Ferrovia del Resia

progetto di infrastrutture

La ferrovia del Resia (in tedesco Reschenscheideckbahn o Reschenbahn) è un progetto di ferrovia, mai realizzata, che intendeva collegare Malles Venosta (Mals) con Landeck.

Ferrovia del Resia
Nome originaleReschenbahn
Stati attraversatiBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Austria Austria
InizioMalles Venosta
FineLandeck
Lunghezza79,68 km
Scartamentoordinario
Diramazionida Tösens e Scuol-Tarasp (a scartamento metrico)
Ferrovie

Storia modifica

 
Progetto della ferrovia del Resia del 1907 con la variante progettata nel 1918
 
Il portale a valle della galleria abbandonata dello Schlossberg, nei pressi di Landeck, sulla ferrovia del Resia

Il primo progetto in assoluto di una ferrovia del passo di Resia risale al 1891 e si deve all'ingegnere tedesco Franz Kreuter di Monaco di Baviera che prevedeva un collegamento Malles-Landeck di 128 km con pendenze massime di 50 mm/m con tratti a cremagliera[1].

Il progetto sul quale vennero iniziati i lavori fu elaborato nel 1907 da Von Chabert, direttore dei lavori della ferrovia della Val Venosta; secondo questo progetto dalla linea principale Malles-Landeck, ridotta a 87 km con pendenze massime di 25 mm/m, si sarebbe staccata un'antenna da realizzarsi a scartamento metrico, che da Pfunds avrebbe collegato Scuol-Tarasp, capolinea orientale della ferrovia Retica[2]. Il progetto venne ulteriormente dettagliato nel 1909 spostando la stazione di partenza della linea a scartamento metrico per la Svizzera da Pfunds a Tösens e prevedendo ben tre varianti per la rampa sud da Malles a Burgusio, ma l'attivazione nel 1912 della ferrovia Garmisch-Innsbruck ne fece rimandare la realizzazione[2].

La costruzione della linea del Resia fu poi autorizzata nel 1918 per ragioni militari e i progetti pressoché definitivi del 1907 e 1909 furono rimaneggiati dall'ingegner Örley, che era stato progettista anche della ferrovia della Val di Fiemme, portando la pendenza massima a 29 mm/m ed eliminando alcuni ponti e gallerie con lo scopo di velocizzare i tempi di costruzione di una linea per uso prettamente militare[2].

I lavori furono avviati il 1º aprile 1918 e proseguirono celermente con l'impiego di molti prigionieri di guerra, soprattutto russi, fino a interrompersi il 31 ottobre 1918 quando l'impero austro-ungarico era in procinto di sgretolarsi[2].

In seguito all'annessione dell'Alto Adige all'Italia, avvenuta nel 1919 con il trattato di Saint Germain, la linea passò in gestione alle Ferrovie dello Stato e all'Austria venne imposto di terminare la ferrovia del Resia, formalmente come riparazione per i danni di guerra, ma con il concorso finanziario italiano se ritenuto necessario, con la ripresa dei lavori entro cinque anni; tuttavia, nonostante un invito formale italiano alla ripresa dei lavori da parte austriaca nel 1925, negando allo stesso tempo il supporto finanziario richiesto, la questione della ferrovia del Resia decadde per lo scarso interesse di entrambe le nazioni per una nuova linea internazionale[3].

Percorso modifica

Stazioni e fermate previste[4]
 
linea per Innsbruck
 
0+000 Landeck-Zams 776 m s.l.m.
     
linea per Bludenz
 
1+600 Landeck-Markt 787 m s.l.m.
 
1+900 Galleria di Landeck (1250 m)
 
fiume Inn
 
fiume Inn
 
5+700 Urgen 827 m s.l.m.
 
fiume Inn
 
8+400 Fließ 853 m s.l.m.
 
 
 
fiume Inn
 
 
fiume Fagge
 
14+150 Prutz 868 m s.l.m.
 
16+700 Ried im Oberinntal 882 m s.l.m.
 
 
21+950 Tösens 924 m s.l.m.
     
linea RhB per Scuol mai realizzata
 
fiume Inn
 
fiume Inn
 
28+300 Pfunds 1081 m s.l.m.
 
31+300 Brunnwald 1141 m s.l.m.
 
36+300 Finstermünz 1250 m s.l.m.
 
40+000 Nauders 1328 m s.l.m.
 
43+700 Piengertal 1413 m s.l.m.
 
45+000 Confine Austria-Italia (dal 1919)
 
47+900 Resia 1509 m s.l.m.
 
50+310 Curon 1482 m s.l.m.
 
56+960 San Valentino 1452 m s.l.m.
 
65+500 Burgusio 1288 m s.l.m.
 
71+780 Mazia 1165 m s.l.m.
 
91+560
 
91+380 Malles Venosta/Mals 997 m s.l.m.
 
Linea per Merano

Note modifica

  1. ^ A. Canale, Il treno in Val Venosta110 anni di storia, pp. 6-7.
  2. ^ a b c d A. Canale, Il treno in Val VenostaResia, la ferrovia mai nata, pp. 10-11.
  3. ^ A. Canale, In treno in Val Venosta110 anni di storia, pp. 11-13.
  4. ^ Nel progetto definitivo del 1919

Bibliografia modifica

  • Helmut K. Mißbach, Eisenbahnen in Tirol. Vorgeschichte - Bahnbau - Betrieb, Motorbuch Verlag, Stuttgart 1979, ISBN 3-87943-640-1, S. 222-229.
  • Andrea Canale, Roberto Carollo e Fabio Tomaselli, Il treno in Val Venosta, collana Il libro dei treni n. 4, Salò, ETR - Editrice Trasporti su Rotaie, 2005.
  • Georg Zobl, Die Reschenscheideckbahn. Die Bahn, die zweimal begonnen und nie vollendet wurde, su Tiroler Chronist 2010/2, S. 20-23
  • Monika Feierabend, „Jetz' ist der Krieg bald aus, weil sie d'Bah' baue“ - Eine Bahn für den Krieg, su Der Vinschger 5/2004
  • Joachim Rothkegel, Die Reschenscheideckbahn und ihre geplanten Anschlußprojekte nach Norden und Süden, Augsburg, Rösler + Zimmer Verlag, 1976.
  • Enrico Bassi: Südtiroler Welschtiroler Bergbahnen, Bahndra, Capriasca 2019, ISBN 978-0-244-42870-9

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