Rudolf Creutz

militare tedesco SS

Rudolf Creutz (Trieste, 6 aprile 1896Vienna, 8 luglio 1980) è stato un militare austriaco nazista, membro di alto rango delle SS durante la seconda guerra mondiale.

Rudolf Creutz
Creutz sotto la custodia degli Stati Uniti nel 1946 per il processo RuSHA
NascitaTrieste, 6 aprile 1896
MorteVienna, 8 luglio 1980
Cause della mortenaturale
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania nazista
Forza armata Schutzstaffel
GradoSS-Brigadeführer
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Fu coinvolto nell'attuazione dei programmi di reinsediamento razziale nei territori occupati e fu condannato per crimini di guerra dagli Alleati nel 1948.

Biografia modifica

Nacque nella città di Trieste il 6 aprile 1896, all'epoca ancora parte parte dell'Impero Austro-Ungarico. Sposò la contessa Marie Margarethe Christiane Rességuier von Miremont da cui nacque un figlio.

Creutz entrò a far parte del partito nazista (membro n. 2.367.675) e poi delle SS (membro n. 77.813), raggiungendo il grado di SS-Brigadeführer il 9 novembre 1943.[1] Divenne vice di Ulrich Greifelt, generale delle SS e capo di stato maggiore del Commissariato del Reich per il rafforzamento della germanicità (in tedesco: Reichskommissariat für die Festigung des deutschen Volkstums, RKFDV). Questo ufficio fu il ramo delle SS incaricato delle iniziative del programma Heim ins Reich e di germanizzazione durante la seconda guerra mondiale: le responsabilità dell'RKFDV riguardarono il "ritorno finale dei tedeschi etnici nel Reich", "l'eliminazione delle influenze dannose" e "la progettazione di nuove aree di insediamento tedesco mediante traslocazione".

Creutz era a capo dell'Ufficio A dell'RKFDV che gestiva il programma Wiedereindeutschungs, in base al quale gli orfani nei territori occupati venivano selezionati in base al loro "aspetto razziale" e trasferiti con la forza in Germania per essere adottati dai "genitori nordici": questi bambini erano orfani principalmente perché i loro genitori erano già stati portati nei campi di concentramento.[2]

Già nel 1941 Creutz fu coinvolto nella deportazione e nel reinsediamento delle famiglie tedesche dalla Lorena e dal Lussemburgo in Germania, al fine di proteggerle da "influenze indesiderabili" in quelle aree. Impartì istruzioni dettagliate sulle procedure da seguire e fornì le relazioni sullo stato di avanzamento direttamente a Heinrich Himmler.

Nel 1942, Creutz emise questi ordini ai governatori del Reich:"Ci sono un gran numero di bambini negli ex orfanotrofi polacchi che, in base alle loro caratteristiche razziali, devono essere considerati figli di genitori nordici. Questi bambini devono essere soggetti a una procedura di selezione razziale e psicologica. I bambini ritenuti biologicamente preziosi per il Reich tedesco devono essere germanizzati".

Nel 1943 questi programmi furono ampliati per includere il rapimento totale di bambini e adulti. In un rapporto di otto pagine a Himmler, datato 25 marzo 1943, Creutz delineò le operazioni e fornì i dettagli sulle misure che aveva ordinato:"La selezione delle persone deve essere effettuata dalla filiale della SS Race and Settlement Main Office (RuSHA) a Litzmannstadt (oggi Łódź). Le persone ritenute idonee per essere germanizzate devono essere consegnate alla SS- und Polizeiführer in Germania".[3]

Creutz fu arrestato dagli Alleati alla fine della seconda guerra mondiale. Nel 1947 fu imputato nel processo RuSHA, l'ottavo processo della serie di processi di Norimberga: fu accusato di crimini contro l'umanità, crimini di guerra e appartenenza all'organizzazione criminale delle SS. Il 10 marzo 1948 fu condannato per i seguenti capi d'accusa: sequestro di bambini stranieri, in particolare provenienti da Francia, Lussemburgo e Polonia; evacuazione forzata e reinsediamento delle popolazioni; germanizzazione forzata dei cittadini nemici; utilizzo dei cittadini stranieri come schiavi. Fu condannato a 15 anni nella prigione di Landsberg.[4] La sua condanna fu ridotta a 10 anni nel 1951, nel 1955 Creutz fu rilasciato. Morì l'8 luglio 1980 a Vienna.[1]

Note modifica

  1. ^ a b Ernst Klee, Das Personenlexikon zum Dritten Reich – Wer war was vor und nach 1945, 2ª ed., Frankfurt am Main, 2007, p. 96.
  2. ^ Gerd R. Ueberschär (a cura di), Der Nationalsozialismus vor Gericht, 2ª ed., Frankfurt am Main, 2000, ISBN 3-596-13589-3.
  3. ^ US Military Tribunal Nuremberg, Griefelt, et al. Judgment of 10 March 1948 (PDF), su werle.rewi.hu-berlin.de, p. 17f.
  4. ^ US Military Tribunal Nuremberg, Griefelt, et al. Judgment of 10 March 1948 (PDF), su werle.rewi.hu-berlin.de, p. 54.

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