Limonov: The Ballad

film del 2024 diretto da Kirill Serebrennikov

Limonov: The Ballad è un film del 2024 diretto da Kirill Serebrennikov.

Limonov: The Ballad
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneItalia, Francia, Spagna
Anno2024
Durata138 min
Dati tecniciB/N e a colori
rapporto: 2,39:1
Generebiografico
RegiaKirill Serebrennikov
Soggettodal libro Limonov di Emmanuel Carrère
SceneggiaturaPaweł Pawlikowski, Ben Hopkins, Kirill Serebrennikov
ProduttoreMario Gianani, Lorenzo Gangarossa, Dimitri Rassam, Ilya Stewart
Produttore esecutivoPaweł Pawlikowski, Olivia Sleiter, Elizaveta Čalenko, Igor' Pronin, Svetlana Punte, Patrick Sutter, Julija Zajceva, Max Pavlov
Casa di produzioneWildside, Chapter 2, Pathé, Fremantle España, France 3 Cinéma, Vision Distribution
Distribuzione in italianoVision Distribution
FotografiaRoman Vas'janov
MontaggioJuriij Karich
Effetti specialiTimofej Gostev, Ekaterina Rublëva
MusicheMassimo Pupillo
ScenografiaVladislav Ogaj
CostumiTat'jana Dolmatovskaja
TruccoMarija Tutukina
Interpreti e personaggi

Adattamento cinematografico della biografia romanzata del poeta e dissidente sovietico Ėduard Limonov di Emmanuel Carrère, è interpretato da Ben Whishaw nel ruolo di Limonov e Viktorija Mirošničenko nel ruolo della sua prima moglie, Elena Ščapova.

Trama modifica

Ėduard Limonov, un teppista di strada nell'Ucraina sovietica del dopoguerra, diventa un poeta autodidatta a Mosca negli anni del Disgelo; emigrato a New York, perde tutto e passa da barbone a maggiordomo in casa di milionari; raggiunge la fama in Francia scrivendo schiettamente delle sue vicissitudini e appetiti sessuali; cacciato dai salotti letterari dopo aver combattuto in Jugoslavia al fianco di criminali di guerra serbi, torna infine nella Russia post-sovietica, fondando un partito "nazional-bolscevico" e diventando inaspettatamente uno dei riferimenti dell'opposizione a Putin.

Produzione modifica

Sviluppo modifica

In seguito al successo editoriale riscosso sia in Francia che in Italia della biografia Limonov (2011) di Emmanuel Carrère, nel 2013 la casa di produzione italiana Wildside se ne è aggiudicata i diritti cinematografici.[1]

Lo stesso anno, Saverio Costanzo è stato scelto come regista e sceneggiatore dell'adattamento.[1] Il film sarebbe stato coprodotto con Rai Cinema e altri investitori europei, per un budget di 15-20 milioni di dollari, e girato in inglese con un protagonista americano.[1] Nel 2015 però Costanzo ha rinunciato al progetto, secondo Carrère perché non si sentiva «a proprio agio con un soggetto così russo».[2]

Nel 2017, il regista polacco Paweł Pawlikowski è subentrato a Costanzo, scrivendo una nuova sceneggiatura assieme al britannico Ben Hopkins.[3] Così come col tentativo di Costanzo, Carrère ha fatto da consulente.[3] La sceneggiatura di 80 pagine dei due, che nell'opinione del produttore Mario Gianani riusciva a «riassumere [...] in maniera fantastica» lo spirito e i contenuti il libro,[3][4] ha spinto la Wildside a dare infine semaforo verde al progetto.[4] Stavolta il film sarebbe stato co-prodotto con la francese Chapter 2 per un budget di 16 milioni di euro, sarebbe stato girato in russo, francese e inglese e avrebbe avuto un protagonista russo.[3]

Pre-produzione modifica

La produzione si è spinta fino alla fase di casting,[3][4] dove Grigorij Dobrygin era vicino a ottenere il ruolo di Limonov,[5] prima che Pawlikowski decidesse di abbandonare la regia, avendo realizzato che Limonov fosse una «una persona che non mi piace, o almeno non abbastanza da farci un film».[6] Per non perdere i finanziamenti raccolti, la Wildside si è orientata verso la Russia, dove stavano già conducendo dei provini, per trovarvi rapidamente un altro regista adatto.[4] Alla fine, la scelta è caduta su Kirill Serebrennikov.[4][7] Quest'ultimo ha convinto i produttori mostrando loro una foto del sé diciottenne assieme a Limonov,[4] che per i giovani russi della sua generazione era stato un'icona "anti-establishment".[7]

Ben Whishaw (sx) ha voluto interpretare Limonov (dx) per via della sua «natura estrema e contraddittoria».[8]

Pur decidendo di conservare la sceneggiatura di Pawlikowski ed Hopkins,[4] la produzione è tornata a puntare verso l'idea di realizzare un film in lingua inglese.[7] Serebrennikov ha motivato questa scelta sostenendo che essa forniva la "distanza necessaria" a rappresentare Limonov e che anche Carrère avesse scritto «per dei lettori occidentali».[7] Nel 2020, l'attore britannico Ben Whishaw è stato scelto per interpretare Limonov, dopo essere rimasto colpito dalla sceneggiatura e dall'"esplosione di energia" rappresentata dal personaggio.[8][9] L'attore ha fatto ricorso per la prima volta nella sua carriera al trucco protesico per poter interpretare il personaggio a diverse età,[8][9] evitando invece di fornire un'interpretazione mimetica del vero Limonov a causa della barriera linguistica.[9]

Il film ha avuto un budget di 10 milioni di euro.[7]

Riprese modifica

Le riprese sono cominciate agli inizi del 2022 a Mosca.[4] Dopo circa tre settimane dall'inizio delle riprese, queste sono state interrotte dallo scoppio dell'invasione russa dell'Ucraina.[4][7][9][10] La produzione ha provato a continuare a girare per qualche giorno, finché Whishaw non ha dovuto lasciare il Paese a causa delle preoccupazioni della sua famiglia.[9] Il suo esempio è stato seguito a ruota dalla maggior parte della troupe e del cast.[9][10] Prima dell'interruzione, il film aveva appena finito di girare le scene ambientate in Russia, ossia quelle dell'infanzia di Limonov e del suo periodo dopo il 1991, e si preparava al blocco di riprese in un teatro di posa di Mosca dov'era stata ricostruita la Quinta Strada di New York, location delle scene del periodo "americano" di Limonov.[4][7][10] Per diversi mesi, Serebrennikov, rimasto in Russia a causa dei procedimenti giudiziari sul suo conto,[4][7] ha dato per scontato che il film non sarebbe mai stato completato a seguito della fuoruscita dalla Russia da parte della produzione causata dalla risposta internazionale all'invasione, dato il budget già speso nella fabbricazione dei set e di altri materiali ormai inutilizzabili.[10]

Dopo sei mesi di pausa, alla fine la Wildside ha deciso di resuscitare il film, rinunciando ai finanziamenti russi che aveva stretto in fase di sviluppo e facendo ricostruire l'elaborato set newyorkese a Riga, in Lettonia, con un notevole sforzo produttivo.[4][7][9][10] Le riprese sono comunque rimaste ferme fino all'agosto del 2022,[4] dovendo aspettare che Serebrennikov potesse lasciare liberamente la Russia,[4][7] per poi concludersi nel mese di settembre.[4]

Promozione modifica

La prima clip del film è stata pubblicata online da Vanity Fair il 18 maggio 2024.[9]

Distribuzione modifica

Il film è stato presentato in anteprima il 19 maggio 2024 in concorso al 77º Festival di Cannes.[9][11]

Accoglienza modifica

Critica modifica

La critica internazionale ha accolto in modo positivo il film. Peter Bradshaw, sul Guardian, scrive ad esempio che "Ben Wishaw offre una performance gloriosa come Limonov, sexy, folle, quasi bipolare. E forse preoccupato costantemente che la sua scrittura non sia buona abbastanza da renderlo immortale"[12]. Più tiepida, invece, la critica italiana, con, tra gli altri, Gianluca Zappoli di MyMovies che lamenta l'approccio superficiale, con cui, alla lunga, è stato raccontato Limonov[13] ed Aldo Spiniello che, su Sentieri Selvaggi, definisce quello di Serebrennikov "un film moderno, accattivante, funzionale, ma con poco furore. Un perfetto esempio di stile internazionale"[14]; di opinione contraria invece Marco Lovisato di CineFacts, che elogia "un film tanto caotico quanto coraggioso nell'affrontare di petto un rappresentante controverso della cultura sovietica, capace al contempo di tracciare dei paragoni con la situazione attuale e di svelare meccanismi universali di accettazione e compromesso."[15].

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Nick Vivarelli, Italians Emerge Victorious in Nabbing ‘Limonov’ Rights, in Variety, 19 maggio 2013. URL consultato il 10 aprile 2024.
  2. ^ Saverio Costanzo, addio a Limonov, in Rivista del cinematografo, Fondazione ente dello spettacolo, 21 settembre 2015. URL consultato il 10 aprile 2024.
  3. ^ a b c d e (EN) Nick Vivarelli, Pawel Pawlikowski, Director of Oscar-Winning ‘Ida,’ to Helm ‘Limonov’ (EXCLUSIVE), in Variety, 29 dicembre 2017. URL consultato il 10 aprile 2024.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (EN) Melanie Goodfellow, Wildside’s Mario Gianani Talks ‘L’Immensità’ Journey, Complex ‘Limonov’ Shoot, Benefits Of Being In The Fremantle Fold – Venice Q&A, in Deadline.com, 4 settembre 2022. URL consultato il 10 aprile 2024.
  5. ^ (RU) Zinaida Prončenko, Григорий Добрыгин: Я завидую Хон Сан Су, su kinoart.ru, 16 aprile 2021. URL consultato il 10 aprile 2024.
  6. ^ (PL) Paweł Pawlikowski nie wyreżyseruje "Limonova", su kultura.onet.pl, 5 maggio 2020. URL consultato il 10 aprile 2024.
  7. ^ a b c d e f g h i j (EN) Nick Vivarelli, Russian Director Kirill Serebrennikov Talks ‘Limonov, the Ballad of Eddie’ With Ben Whishaw (EXCLUSIVE), in Variety, 11 maggio 2022. URL consultato il 10 aprile 2024.
  8. ^ a b c (EN) Nick Vivarelli, Ben Whishaw to Play Russian Dissident Eduard Limonov in New Film From Kirill Serebrennikov (EXCLUSIVE), in Variety, 11 maggio 2022. URL consultato il 10 aprile 2024.
  9. ^ a b c d e f g h i j (EN) David Canfield, Ben Whishaw on Giving the Riskiest Performance of His Career in Limonov. The Ballad, in Vanity Fair, 18 maggio 2024. URL consultato il 19 maggio 2024.
  10. ^ a b c d e (EN) Nick Vivarelli, Kirill Serebrennikov on Directing Ben Whishaw as a Russian Punk Poet ‘Who Wanted to Start a War Against the Entire World’ in ‘Limonov: The Ballad’, in Variety, 19 maggio 2024. URL consultato il 19 maggio 2024.
  11. ^ (ENFR) Calendario delle proiezioni della 77ª edizione (PDF), su festival-cannes.com, Festival di Cannes, 8 maggio 2024. URL consultato l'8 maggio 2024.
  12. ^ (EN) Peter Bradshaw, Limonov: The Ballad review – Ben Whishaw brilliant as Russia’s outlaw bohemian, in The Guardian, 19 maggio 2024. URL consultato il 21 maggio 2024.
  13. ^ MYmovies.it, Limonov: The Ballad, su MYmovies.it. URL consultato il 21 maggio 2024.
  14. ^ Aldo Spiniello, Limonov – The Ballad, di Kirill Serebrennikov, su sentieriselvaggi.it.
  15. ^ Marco Lovisato, Limonov - Recensione: il poeta del caos, su CineFacts.it. URL consultato il 24 maggio 2024.

Collegamenti esterni modifica