Marino Di Resta
carabiniere italiano
Marino Di Resta (Sessa Aurunca, 25 ottobre 1962 – Pescara, 16 settembre 1996) è stato un militare italiano, Maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri, insignito di medaglia d'oro al valor militare, morto durante un conflitto a fuoco con dei rapinatori[1]. A lui è stata intitolata, nella ricorrenza del ventisettesimo anno dalla scomparsa, la Caserma dei Carabinieri del paese natio, Sessa Aurunca (CE).
Marino Di Resta | |
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Nascita | Sessa Aurunca, 25 ottobre 1962 |
Morte | Pescara, 16 settembre 1996 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Arma dei Carabinieri |
Grado | Maresciallo Capo |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare alla memoria |
Fonte [1] | |
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Onorificenze modifica
«Addetto a nucleo operativo di Comando Provinciale, rintracciati, unitamente ad altro militare, quattro malviventi armati che poco prima avevano rapinato un rappresentante di preziosi, pur consapevole della situazione d'inferiorità, non esitava ad affrontarli per prevenirne la fuga. Notato il commilitone sul punto di essere proditoriamente sopraffatto, dando prova di generoso altruismo e sereno sprezzo del pericolo, usciva arditamente allo scoperto intimando ai malviventi di lasciare libero il collega. Investito da violenta azione di fuoco, replicava prontamente con l'arma in dotazione riuscendo a ferire tre malfattori prima di cadere esanime al suolo attinto da numerosi colpi. L'eroico comportamento consentiva di salvare la vita al commilitone e successivamente di pervenire all'identificazione ed alla cattura dei quattro malviventi, di recuperare la refurtiva, nonchè di sequestrare numerose armi e munizioni. Fulgido esempio di elette virtù militari e di altissimo senso del dovere, spinto fino all'estremo sacrificio..»
— Pescara (PE), 16 settembre 1996.
— D.P.R. 1986 del 9 maggio 1997.
— Pescara (PE), 16 settembre 1996.
— D.P.R. 1986 del 9 maggio 1997.
Note modifica
Voci correlate modifica
Collegamenti esterni modifica
- Scheda su carabinieri.it, su carabinieri.it. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.