Trampolino Sulzenhof

Il trampolino Sulzenhof (in tedesco: Skisprungschanzen Sulzenhof), conosciuto anche come trampolino di Dobbiaco (Toblacher Skisprungschanzen), è un trampolino di salto con gli sci situato a Dobbiaco, in val Pusteria, nella provincia autonoma di Bolzano.

Trampolino Sulzenhof
(DE) Skisprungschanzen Sulzenhof
Il complesso nel dicembre 2010
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàDobbiaco
Apertura1911
Ristrutturazioni1919, 1950, 1970, 1972
HS74
Punto K67
PrimatoBandiera della Norvegia Anette Sagen 76 m (2008)
HS40
Punto K37
PrimatoBandiera dell'Italia Giulio Bezzi 37,5 m (2012)
HS21
Punto K22
Primato22,5 m
I trampolini nell'estate 2009

Il complesso, di proprietà dello Sci Club Dobbiaco, include un trampolino di categoria media HS74 (punto K67) e due più piccoli HS 40 (K37) e H21 (K22), utilizzabili solo nella stagione invernale, in quanto non provvisti di stuoie plastiche.

Per dimensioni è il più grande trampolino dell'Alto Adige[1], ma anche il più piccolo impianto utilizzato dalla Coppa Continentale di salto con gli sci femminile, che vi ha fatto tappa negli anni 2005-2009[2].

Storia modifica

Nel 1911 l'Associazione ciclismo e sport invernali di Dobbiaco (in tedesco Radfahr-Verein und Winter Sportclub, fondata nel 1899) realizzò un piccolo trampolino di 20 metri[3]. Dopo la prima guerra mondiale, la società fu ridenominata "Alta Pusteria"[3] e nel 1919 vennero realizzati altri due trampolini, che successivamente vennero ricostruiti ed ampliati più volte.

Dopo la seconda guerra mondiale, l'ingegnere Fritz Terschak costruì nel 1950 un trampolino più grande, su cui poi si svolsero diverse gari nazionali ed internazionali, tra cui si distinse Enzo Perin[3]. Dal 1958 al 1967 lo sci nordico subisce un arresto, ma negli anni 1970 e 1972, il trampolino viene ampliato da 30 e 60 metri, grazie al contributo della provincia di Bolzano, alla comunità locale e soprattutto per l'interessamento del CONI; Dobbiaco era infatti stata elevata al rango di centro federale per lo sci nordico e fu sede di un'edizione dei Giochi della Gioventù invernali.

Nel 2002 i tre salti sono stati ulteriormente ammodernati e potenziati; la riapertura è avvenuta nel marzo 2003. Dal 2005 al 2009 la struttura maggiore ha ospitato quasi stabilmente una tappa di Coppa Continentale femminile e nel 2007 gli OPA Nordic Junior Games[2].

Record modifica

Il record del trampolino medio K67 è di 76 metri, fissato dalla norvegese Anette Sagen il 23 gennaio 2008 durante gli allenamenti per la Coppa Continentale di salto con gli sci[4]. Il primato maschile appartiene all'italiano Alex Insam (69 m nel 2012)[4].

Nel trampolino K37 il primato maschile di 37,5 m appartiene a Giulio Bezzi (2012) e quello femminile di 31 m a Lara Malsiner (2012)[4].

Il record del trampolino K22 è di 22,5 m[4].

Gare principali modifica

Data Primo Secondo Terzo Gara
19 gennaio 2005   Anette Sagen   Lindsey Van   Jessica Jerome Coppa Continentale
18 gennaio 2006   Anette Sagen   Lisa Demetz   Jessica Jerome Coppa Continentale
15 gennaio 2007   Anette Sagen   Ulrike Gräßler   Daniela Iraschko Coppa Continentale (in sostituzione di Ljubno)
16 gennaio 2007   Anette Sagen   Ulrike Gräßler   Bigna Windmüller Coppa Continentale
3 marzo 2007   Christoph Stauder   Jan Mayländer   Aleš Oblak OPA Nordic Junior Games
3 marzo 2007   Daniel Wenig   André Wesch   Marco Grigoli OPA Nordic Junior Games
23 gennaio 2008   Anette Sagen   Maja Vtič   Jacqueline Seifriedsberger Coppa Continentale
21 gennaio 2009   Lisa Demetz   Evelyn Insam   Line Jahr Coppa Continentale

Fonte: banca dati FIS

Note modifica

  1. ^ Ladies Cup, gara internazionale a Dobbiaco ed altro, su vademecumdelfondista.it. URL consultato il 2 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2016).
  2. ^ a b Risultati, su fis-ski.com. URL consultato il 2 ottobre 2016.
  3. ^ a b c (DEIT) ASC Toblach - Storia, su asctoblach.com. URL consultato il 2 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2016).
  4. ^ a b c d (DEENPL) Dobbiaco/Toblach - Trampolino Sulzenhof, su Ski Jumping Hill Archive. URL consultato il 2 ottobre 2016.

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