Virginia Eliza Clemm

scrittrice statunitense

Virginia Eliza Clemm Poe (Baltimora, 10 agosto 1822Fordham, 30 gennaio 1847) è stata la moglie nonché cugina prima dell'autore e poeta americano Edgar Allan Poe.

Virginia Eliza Clemm
Lapide e tomba di Virginia Eliza Clemm, coniugata "Poe"

La loro relazione iniziò quando lei aveva solo 13 anni e Poe ne aveva 26. La figura della giovane moglie fu di ispirazione per molte delle misteriose e al contempo fragili e forti figure femminili narrate da Poe, molto devoto alla moglie e molto rispettoso delle donne in generale.[1]

Biografia modifica

Primi anni di vita modifica

Virginia nacque a Baltimora, nel Maryland: era la più giovane dei cinque figli di William Clemm e sua moglie Maria. Suo padre morì quando aveva sette anni e sua madre tre anni dopo a causa della tubercolosi, stessa malattia che causò la morte anche della madre di Poe.

Successivamente, Virginia e i suoi quattro fratelli maggiori si trasferirono a Richmond, in Virginia, dove la ragazzina incontrò Edgar Allan Poe, suo cugino di primo grado, che all'epoca era sposato con la sua prima moglie.

Virginia veniva descritta come molto piccola e fragile, il che portò a speculazioni che soffrisse di tubercolosi come sua madre.

Matrimonio con Poe modifica

 
Edgar Allan Poe

Virginia in maniera consensuale sposò segretamente suo cugino Edgs il 22 settembre 1835, quando aveva 13 anni (anche se sul certificato di matrimonio si attestava che ne avesse 21), mentre Poe 26.

Al contrario del matrimonio tra cugini, molto comune, la giovanissima età della sposa era ormai inconsueta già ai tempi, tanto che la psicanalista francese Marie Bonaparte, contemporanea dei coniugi, spiegò che il matrimonio non fu mai consumato: infatti, pur essendo un rapporto d'amore, quello tra Poe e Virginia non era un rapporto di natura sessuale, bensì una relazione platonica, tanto che i coniugi stessi si definivano "fratello e sorella".

Inoltre è certo che i due non condivisero il letto fino a che Virginia non ebbe compiuto 18 anni, così come è risaputo l'ampio rispetto per le donne e l'estrema devozione che Poe nutriva per la moglie, che venerava e ammirava più di chiunque altro, tanto che il migliore amico dello scrittore, Francis Osgood, definiva la donna "l'unica che lui ha mai davvero amato".

Ma nonostante ciò, il matrimonio tra Virginia e Edgar fu, così come tutta la vita dello scrittore, pieno di infelicità, drammi e tragedie. Infatti i due erano spesso ridotti in povertà, dalla salute molto cagionevole e perciò spesso malati: Virginia di malattie respiratorie, mentre Edgar dei problemi cardiaci di cui soffriva dalla nascita. Poe però, nonostante fosse a sua volta malato, non mancava mai a prendersi cura di lei e starle vicino.

Morte modifica

Infatti Virginia morì nel 1847 della malattia respiratoria più comune e letale all'epoca, la tubercolosi, la stessa che uccise sua madre, all'età di 24 anni, nel povero cottage di Fordham, nel Bronx, dove dimorava con il marito,[2] e dove Poe avrebbe continuato a vivere dopo la morte di lei, piombando in una profonda depressione e peggiorando i problemi cardiaci di cui già soffriva[3] e il suo alcolismo.[4] Charles Chauncey Burr scrisse che Poe fu trovato molte volte quasi assiderato nella neve, di notte e d'inverno, seduto vicino alla tomba della moglie. In seguito Poe progettò di risposarsi, con Sarah Elmira Royster-Shelton, ma morì improvvisamente nel 1849.

Principale fonte d'ispirazione di Poe modifica

Virginia spesso ispirò le poesie (come Lenore[5] e la celebre Annabel Lee,[6] ultimo componimento completo dell'autore) e le storie di Poe, che la idolatrava in tutto e per tutto. I biografi e i critici spesso suggeriscono che il tema frequente negli scritti di Poe della "morte di una bella donna" (si vedano anche Il corvo con la figura della "perduta Lenore", Ligeia, Morella, Eleonora, Berenice, Il ritratto ovale) nasca dalla ripetuta perdita o malattie di donne a cui teneva, per tutta la sua vita.[7] Questo tema gli ispirò alcune delle sue pagine migliori a suo dire e in questo senso va intesa l'affermazione che non ci sarebbe "niente di più poetico".[8][9]

In particolare, nel racconto horror La caduta della casa degli Usher è riconoscibile lo stesso Poe, nel protagonista Usher, mentre nella coprotagonista, la sorella Madeline Usher, è ravvisabile la stessa Virginia Clemm.[10]

Dopo la morte dell'autore, il suo primo biografo, William Fearing Gill, autore di The Life of Edgar Allan Poe[5], recandosi sulla tomba di Virginia Clemm, nel 1875, trovò il becchino che la stava disseppellendo, per gettarne le ossa in una fossa comune, le prese e le pose in un reliquiario sotto il proprio letto e lì restarono per molto tempo, finché, a quanto racconta Gill, un corvo venne a rimproverarlo, fece quindi avere le ossa agli eredi di Poe, che le seppellirono nella tomba attuale, nello stesso cimitero dove fu seppellito lo scrittore, Westminster Hall.[2][11]

Note modifica

  1. ^ (EN) Edgar Allan Poe, The Edgar Allan Poe Collection, Arcturus Publishing, 3 ottobre 2017, ISBN 978-1-78888-068-8. URL consultato il 10 marzo 2023.
  2. ^ a b (EN) Frederick S. Frank, Anthony Magistrale e Tony Magistrale, The Poe Encyclopedia, Greenwood Publishing Group, 1997, p. XXI, ISBN 978-0-313-27768-9.
  3. ^ (EN) Jeffrey Abugel, Edgar Allan Poe's Petersburg: The Untold Story of the Raven in the Cockade City, Arcadia Publishing, 12 febbraio 2013, ISBN 978-1-61423-858-4. URL consultato il 10 marzo 2023.
  4. ^ Arthur Hobson Quinn, Edgar Allan Poe: A Critical Biography, with a new foreword by Shawn Rosenheim, Baltimore and London, The Johns Hopkins University Press, 1998 [1941], ISBN 0-8018-5730-9.
  5. ^ a b (EN) Harvard University, The Life of Edgar Allan Poe, Chatto & Windus, 1878. URL consultato l'11 marzo 2023.
  6. ^ (EN) Jeffrey Abugel, Edgar Allan Poe's Petersburg: The Untold Story of the Raven in the Cockade City, Arcadia Publishing, 12 febbraio 2013, Introduzione, capitolo Uno, ISBN 978-1-61423-858-4. URL consultato il 10 marzo 2023.
  7. ^ Weekes, 2002, p. 149.
  8. ^ "Non c'è niente di più poetico al mondo della morte di una bella donna" (citato anche in: Francesca Serra, La morte ci fa belle. Il segreto della Sposa Cadavere, Bollati Boringhieri, 2013, incipit)
  9. ^

    «Dunque la morte di una bella donna è, fuor di discussione, il più poetico tema in tutto il mondo.»

  10. ^ (EN) André Düser, "The Fall of the House of Usher" - More than fiction, GRIN Verlag, 26 marzo 2008, ISBN 978-3-638-02884-4. URL consultato il 10 marzo 2023.
  11. ^ (EN) J. W. Ocker, Poe-Land: The Hallowed Haunts of Edgar Allan Poe, The Countryman Press, 6 ottobre 2014, ISBN 978-1-58157-676-4. URL consultato l'11 marzo 2023.

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