Le Ogives sono quattro pezzi per pianoforte composti da Erik Satie fra l'aprile 1886 e il 1889, furono pubblicati a Parigi nel 1889[1] e furono le prime composizioni di Satie a non essere stampate dalla casa editrice di musica di suo padre, ma dall'Imprimerie Dupré.[2]

Ogives
CompositoreErik Satie
Epoca di composizione1886-1889[1]
PubblicazioneParigi, 1889
Dedica
  • 1. à J. Patrice Contamine de Latour
  • 2. à Charles Levadé
  • 3. à Madame Clément de Breton
  • 4. à Conrad Satie[1]
Durata media11 min.

Struttura e analisi modifica

  1. Première ogive - Très lent
  2. Deuxième Ogive, Très lent
  3. Troisième Ogive, Très lent
  4. Quatrième Ogive, Très lent

Satie nel 1886, a vent'anni, stava affermando la propria personalità; deluso dal conservatorio frequentò ambienti letterari e diversi poeti tra cui Mallarmé, Verlaine e Patrice Contamine de Latour. In quegli anni era fortemente attratto dalla cultura neogotica tanto da esaminare diversi manoscritti del Medioevo alla Bibliothèque nationale. Era solito trascorrere molto tempo nella chiesa di Notre Dame e in seguito disse di essersi ispirato proprio alla forma delle finestre della Cattedrale quando compose le Ogives.[3]

Le melodie calme e lente di questi pezzi si sviluppano in frasi accoppiate che rievocano il canto piano. Satie volle evocare il riverbero di un grande organo a canne nella profondità di una cattedrale e ottenne questa sonorità utilizzando armonie complete, raddoppio di ottave e dinamiche nettamente contrastanti. Le composizioni sono una rilettura molto personale dell'atmosfera medioevale realizzata tramite il ricordo del canto gregoriano con un'armonizzazione a triadi.[3]

Satie ha scritto questi brani senza utilizzare suddivisioni di linee di battuta, pratica che utilizzerà in seguito più volte.

Interpretazioni moderne modifica

Un arrangiamento della Ogive n.2 (erroneamente intitolato "Ogive n.1") è stato utilizzato da William Orbit nell'album Pieces in a Modern Style del 1999 e successivamente usato nel film Human Traffic.

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Ogives, su allmusic.com. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  2. ^ Guy Sacre, La musique pour piano: dictionnaire des compositeurs et des œuvres, Parigi, Robert Laffont, coll. Bouquins, 1998
  3. ^ a b Marco Bora, Erik Satie e gli altri, Roma, Gruppo Edit. l'Espresso, 2016

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN184494517 · BNF (FRcb13918659k (data) · J9U (ENHE987007581102105171
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