Thomas Wyatt

poeta e diplomatico inglese

Sir Thomas Wyatt (Allington Castle, 150311 ottobre 1542) è stato un poeta e diplomatico inglese.

Thomas Wyatt ritratto da Holbein

La sua importanza per la letteratura rinascimentale inglese è fondamentale: è Wyatt a introdurre in Inghilterra la lirica petrarchesca e ad aprire – con l'importazione della forma sonetto – la strada alla grande sonettistica di fine Cinquecento, che toccherà il suo apice in autori come Spenser e Shakespeare.

Biografia modifica

Nato nel Kent nel 1503 e studente all'università di Cambridge, dopo gli studi trascorre gran parte della vita a viaggiare per l'Europa, scoprendo e approfondendo le poetiche umaniste e conoscendo in Italia la poesia di Petrarca, nonché acquisendo grandi doti di traduttore e interprete.

Si vociferò di una sua relazione con Anna Bolena. A sostenerlo fu George Wyatt – nipote del poeta – che espresse in alcuni suoi scritti la convinzione su come diversi sonetti, fra i più appassionati del noto poeta, presero ispirazione proprio dalla loro relazione, sostenendo anche che la donna protagonista del sonetto Whoso list to hunt (traduzione e rilettura del sonetto petrarchesco Una candida cerva sopra l'erba) fosse proprio la Bolena, qui descritta come irraggiungibile e appartenente al re:

(EN)

«Whoso list to hunt, I know where is an hind, / But as for me, hélas, I may no more. / The vain travail hath wearied me so sore, / I am of them that farthest cometh behind. / Yet may I by no means my wearied mind / Draw from the deer, but as she fleeth afore / Fainting I follow. I leave off therefore, / Sithens in a net I seek to hold the wind. / Who list her hunt, I put him out of doubt, / As well as I may spend his time in vain. / And graven with diamonds in letters plain / There is written, her fair neck round about: / Noli me tangere, for Caesar's I am, / And wild for to hold, though I seem tame.»

(IT)

«Una candida cerva sopra l'erba / Verde m'apparve, con duo corna d'oro, / Fra due riviere, a l'ombra d'un alloro, / Levando 'l sole, a la stagione acerba. / Era sua vista sì dolce superba, / Ch'i'lasciai, per seguirla, ogni lavoro; / Come l'avaro, che 'n cercar tesoro / Con diletto l'affanno disacerba. / "Nessun mi tocchi", al bel collo dintorno / Scritto avea di diamenti e di topazi; / "Libera farmi al mio Cesare parve." / Ed era 'l sol già vòlto al mezzo giorno, / Gli occhi miei stanchi di mirar, non sazi; / Quand'io caddi ne l'acqua, ed ella sparve.»

Nel 1520 Thomas Wyatt sposò Elizabeth Brooke anche se, a detta di molti, fu una scelta forzata[1]. Nel 1525 Wyatt accusò sua moglie di adulterio e si separò da lei; fu proprio in quel periodo che il suo interesse per Anna sembrò essersi intensificato.

Fece esperienza dell'incarcerazione nella Torre di Londra ben due volte: nel 1536 con l'accusa di essere stato un amante di Anna Bolena, nel frattempo diventata regina, ma venne poi rilasciato probabilmente grazie alla sua amicizia (e a quella della sua famiglia) col primo ministro Thomas Cromwell, e nel 1541, quest'ultima con la grave accusa di alto tradimento; ma l'intervento di Enrico VIII gli garantì la grazia.

Morì nel 1542 all'età di 39 anni.

Poesia modifica

Nella sua attività poetica hanno centralità le traduzioni dai Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca: non si tratta di mere trasposizioni dalla lingua italiana a quella inglese, bensì di interpretazioni, che hanno in questo la loro grandezza. Come testimonia uno dei sonetti più celebri, Whoso list to hunt, traduzione e rilettura di Una candida cerva sopra l'erba, il testo di Wyatt è profondamente diverso.

Anche dal punto di vista metrico, il sonetto inglese comincia subito ad avere una forma autonoma già nel suo primo utilizzatore: allo schema metrico standard abba abba cde cde Wyatt introduce un'importante variazione, che andrà assumendo sempre maggiore rilievo soprattutto nei Sonnets di Shakespeare: il distico finale, che nello schema wyattiano si presenta così: abba abba cd dc ee.

Note modifica

  1. ^ E.K. Chambers, Sir Thomas Wyatt and Some Collected Studies, 1933.

Bibliografia modifica

  • Camerlingo R., Il Rinascimento e Shakespeare, in Bertinetti P. (a cura di), Storia della letteratura inglese (vol. 1: dalle origini al Settecento), Einaudi, 2000, pp. 73-75.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN44340301 · ISNI (EN0000 0001 0892 8784 · BAV 495/64487 · CERL cnp01328910 · LCCN (ENn50019425 · GND (DE118643444 · BNE (ESXX1301354 (data) · BNF (FRcb12172959p (data) · J9U (ENHE987007463183605171