Massimo Scalia

fisico, politico e attivista italiano (1942-2023)

Massimo Scalia (Roma, 27 maggio 1942Roma, 11 dicembre 2023) è stato un fisico, politico e attivista italiano, tra i padri dell'ambientalismo in Italia. Il suo nome è legato alle battaglie contro il nucleare e per le fonti rinnovabili.

Massimo Scalia

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato2 luglio 1987 –
29 maggio 2001
LegislaturaX, XI, XII, XIII
Gruppo
parlamentare
misto
Coalizionecentro sinistra
CircoscrizioneLazio 1
CollegioRoma
Incarichi parlamentari
  • Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse dal 25 giugno 1997
  • Componente del Comitato di vigilanza sull'attività di documentazione dal 3 luglio 1996
  • Componente della V Commissione permanente Bilancio dal 28 luglio 1998
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFederazione dei Verdi
Titolo di studioLaurea in Fisica
ProfessioneProfessore universitario

Biografia modifica

Insegnò fisica matematica al Dipartimento di Matematica della Sapienza Università di Roma. Fondatore della Lega per l'Ambiente, ora Legambiente, fu tra i primi parlamentari delle Liste Verdi eletti negli anni ottanta, poi capogruppo e ancora primo presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, la cosiddetta Ecomafia.

Si deve a Scalia e a Gianni Mattioli, con pochi altri, la nascita dell’ambientalismo scientifico in Italia. Il loro nome rimane legato alle battaglie contro il nucleare, per il risparmio energetico e per le energie rinnovabili. Fondatori del “Comitato per il Controllo delle Scelte Energetiche” alla fine degli anni Settanta, furono fra i padri di QualEnergia, che come rivista nacque nel 1981[1]. Il suo ultimo articolo apparve pochi giorni prima della morte, pubblicato sempre insieme a Gianni Mattioli[2].

Dopo l'esperienza nei Verdi fu tra i fondatori e i dirigenti nazionali degli Ecologisti Democratici e del Movimento Ecologista.

Note modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN160784736 · ISNI (EN0000 0001 0829 8348 · SBN RAVV015233 · LCCN (ENno2010206467