[1] Nel 1808 fu chiamato alla cattedra di Disegno dell'Università di Pavia. Era celebre per il modellato, dai toni morbidi e dagli effetti chiaroscurali. Illustrò opere scientifiche, come il trattato del chirurgo Antonio Scarpa sull'anatomia dell'occhio, e quello del medico e naturalista Giovanni Antonio Scopoli Deliciae Florae et Faunae. Incise il ritratto di Vittorio Alfieri, di Lorenzo de' Medici, di Schiller, di Maria Luisa d'Austria, del celebre violinista Arcangelo Corelli.

Sue opere si conservano in varie collezioni e in musei, tra cui l'Harvard Art Museums (USA).

Collaborazioni ad opere scientifiche modifica

 
Hermann Boerhaave - incisione di F. Anderloni, da G. G Wellcome
  • Giovanni Antonio Scopoli, Deliciae florae et faunae insubricae seu Novae, aut minus cognitae species plantarum et animalium quas in Insubria Austriaca tam spontaneas, quam exoticas vidit, descripsit, et aeri incidi curavit, Ticini, ex Typographia reg. & imp. Monasterii S. Salvatoris, 1786-1788, SBN IT\ICCU\UFIE\000359.
  • Antonio Scarpa, Réflexions et observations anatomico-chirurgicales sur l'anéurisme, Paris, Chez Méquignon-Marvis, 1813, SBN IT\ICCU\PUVE\003427. Incisioni di Adam, tratte da disegni di Faustino Anderloni.
  • Antonio Scarpa, Trattato delle principali malattie degli occhi di Antonio Scarpa. Edizione sull'ultima dell'autore corredata della traduzione dal francese in italiano de'supplimenti ed aggiunte di Fournier-Pescay e Begin, Napoli, dalla tipografia di Gennaro Palma, 1825, SBN IT\ICCU\RLZE\023362.

Lastre modifica

Ritratto di Bindo Altoviti, da Raffaello Sanzio. Data: ante 1847. Oggetto: matrice. Materia e tecnica: rame/ acquaforte/ bulino. Misure: 25,3x34,5 cm.[2] Milano, Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco. Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli.

Note modifica

  1. ^ Gli affreschi di Palazzo Doria, in via Garibaldi, a Genova.
  2. ^ L'opera stampata è assegnata a Giovita Garavaglia, ma sulla matrice è segnato il nome di Faustino Anderloni. Iniziata infatti dal Garavaglia e interrotta per la sua morte, fu terminata da Anderloni.

Bibliografia modifica

  • Emilio Anderloni (a cura di), La forza, incisione inedita di Faustino Anderloni: Pietro Anderloni ricordato nella stampa moderna, Milano, Tip. Liberty di Ceriani e Cesana, 1906, SBN IT\ICCU\CUB\0284277.
  • Susanna Zatti, Note su Faustino Anderloni e Giovita Garavaglia incisori a Pavia nella prima metà dell'ottocento, in Bollettino della Società Pavese di Storia Patria, Como, Litografia New Press, 1993, pp. 185-195, SBN IT\ICCU\LO1\1143998.

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Collegamenti esterni modifica

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