Žytomyr

città dell'Ucraina

Žytomyr (in ucraino: Житомир?, traslitterato: Žytomyr; in polacco Żytomierz; in russo: Житомир?, traslitterato: Žitomir) è una città storica dell'Ucraina occidentale. È il capoluogo e centro amministrativo dell'oblast' e del distretto omonimi.

Žytomyr
comune
Житомир
Žytomyr – Stemma
Žytomyr – Bandiera
Žytomyr – Veduta
Žytomyr – Veduta
Localizzazione
StatoUcraina Ucraina
Oblast' Žytomyr
DistrettoŽytomyr
Amministrazione
SindacoVolodymyr Deboi
Territorio
Coordinate50°15′16″N 28°39′28″E / 50.254444°N 28.657778°E50.254444; 28.657778 (Žytomyr)
Altitudine221 m s.l.m.
Superficie61 km²
Abitanti264 318 (2020)
Densità4 333,08 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale10000 — 10036
Prefisso+380 412
Fuso orarioUTC+2
Codice KOATUU1810100000
TargaAM
Cartografia
Mappa di localizzazione: Ucraina
Žytomyr
Žytomyr
Sito istituzionale

La popolazione nel 2020 ammontava a 264.318 abitanti.

Geografia fisicaModifica

Žytomyr sorge in un paesaggio naturale unico; tutti i lati della città sono circondati da antiche foreste attraverso le quali scorrono il fiume Teteriv, la Kam'janka, la Jarošenka e la Putjatinka.

StoriaModifica

 
La chiesa dei Frati Francescani di Žytomyr del 1838.

Žytomyr fu fondata nell'VIII secolo da Žytomyr, principe di una tribù slava dei Drevljani. La data esatta della sua prima citazione, 988, è scolpita nella grande pietra, che giace sulla collina dove fu fondata la città [1]. Ad ogni modo, il primo documento della città è datato 1240, quando fu saccheggiata dalle orde di Mongoli di Batu Khan. Nel 1320 Žytomyr fu conquistata dal Granducato di Lituania e ricevette il Diritto di Magdeburgo nel 1444.

Dopo l'Unione di Lublino del 1569, la città fu incorporata della Corona del Regno di Polonia. Nel corso della rivolta di Bohdan Chmel'nyc'kyj, Žytomyr venne conquistata dai cosacchi e dai Tatari di Crimea loro alleati e rasa al suolo. Gli abitanti vennero massacrati. Con la seconda spartizione della Polonia del 1793, passò all'Impero russo e fu capoluogo dal 1804 al 1925 della Gubernija della Volinia. Durante il breve periodo di indipendenza dell'Ucraina, la città fu capitale nazionale per poche settimane, nel 1918. Dal 1920 la città è stata sotto dominio sovietico.

Nel corso della seconda guerra mondiale fu occupata dai tedeschi una prima volta tra il 9 luglio 1941 e il 12 novembre 1943 ed una seconda volta tra il 19 novembre ed il 31 dicembre 1943. Ospitò il quartier generale di Heinrich Himmler in Ucraina. Nel 1941, vi si fermò il Sonderkommando 4a, guidato da Paul Blobel, come pure, nel 1943, il Sonderkommando 1005, guidato dallo stesso.[2]

Dal 1991 fa parte della repubblica indipendente dell'Ucraina.

Monumenti e luoghi d'interesseModifica

Architetture religioseModifica

Architetture civiliModifica

SocietàModifica

Etnie e minoranze straniereModifica

L'oblast di Žytomyr è il principale centro della minoranza polacca in Ucraina. Žytomyr ospita una cattedrale di rito cattolico ed un cimitero polacco, il terzo più grande al di fuori dei confini della Polonia, fondato nel 1800.

ReligioneModifica

È sede della diocesi cattolica di Kiev-Žytomyr, suffraganea dell'arcidiocesi di Leopoli, e dell'eparchia ortodossa (dipendente dal Patriarcato di Mosca) di Žytomyre Novohrad-Volyns'kyij.

Geografia antropicaModifica

UrbanisticaModifica

La città è ricca di parchi e piazze pedonali.

Infrastrutture e trasportiModifica

Žytomyr è un grande nodo per i trasporti. La città sorge sulla via storica che collega la città di Kiev con l'ovest attraverso Brėst. Oggi collega Varsavia con Kiev, Minsk con Izmaïl e altre grandi città dell'Ucraina.

Mobilità urbanaModifica

Žytomyr dispone di una rete tranviaria.

AmministrazioneModifica

GemellaggiModifica

SportModifica

SquadreModifica

Ha sede in città la squadra di football americano dei Zhytomyr Bisons.

NoteModifica

  1. ^ (UK) Князі в історії Житомира: екскурс в минуле - yes-zhytomyr.com.ua, su yes-zhytomyr.com.ua, 4 gennaio 2023. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  2. ^ Richard David Breitman, Himmler il Burocrate dello Sterminio.

Voci correlateModifica

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Collegamenti esterniModifica

Controllo di autoritàVIAF (EN152453141 · LCCN (ENn81059032 · GND (DE4381146-2 · BNF (FRcb11968158m (data) · J9U (ENHE987007564565305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81059032
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