William Baring, II barone Ashburton

politico britannico

William Bingham Baring, II barone Ashburton (179923 marzo 1864), è stato un politico britannico.

William Baring

Paymaster-General
Durata mandato1º marzo 1845 –
febbraio 1846
MonarcaVittoria
PredecessoreEdward Knatchbull
SuccessoreThomas Babington Macaulay

Dati generali
Suffisso onorificoBarone Ashburton
Partito politicoWhig
Tory
UniversitàOriel College
William Bingham Baring

Biografia

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Baring era il figlio maggiore di Alexander Baring, I barone Ashburton, e di sua moglie, Anne Louisa, figlia di William Bingham[1][2]. Studiò all'Oriel College, dove si è laureato in lettere classiche nel 1821.

Carriera politica

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Baring sedette come membro del Parlamento per Thetford (1826-1830 e 1841-1848)[3], per Callington (1830-1831)[4], per Winchester (1832-1837)[5] e per Staffordshire North (1837-1841)[6]. Ha servito sotto Sir Robert Peel come segretario congiunta al Board of Control (1841-1845) e come Paymaster-General, con un posto nel Consiglio dei Ministri (1845-1846)[7]. Nel 1845 divenne membro del consiglio privato[8]. Nel 1848 successe al padre nella baronia ed è entrato nella Camera dei lord[7].

Baring è stato un membro della Canterbury Association dal 27 maggio 1848[9]. Ha servito come capitano nel Hampshire Yeomanry Cavalry[10]. Nel 1853 è stato nominato vice tenente della contea di Southampton[11]. Nel 1854 è stato eletto Fellow della Royal Society[7][12]. Una delle sue eredità è il concorso della National Rifle Association per la Ashburton Shield, che era stata donata da Lord Ashburton nel 1861[13].

Matrimoni

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Primo Matrimonio

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Sposò, il 12 aprile 1823 a Londra, Lady Harriet Montagu[14] (14 maggio 1805-4 maggio 1857), figlia di George Montagu,VI conte di Sandwich[7]. Ebbero un figlio:

  • Alexander Montagu Baring (10 novembre 1828-5 febbraio 1830)

Secondo Matrimonio

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Sposò, il 17 novembre 1858 a Londra, Louisa Caroline Stewart-Mackenzie (5 maggio 1827-2 febbraio 1903), figlia di James Stewart-Mackenzie. Ebbero una figlia:

Morì il 23 marzo 1864 a The Grange, nel Hertfordshire.

Onorificenze

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Onorificenze straniere

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  1. ^ Charles Mosley, editor. Burke's Peerage and Baronetage, 106th edition, 2 volumes (Crans, Switzerland: Burke's Peerage (Genealogical Books) Ltd, 1999), volume 1, page 120.
  2. ^ William Bingham Baring, 2nd Baron Ashburton, su thepeerage.com, The Peerage. URL consultato il 9 ottobre 2016.
  3. ^ leighrayment.com House of Commons: Tain Burghs to Tipperary North, su leighrayment.com. URL consultato il 10 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
  4. ^ leighrayment.com House of Commons: Caernarfon to Cambridgeshire South West, su leighrayment.com. URL consultato il 10 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).
  5. ^ leighrayment.com House of Commons: Wigan to Withington, su leighrayment.com. URL consultato il 10 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2009).
  6. ^ leighrayment.com House of Commons: Southend to Stamford, su leighrayment.com. URL consultato il 10 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2015).
  7. ^ a b c d Record for William Bingham Baring, 2nd Baron Ashburton on thepeerage.com
  8. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 20484, 1º July 1845, p. 1931.
  9. ^ Rev. Michael Blain, The Canterbury Association (1848-1852): A Study of Its Members’ Connections (PDF), Christchurch, Project Canterbury, 2007, pp. 14–16. URL consultato il 20 marzo 2013.
  10. ^ Robert P. Dod, The Peerage, Baronetage and Knightage of Great Britain and Ireland, London, Whitaker and Co., 1860, p. 95.
  11. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 6272, 12 April 1853, p. 300.
  12. ^ Fellows 1660-2007 (PDF), su royalsociety.org, Royal Society. URL consultato il 9 ottobre 2016.
  13. ^ Edward Walford, (2006 reprinted), Greater London. A Narrative of Its History, Its People, and Its Places. Volume 2, page 508, (Adamant Media Corporation)
  14. ^ George Frederic Watts, Portrait of Lady Ashburton, su artflakes.com, ArtFlakes (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2011).
Controllo di autoritàVIAF (EN65442948 · ISNI (EN0000 0000 2548 7071 · ULAN (EN500435832 · LCCN (ENn85148414