Şehzade Mahmud Şevket

principe ottomano, nipote del sultano Abdülaziz

Şehzade Mahmud Şevket Efendi (turco ottomano: شهزادہ محمود شوکت; Istanbul, 30 luglio 1903Bagnols-sur-Cèze, 31 gennaio 1973) è stato un principe ottomano, noto anche come Mahmud Şevket Osmanoğlu, figlio di Şehzade Mehmed Seyfeddin e nipote del sultano Abdülaziz.

Şehzade Şevket
Şehzade dell'Impero ottomano
Nome completoŞehzade Mahmud Şevket
TrattamentoSua Altezza Imperiale
NascitaIstanbul, 30 luglio 1903
MorteBagnols-sur-Cèze, Francia, 31 gennaio 1973
Luogo di sepolturaCimitero di Bagnols-sur-Cèze
DinastiaCasa di Osman
PadreŞehzade Mehmed Seyfeddin
MadreNervaliter Hanım
ConiugeAdile Hanimsultan
(1922-1928, div.)
FigliHamide Nermin Nezahet Sultan
ReligioneIslam sunnita

Origini modifica

Şehzade Mahmud Şevket nacque il 30 luglio 1903 a Istanbul, a Villa Suadiye. Suo padre era Şehzade Mehmed Seyfeddin, figlio del sultano ottomano Abdülaziz, e sua madre la sua consorte Nervaliter Hanım.

Aveva un fratellastro maggiore, Şehzade Mehmed Abdülaziz, e un fratello e una sorella gemelli minori, Şehzade Ahmed Tevhid e Fatma Gevheri Sultan[1][2][3][4].

Istruzione e carriera modifica

Mahmud Şevket venne istruito al Padiglione Ihlamur fino a ottobre 1918, quando venne firmato l'Armistizio di Mudros, e alla Scuola Navale Imperiale dal 5 giugno 1918 fino al diploma nel luglio 1922.

Il 9 luglio 1918 venne nominato ufficiale di marina e il 30 luglio 1922 aiutante di campo di Mehmed VI[5].

Esilio modifica

La dinastia ottomana venne esiliata nel 1924. Mahmud Şevket e sua moglie si trasferirono a Il Cairo, mentre la loro unica figlia, Hamide Nermin Nezahet Sultan, di un anno, gravemente malata di tubercolosi ossea, venne affidata alla nonna materna, che viveva in Francia, la quale sosteneva che i genitori erano troppo giovani e incapaci di accudirla. Nermin, dopo essere stata internata in un campo di concentramento nazista durante la seconda guerra mondiale, venne rimandata a Il Cairo da Lord Patrick Kinross. Visse con il padre (la madre, divorziata, se ne era andata da tempo) nel distretto Zamalek, grazie alla rendita assegnata loro da Farouk d'Egitto.

A Il Cairo, Şevket divenne il fulcro di un gruppo di turchi egiziani, in particolare studenti dell'Al-Azhar. La sua casa era frequentata anche da Mustafa Sabri Efendi, shaykh al-Islām in esilio, dal presidente siriano Shukri al-Quwatli, intellettuali e uomini d'affari. Per un certo periodo, a Şevket venne anche offerto il trono di Palestina.

Nel 1952 Nasser prese il potere ed esiliò numerosi membri della dinastia ottomana rifugiati in Egitto, fra cui Mahmud Şevket. L'ambasciatore francese lo aiutò a stabilirsi a Nizza, dove venne poi raggiunto da Nermin, dove Şevket, già oltre i sessant'anni, iniziò a lavorare come bibliotecario per pagare le cure della figlia. Quando il prezzo aumentò, vendette un quadro regalatogli da Henri Matisse per 4.000 lire turche[6][7][8].

Morte modifica

Mahmud Şevket morì il 31 gennaio 1973 a Bagnols-sur-Cèze, e venne sepolto nel cimitero cittadino. Nella sua tomba venne posto un pugno di terra proveniente da Istanbul, che Şevket aveva portato con sé dopo l'esilio.

Sua figlia ricevette una pensione da governo, ma, senza più una famiglia, morì sola e abbandonata in un reparto d'ospedale, nel 1998[9].

Famiglia modifica

Mahmud Şevket aveva una sola moglie:[10]

Note modifica

  1. ^ Korkmaz 2019, p. 56.
  2. ^ Misiroǧlu, K. (1974). Osmanoǧlullari'nin drami: elli gurbet yili (1924-1974). Sebil yayınları. Sebil Yayinevi. p. 279.
  3. ^ Vâsıb, A.; Osmanoğlu, O.S. (2004). Bir şehzadenin hâtırâtı: vatan ve menfâda gördüklerim ve işittiklerim. Yapı Kredi Yayınları. YKY. p. 441. ISBN 978-975-08-0878-4.
  4. ^ Adra, Jamil (2005). Genealogy of the Imperial Ottoman Family 2005. p. 17.
  5. ^ Korkmaz 2019, p. 58.
  6. ^ Korkmaz 2019, p. 59.
  7. ^ Bağce 2008, p. 97.
  8. ^ Ekinci, Ekrem Buğra (2021-12-09). "An Ottoman prince on the throne of Palestine". Daily Sabah. Retrieved 2022-02-12.
  9. ^ Korkmaz 2019, p. 59
  10. ^ Bağce 2008, p. 57-59

Bibliografia modifica

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