Hercules Mulligan

sarto e spia irlandese naturalizzato statunitense

Hercules Mulligan (Coleraine, 25 maggio 1740New York, 4 marzo 1825) è stato un rivoluzionario irlandese naturalizzato statunitense, che ha svolto l'attività di spia infiltrata nell'esercito britannico a favore della Rivoluzione Americana.

Biografia

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I primi anni

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Nato nel 1740 a Coleraine, un paese del nord dell'Irlanda (oggi territorio dell'Irlanda del Nord), Hercules Mulligan emigra con la sua famiglia nel 1746 verso i territori britannici in Nord America, stabilendosi a New York nel 1746 dove studierà nel King's College (oggi Columbia University). Finiti gli studi, lavora come commesso per suo padre; posteriormente apre la sua attività di merceria. Il 27 ottobre del 1773[1], Mulligan si sposa con Elizabeth Suanders, nipote dell'Ammiraglio della Royal Navy Charles Suanders. Da questo matrimonio nasceranno otto figli: cinque femmine e tre maschi.[2]

Mulligan conoscerà Alexander Hamilton poco dopo l'arrivo di quest'ultimo a New York, aiutandolo a iscriversi all'Università di Princeton[3] e presentandolo a William Livingston. Mulligan ha avuto un grande impatto nella vita di Hamilton, introducendolo ai gruppi e alle idee rivoluzionarie che, di li a poco, sarebbero scaturite nella Rivoluzione Americana.[4]

La Rivoluzione Americana

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Nel 1765, Mulligan è stato uno dei primi coloni a entrare a far parte dei Sons of Liberty, una società segreta formata per proteggere i diritti dei coloni americani e per lottare contro i britannici. Nel 1770 prese parte in azioni di mobbing contro alcuni soldati inglesi nella battaglia di Golden Hill. È stato un membro del Commitees of Correspondence di New York, un gruppo d'opposizione segreto americano responsabile di scrivere comunicati rivoluzionari[5]. Nel 1775, insieme al gruppo armato rivoluzionario Hearts of Oak, prese parte in un'azione di milizia grazie alla quale i rivoluzionari americani riuscirono a sottrarre all'esercito britannico dei cannoni[3]. Nel 1776, Mulligan e i Sons of Liberty distrussero una statua di Giorgio III per poi fonderla e produrre proiettili di piombo per la rivoluzione.

Nel 1776, Mulligan fu scelto da George Washington (su consiglio di Alexander Hamilton), come fonte affidabile di informazione interna all'esercito britannico e per compiere azioni di spionaggio e sabotaggio. Mulligan è stato un importante elemento attivo della rivoluzione americana in questo ruolo, riuscendo a salvare la vita allo stesso Washington in ben due occasioni[6].

Dopo la guerra

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Mulligan è stato investigato come possibile sospetto di lealtà alla Corona Britannica poco prima della fine della rivoluzione e posteriormente all'evacuazione da parte delle truppe britanniche della città di New York, fatto avvenuto prima dell'entrata in città delle truppe statunitensi guidate da George Washington. Queste accuse che non si sono mai rivelate certe[7].

Il 25 gennaio del 1785, Mulligan, Hamilton e John Jay fondarono la New York Manumission Society, un'organizzazione nata per promuovere le idee dell'abolizione della schiavitù in territorio americano.[8]

Finita la Rivoluzione, l'attività commerciale di Mulligan prosperò, permettendogli di ritirarsi nel 1820 per poi morire cinque anni dopo, nel 1825, all'età di 84 anni[9].

Le idee sulla schiavitù

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Mulligan è stato, dopo la guerra d'indipendenza, un attivista abolizionista molto attivo, come si può evincere dalla fondazione della New York Manumission Society.

Cato, considerato come uno dei primi patrioti neri statunitensi, ha lavorato insieme a Mulligan come spia al servizio delle forze rivoluzionarie, tanto su barche come attraversando i confini controllati dalle truppe inglesi, potendoli attraversare senza essere controllato essendo schiavo[10].

Alcune lettere scritte da una delle figlie di Mulligan dimostrano come, in privato, il padre sostenesse fortemente che le minoranze che avevano servito la causa della rivoluzione dovevano ottenere più riconoscimento e più privilegi[11].

Nella cultura popolare

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  1. ^ (EN) Frances Mulraney, Hercules Mulligan - the Irish-born tailor and spy who saved Washington twice, su IrishCentral., Irish Studio LLC, 20 luglio 2016. URL consultato il 21 settembre 2016.
  2. ^ Michael J. O'Brien, 1987.
  3. ^ a b Richard Brookhiser, 2000
  4. ^ Paul R. Misencik, 2013, pp. 95-98.
  5. ^ (EN) Paul Martin, He saved George Washington's life...twice!, su Fox News, Fox News Network, LLC., 4 luglio 2012. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  6. ^ (EN) Gil Troy, Hercules Mulligan. The Spy Who Saved George Washington—Twice, in The Daily Beast, The Daily Beast Company LLC, 6 febbraio 2016. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  7. ^ Ron Chernow, 2005, p. 135.
  8. ^ Ron Chernow, 2005, p. 214.
  9. ^ (EN) Tomás Ó Coısdealha, Hercules Mulligan (1740-1825), su Fenian Graves, Fenian Graves Association, 15 novembre 2008. URL consultato il 6 febbraio 2016.
  10. ^ Stephen Knott, 1996, p. 40.
  11. ^ (EN) Daughters of the American Revolution Magazine, vol. 119, National Society of the Daughters of the American Revolution, 1985, p. 85.
  12. ^ (EN) Hamilton, in Playbill, Playbill Inc., 2016. URL consultato il 16 marzo 2018.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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