Pietro Amat di San Filippo

geografo, storico e bibliografo italiano (1826-1895)

Pietro Amat di San Filippo (Cagliari, 22 ottobre 1826[1]Roma, 15 febbraio 1895) è stato un geografo, storico e bibliografo italiano.

Pietro Amat di San Filippo

Biografia modifica

La famiglia modifica

Nacque da una nobile famiglia sarda di origine catalana[2]. Era il quarto di quindici fratelli tra germani e consanguinei, figlio di Giuseppe che aveva svolto la carriera militare in Sardegna giungendo a comandare quella piazza[3]; suoi zii erano Vincenzo, l'ultimo feudatario della famiglia e figura di spicco nelle istituzioni del tempo, Francesco, collare dell'Annunziata, e Luigi, cardinale, politico e diplomatico[4]. Sposò Donna Angela Musio, figlia di un magistrato e senatore nobilitato per i suoi meriti personali, della quale era cognato[5], ed ebbe sette figli, fra cui Luigi che ne curò le pubblicazioni postume[6].

La carriera modifica

Studiò presso il collegio dei Barnabiti a Bologna, quindi intraprese nel 1851 la carriera diplomatica: fu segretario di legazione presso la Santa Sede, ma dopo due anni abbandonò la carriera[7], probabilmente a causa della politica anticlericale del governo sabaudo[8]. Fu quindi impiegato all'archivio di Stato di Cagliari, dove rimase un ventennio, approfondendo gli studi che lo portarono a pubblicare varie opere. Quando il parlamento istituì una commissione d'inchiesta sulla questione sarda egli ne fu il segretario nel corso della sua missione nell'isola; in tale veste ebbe modo di farsi apprezzare dal presidente della commissione onorevole Quintino Sella, che, divenuto ministro delle finanze, lo volle con sé al ministero. Così l'Amat si trasferì a Roma, dove entrò in contatto con gli ambienti della Società geografica italiana e indirizzò i suoi studi nel campo della geografia e della bibliografia geografica[9]. Concluse la carriera come segretario amministrativo del ministero delle finanze il 31 dicembre 1892[10].

Opere[11][12] modifica

Opere sulla Sardegna modifica

  • Del commercio e della navigazione dell'isola di Sardegna nei secoli XIV e XV: con alcuni documenti inediti o rari (1865)
  • Delle colonie in Sardegna specialmente di quelle stabilite sotto il governo sabaudo (1738-1824) e della convenienza di promuovere la colonizzazione come principale strumento del rifioririmento economico dell'isola (1867)
  • Annuario statistico e calendario generale dell'isola di Sardegna per l'anno 1868 (1868, curatore)
  • Della schiavitù e del servaggio in Sardegna (1894, estratto da "Miscellanea di storia italiana")
  • Indagini e studi sulla storia economica della Sardegna (1902, postuma)

Opere di storia della geografia e della cartografia modifica

  • Del planisferio di Bartolomeo Pareto del 1455 e di altre quattro carte nautiche ritrovate testé nella biblioteca Vittorio Emanuele di Roma (1878, estratto da "Memorie della Società geografica")
  • Planisfero, disegnato nel 1436 dal veneziano Bianco che si conserva nella Marciana di Venezia: nota illustrativa (1879, estratto dalla "Rivista marittima")
  • Delle navigazioni e scoperte marittime degl'italiani nell'Africa occidentale lungo i secoli XIII, XIV e XV (1880, estratto dal "Bollettino della Società geografica italiana")
  • Mappamondi, carte nautiche, portolani ed altri monumenti cartografici specialmente italiani dei secoli XIII-XVII (1882, con Gustavo Uzielli: seconda parte degli Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia, pubblicati in occasione del terzo Congresso geografico internazionale della Società geografica italiana)
  • Due lettere inedite di venturieri italiani in America (1534) (1885, estratto dal "Bollettino della Società geografica italiana")
  • Delle relazioni antiche e moderne fra l'Italia e l'India (1886, premiata dall'Accademia dei Lincei)
  • Recenti ritrovamenti di carte nautiche in Parigi, in Londra ed in Firenze (1888)
  • I veri scopritori delle isole Azore (1892, estratto dal "Bollettino della Società geografica italiana")

Opere bibliografiche modifica

  • Bibliografia dei viaggiatori italiani ordinata cronologicamente ed illustrata (1874)
  • Appendice agli studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia (1882: terza ed ultima parte degli Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia, pubblicati in occasione del terzo Congresso geografico internazionale della Società geografica italiana, già pubblicata in occasione del primo congresso)
  • Biografia dei viaggiatori italiani colla bibliografia delle loro opere (1882: prima parte degli Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia, pubblicati in occasione del terzo Congresso geografico internazionale della Società geografica italiana)
  • Gli illustri viaggiatori italiani: con una antologia dei loro scritti (1885)
  • Bibliografia degli scritti italiani o stampati in Italia sopra Cristoforo Colombo, la scoperta del Nuovo Mondo e i viaggi degli italiani in America (1893, collaborazione con Giuseppe Fumagalli: volume sesto della Raccolta di documenti e studi pubblicati dalla R. Commissione Colombiana pel quarto centenario dalla scoperta dell'America)

Traduzioni modifica

  • Auguste Boullier, L'île de Sardaigne. Dialecte et chants populaires, Paris 1865, col titolo Il dialetto e i canti popolari della Sardegna per Augusto Boullier, Cagliari, 1866

Valore culturale della sua opera modifica

Pietro Amat ha dato importanti contributi allo studio della Sardegna, per lo studio della cui storia è stato il primo a sottolineare la necessità di ricerche negli archivi iberici[13]; nel campo della storia della geografia e della cartografia ha pubblicato cimeli inediti e studi originali, in particolare è stato il primo biografo di Ludovico de Varthema; a livello bibliografico ha espresso studi completi e dettagliati sulla geografia e sui geografi italiani[14].

In generale, è stato in contatto con l'ambiente culturale a lui contemporaneo[15] e la sua importanza è nel seguire, tra i primi, un metodo scientifico basando i propri studi sui documenti originali, spesso inediti.

Note modifica

  1. ^ Per un errore (la cui genesi è difficile da ricostruire) tutte le principali enciclopedie lo danno nato il 2 ottobre 1822, mentre l'Annuario della nobiltà italiana, prima serie indica il 1827, copiato a ruota dal Libro d'oro della nobiltà italiana; tuttavia i Quinque libri della cattedrale di Cagliari non lasciano dubbi sulla data del 22 ottobre 1826. Tale data è accolta in Francesco Cesare Casula, Dizionario storico sardo, edizione riveduta e ampliata, L'unione sarda, Cagliari, 2006, volume I, pagina 111; i dati dei quinque libri sono pubblicati anche sul sito dell'Associazione araldica genealogica nobiliare regionale della Sardegna qui.. L'errore è stato peraltro corretto nel solo Annuario della nobiltà italiana, seconda serie.
  2. ^ Come cadetto, aveva i titoli nobiliari di Cavaliere, Nobile, Nobile dei Marchesi di San Filippo ed il diritto al trattamento di Don: Elenco ufficiale (definitivo) delle famiglie nobili e titolate della Sardegna, Civelli, Roma, 1902.
  3. ^ Giovanni Siotto Pintor, Storia civile dei popoli sardi dal 1798 al 1848, F. Casanova successore L. Beuf, Torino, 1877.
  4. ^ Albero genealogico.
  5. ^ Perché il fratello di lei ne aveva sposato la sorella: albero genealogico dei Musio (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2015).
  6. ^ Albero genealogico citato.
  7. ^ Enrico Amat di San Filippo, Una iniziativa per un accordo tra governo Piemontese e Santa Sede, in Francesco Amat di San Filippo, Nicola Gabriele e Marco Pignotti, Lealtà ecclesiastica e politica unitaria. Luigi Amat di San Filippo: vita e politica di un cardinale di Pio IX, Cagliari, AM&D, 2012, p. 167, nota 6. ISBN 978-88-95462-30-1.
  8. ^ Sul punto non vi sono fonti dirette, ma le lettere dello zio Luigi all'altro zio Vincenzo pubblicate in Francesco Amat di San Filippo et al., op. cit., pp. 171-179, sono indicative del disagio familiare in tale contesto.
  9. ^ Francesco Amat, Pietro Amat Vivaldi, nella scheda presente nel sito dell'associazione araldica della Sardegna, cliccando su Genealogie -> Alberi genealogici -> Albero genealogico della famiglia Amat.
  10. ^ "L'Unione Sarda", 25 novembre 1892.
  11. ^ Per la suddivisione delle opere, si veda F.C. Casula in bibliografia.
  12. ^ L'elenco si trova con una breve ricerca nel servizio bibliotecario nazionale.
  13. ^ R. Ciasca in bibliografia.
  14. ^ F.C. Casula in bibliografia.
  15. ^ Si veda come esempio di quanto affermano gli studi citati in bibliografia la Lettera d'Ignazio Pillito al cav. Pietro Amat di San Filippo, sulla "Gazzetta popolare" del 1865.

Bibliografia modifica

  • Raffaele Ciasca, voce in Istituto dell'Enciclopedia Italiana (a cura di), Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti, Roma, volume I.
  • Francesco Amat, Pietro Amat Vivaldi, nella scheda presente nel sito dell'Associazione araldica della Sardegna, cliccando su Genealogie -> Alberi genealogici -> Albero genealogico della famiglia Amat;
  • Annalisa D'Ascenzo, Pietro Amat di San Filippo e gli studi biografici e bibliografici nei documenti editi ed inediti della Società geografica italiana, in "Notiziario del Centro italiano per gli studi storico-geografici", 7 (1999), n.3, pp. 167-215.
  • Francesco Cesare Casula, voce in idem, Dizionario storico sardo, L'unione sarda, Cagliari, 2006, volume I.

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