Sigismondo Gonzaga

cardinale italiano
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Sigismondo Gonzaga (Mantova, 1469Mantova, 3 ottobre 1525) è stato un cardinale italiano.

Sigismondo Gonzaga
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Gonzaga
Crocodili lacrymae
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1469 a Mantova
Creato cardinale1º dicembre 1505 da papa Giulio II
Pubblicato cardinale12 dicembre 1505 da papa Giulio II
Deceduto3 ottobre 1525 a Mantova
 

Biografia modifica

 
Andrea Mantegna, Mantova Camera degli Sposi, il futuro cardinale Sigismondo Gonzaga in abito bianco

Terzogenito dei sei figli di Federico I Gonzaga, marchese di Mantova, e di Margherita di Baviera, Sigismondo Gonzaga nacque a Mantova nel 1469 e venne ben presto avviato alla carriera ecclesiastica al punto da ricevere già nel 1479 la tonsura.

Malgrado le intenzioni dei genitori, ad ogni modo, egli ebbe modo anche di distinguersi nella carriera militare comandando le truppe di suo fratello Francesco in assistenza dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. Primicerio ed abate commendatario di Sant'Andrea a Mantova, si dimise da tali incarichi in favore di suo zio Francesco e divenne in cambio protonotario apostolico della curia romana.

Papa Giulio II lo elevò al rango di cardinale diacono nel concistoro del 1º dicembre 1505, il suo nome venne pubblicato tra quello degli altri cardinali il 12 dicembre successivo. Il 17 dicembre di quello stesso anno ottenne la berretta cardinalizia ed il titolo di Santa Maria Nuova, oltre all'incarico di protettore dell'Ordine dei Carmelitani.

Nel 1511 venne nominato amministratore apostolico della diocesi di Mantova rinunciandovi il 10 maggio 1521 in favore del nipote Ercole Gonzaga[1].

Durante questi anni del suo episcopato egli seppe guadagnarsi la stima anche dei cardinali scismatici che senza successo tentavano di attirarlo dalla loro parte; egli invece sostenne strenuamente i diritti di Giulio II contro gli attacchi del Concilio di Pisa. Legato per le armi della Lega nel 1512, in quello stesso anno divenne legato a Bologna rimpiazzando il cardinale Giovanni de' Medici che ricopriva tale carica dal 1511 ma che era stato fatto prigioniero dai francesi durante la battaglia di Ravenna del 1512; il cardinale Gonzaga entrò in città come legato il 13 luglio 1512 e cedette l'incarico nuovamente al cardinale de Medici quando questi venne rilasciato l'anno successivo, preferendo quindi ritirarsi nella residenza paterna di Mantova.

Sigismondo Gonzaga prese parte al conclave del 1513 che elesse papa il predetto Giovanni de' Medici col nome di Leone X, il quale ricompensò il cardinale con il feudo di Solarolo nel 1514. Dal 1508 al 1514 il Gonzaga venne nominato legato apostolico della Marca Anconitana (a Macerata completò il Palazzo dei Governatori[2]) e legato a latere per Mantova.

Prese poi parte al conclave del 1521-1522 che elesse papa Adriano VI e nuovamente a quello del 1523 che elesse Clemente VII. Amministratore della sede di Aversa dall'inizio del 1524, diede le dimissioni da questo incarico il 1º luglio di quell'anno.

 
Marengo, Palazzo Custoza.

Nel 1502, mentre ricopriva la carica di preposito dell'abbazia di San Benedetto Po, iniziò la costruzione del palazzo in frazione Marengo di Marmirolo, ora conosciuto come Palazzo Custoza.[3]

Fu amante delle arti e raffinato collezionista di medaglie. Commissionò opere di valore a Lorenzo Lotto e allo scultore mantovano Pier Jacopo Alari Bonacolsi.

Morì il 3 ottobre 1525 all'età di 56 anni e venne sepolto il 13 ottobre di quello stesso anno nella cattedrale di San Pietro a Mantova.[4]

Papa Clemente VII inviò alla famiglia del marchese di Mantova una lettera personale di condoglianze per la perdita del prezioso cardinale proprio in occasione dei funerali del prelato. Le spoglie di Sigismondo Gonzaga vennero successivamente trasferite nella nuova cattedrale di Mantova per interessamento del vescovo Francesco Gonzaga.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Gianfrancesco Gonzaga Francesco I Gonzaga  
 
Margherita Malatesta  
Ludovico III Gonzaga  
Paola Malatesta Malatesta IV Malatesta  
 
Elisabetta da Varano  
Federico I Gonzaga  
Giovanni l'Alchimista Federico I di Brandeburgo  
 
Elisabetta di Baviera-Landshut  
Barbara di Brandeburgo  
Barbara di Sassonia-Wittenberg Rodolfo III di Sassonia-Wittenberg  
 
Barbara di Legnica  
Sigismondo Gonzaga  
Ernesto di Baviera-Monaco Giovanni II di Baviera  
 
Caterina di Gorizia  
Alberto III di Baviera  
Elisabetta Visconti Bernabò Visconti  
 
Regina della Scala  
Margherita di Baviera  
Erich I di Braunschweig-Grubenhagen Alberto I di Brunswick-Grubenhagen  
 
Agnese I di Brunswick-Lüneburg  
Anna di Braunschweig-Grubenhagen  
Elisabetta di Brunswick-Göttingen Ottone I di Brunswick-Göttingen  
 
Margherita di Berg  
 

Stemma modifica

Immagine Blasonatura
Sigismondo Gonzaga
Cardinale

D'argento, alla croce patente di rosso accantonata da quattro aquile di nero dal volo abbassato; sul tutto, inquartato: nel primo e nel quarto di rosso al leone dalla coda doppia d'argento, armato e lampassato d'oro, coronato e collarinato dello stesso; nel secondo e nel terzo fasciato d'oro e di nero (Gonzaga di Mantova). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di rosso. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5.
Motto: CROCODILI LACRYMAE

Note modifica

  1. ^ il Cardinale Sigismondo Gonzaga investito della diocesi di Mantova
  2. ^ Regione Marche. Palazzo della Prefettura.
  3. ^ Treccani.it. Sigismondo Gonzaga.
  4. ^ Rosanna Golinelli Berto. Associazione per i monumenti domenicani (a cura di), Sepolcri Gonzagheschi, Mantova, 2013.

Bibliografia modifica

  • Raffaele Tamalio, GONZAGA, Sigismondo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 57, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2001. URL consultato il 16 dicembre 2017.  
  • Mario Castagna, Stemmi e vicende di casate mantovane, Montichari, 2002. ISBN non esistente
  • Renata Salvarani, I Gonzaga e i papi. Roma e le corti padane fra Umanesimo e Rinascimento (1418-1620), Roma, 2014. ISBN 978-8820991722

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN35524090 · ISNI (EN0000 0000 1627 9502 · CERL cnp00523003 · GND (DE129022764 · WorldCat Identities (ENviaf-35524090