I Šestidesjatniki (Шестидесятники) erano i rappresentanti di una generazione dell'Intelligencija sovietica, nati per la maggior parte tra il 1925 e il 1945 ed entrati nel panorama culturale e politico dell'URSS tra la fine degli anni cinquanta e i sessanta, dopo il disgelo di Chruščëv. La loro visione del mondo si era formata durante le grandi purghe staliniane, che colpirono i parenti più stretti di molti Šestidesjatniki , e con la Seconda guerra mondiale, dove molti si erano arruolarati come volontari.

I Šestidesjatniki si distinguevano per il loro pensiero liberale e antitotalitario ed il romanticismo che esprimevano nell'arte e nella musica. Nonostante molti Šestidesjatniki credevano negli ideali comunisti, si ritrovarono delusi dal regime di Stalin e la conseguente repressione delle libertà civili di base.

Molti Šestidesjatniki erano intellettuali che seguivano principalmente due diverse linee di pensiero: i "fisici", coinvolti nelle scienze tecniche, e i "poeti", ovvero scrittori, sceneggiatori, attori e altri rappresentanti di diverse arti liberali. Tuttavia venivano riuniti ed accomunati dalla cultura della musica Bard, la disillusione verso la politica e la passione dei campeggi nelle regioni remote dell'Unione Sovietica.

I Šestidesjatniki hanno avuto dei parallelismi con i movimenti New Left e hippy occidentali ma hanno maggior punti in comune con la più intellettuale Beat Generation.

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