Karoline von Manderscheid-Blankenheim

principessa consorte del Liechtenstein

Karoline von Manderscheid-Blankenheim (nome completo in tedesco Karoline Felicitas Engelberte; Vienna, 13 novembre 1768Vienna, 1º marzo 1831) è stata principessa consorte del Liechtenstein dal 1783 al 1805, come moglie di Luigi I.

Karoline von Manderscheid-Blankenheim
Élisabeth Vigée Le Brun, La principessa del Liechtenstein come Iris, 1793, Liechtenstein Museum
Principessa consorte del Liechtenstein
Stemma
Stemma
In carica16 novembre 1783 –
24 marzo 1805
(21 anni e 128 giorni)
PredecessoreLeopoldina di Sternberg
SuccessoreGiuseppa di Fürstenberg-Weitra
Nome completotedesco: Karoline Felicitas Engelberte
italiano: Carolina Felicita Engelberta
TrattamentoSua Altezza Serenissima
Altri titoliContessa von Manderscheid-Blankenheim
NascitaVienna, 13 novembre 1768
MorteVienna, 1º marzo 1831
Luogo di sepolturaChiesa della Natività della Vergine Maria, Vranov
DinastiaVon Manderscheid-Blankenheim per nascita
Von Liechtenstein per matrimonio
PadreJohann Wilhelm von Manderscheid-Blankenheim
MadreJohanna von Limburg Stirum
Consorte diLuigi I del Liechtenstein
FigliKarl Ludwig (illegittimo)
ReligioneCattolicesimo

Biografia modifica

Infanzia modifica

Karoline era la figlia del conte Johann Wilhelm von Manderscheid-Blankenheim zu Geroldseck e della contessa Johanna Maximiliana Franziska von Limburg-Stirum (figlia del conte Cristiano Ottone di Limburg-Stirum).

Matrimonio modifica

 
La principessa Karoline ritratta da Josef Grassi

Il 16 novembre 1783 Karolina sposò il principe Luigi I del Liechtenstein, da cui non ebbe eredi. Le uniche due figlie, Leopoldina e Carolina, non arrivarono all'età adulta.

La principessa Carolina ebbe due figli dal suo amante di lunga data Franz von Langendonck, capitano dell'esercito austriaco; uno dei suoi figli fu Karl Ludwig (1793–morto dopo il 1868) visconte von Fribert.

Ultimi anni e morte modifica

Nel 1805, suo marito morì e gli succedette come sovrano suo cognato. Karoline trascorse il resto della sua vita principalmente a Vienna.

Titoli e trattamento modifica

  • 13 novembre 1768 – 16 novembre 1783: Contessa Karoline von Manderscheid-Blankenheim
  • 16 novembre 1783 – 24 marzo 1805: Sua Altezza Serenissima, la principessa Karoline di Liechtenstein
  • 24 marzo 1805 – 1º marzo 1831: Sua Altezza Serenissima, la principessa Karoline von Manderscheid-Blankenheim

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Conte Salentino Ernesto di Manderscheid-Blankenheim Conte Giovanni Arnoldo di Manderscheid-Blankenheim  
 
Contessa Antonia Isabella di Manderscheid-Gerolstein  
Conte Francesco Giorgio di Manderscheid-Blankenheim  
Contessa Juliana Cristina di Erbach Conte Giorgio Alberto I di Erbach  
 
Contessa Isabella Dorotea di Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst  
Conte Giovanni Guglielmo di Manderscheid-Blankenheim  
Conte Leopold Wilhelm von Königsegg-Rothenfels Conte Ugo di Königsegg-Rothenfels  
 
Principessa Maria Renata de Hohenzollern-Hechingen  
Contessa Maria Giovanna di Königsegg-Rothenfels  
Contessa Maria Polissena di Scharffenberg Conte Giovanni Guglielmo di Scharffenberg  
 
Contessa Maria Massimiliana di Harrach in Rohrau  
Carolina Felicità Engelberta di Manderscheid-Blankenheim  
Conte Maurizio Germano di Limburg-Stirum Conte Maurizio di Limburg-Stirum  
 
Contessa Maria Bernardina di Limburg-Bronckhorst  
Conte Cristiano Ottone di Limburg-Stirum  
Contessa Isabella Dorotea di Leiningen-Dagsburg Conte Cristiano Enoch di Leiningen-Dagsburg  
 
Contessa Cristiana Luigia di Daun-Falkenstein  
Contessa Giovanna Massimiliana di Limburg-Stirum  
Príncipe Filippo Ernesto di Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst Principe Luigi Gustavo di Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst  
 
Contessa Maria Eleonora di Hatzfeld  
Principessa Carolina Sofia di Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst  
Contessa Francesca Barbara di Welz Conte Francesco di Welz, Barone di Eberstein  
 
Baronesa Anna Barbara di Guin  
 

Note modifica

Altri progetti modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN159954945 · ISNI (EN0000 0001 0731 350X · CERL cnp01277136 · GND (DE142873470 · WorldCat Identities (ENviaf-159954945
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