...e poi, non ne rimase nessuno

film del 1974 diretto da Peter Collinson
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... e poi, non ne rimase nessuno (And Then There Were None) è un film del 1974 diretto da Peter Collinson, basato sul romanzo Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.

...e poi, non ne rimase nessuno
I protagonisti rimangono in sette
Titolo originaleAnd Then There Were None
Paese di produzioneItalia, Francia, Spagna, Germania Ovest
Anno1974
Durata98 min
Generegiallo
RegiaPeter Collinson
SoggettoAgatha Christie (romanzo), Erich Kröhnke, Enrique Llovet
SceneggiaturaEnrique Llovet, Harry Alan Towers
ProduttoreHarry Alan Towers, Harry Benn
FotografiaFernando Arribas
MontaggioJohn Trumper
MusicheBruno Nicolai, Carlo Rustichelli
ScenografiaJosé María Tapiador
Interpreti e personaggi
[1]
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Trama modifica

Un misterioso invito da parte di uno sconosciuto che si firma U. N. Owen conduce 10 persone, attirate con strani pretesti, a soggiornare in un'isolata dimora del deserto dell'Iran, senza telefoni né nessun altro supporto in grado di mettere in comunicazione con l'esterno e a duecento miglia dal centro abitato più vicino. Appena arrivati, i dieci ospiti non trovano il padrone di casa e iniziano a presentarsi. Per conoscersi meglio, decidono di cenare e notano in un tavolo delle statuine ovvero "Dieci Piccoli Indiani" che li rappresentano. Durante il pasto, scoprono che in ognuna delle loro stanze è presente la filastrocca di questi indiani, che non augura nulla di buono.

Gli ospiti, attraverso una registrazione di U.N. Owen, vengono accusati di vari delitti da loro commessi e ancora impuniti, per i quali tutti pagheranno ora la pena con la loro vita: Michel Raven, musicista di piano-bar, viene accusato di avere investito due persone a Parigi ubriaco; Ilona Morgan, attrice, viene accusata di avere ucciso il marito; Vera Clyde, segretaria, viene accusata di aver avvelenato il fidanzato di sua sorella; Wilhelm Blore, poliziotto, accusato di aver fatto imprigionare un uomo innocente, che in seguito morì in prigione; Edward Armstrong, dottore, accusato di avere operato una donna ubriaco, causando la sua morte; Hugh Lombard, uomo d'affari, accusato di aver ucciso la donna che doveva supportare il figlio fuori dal matrimonio; Arthur Cannon, giudice, accusato di aver condannato a morte un uomo innocente; Elsa Martin, domestica, accusata di aver aiutato il marito a causare la morte del suo datore di lavoro, Otto Martin, domestico, accusato di aver causato la morte del suo datore di lavoro aiutato dalla moglie; Andrew Sander, generale militare, accusato di essere stato responsabile della morte di cinque uomini sotto il suo comando.

Uno per volta, iniziano a morire tutti e con essi anche le loro statuine indiane si vanno rompendo: il primo è Michel Raven, ubriacone, che beve un drink avvelenato, la seconda è Elsa Martin che si dà alla fuga, ma viene strangolata attorno a un pilastro, nella notte. Il generale Andrew Sander decide di organizzare la ricerca dell'assassino, dividendosi in coppie. In seguito, Sander viene pugnalato a morte nelle catacombe dell'Hotel. Dalle ricerche capiscono che sono presenti solamente solo loro sette e che quindi l'assassino è uno di loro.

Il giorno dopo, Otto Martin scappa nel deserto e esasperato dal caldo, prende la borraccia, ma si rende conto che è vuota accasciandosi a terra. Ilona rivela la causa del suicidio di suo marito; più tardi viene morsa da un serpente velenoso. Rimangono solo in cinque e decidono di rivelare le cause dei loro crimini impuniti. Vera decide di ritornare nella sua stanza, ma un suo urlo fa correre tutti gli ospiti verso la sua stanza. In questa situazione confusionaria, il giudice Cannon viene trovato morto nella sua stanza, con un colpo di pistola nella testa.

Dr. Armstrong incomincia ad accusare Vera e decide quindi di chiuderla nella sua stanza. Hugh, nella notte, viene da Vera aprendo la sua stanza con un'altra chiave. Hugh dà la sua arma a Vera e rivela di chiamarsi in realtà Charles Morley; il "vero" Hugh Lombard era in realtà il suo migliore amico, morto suicida. Nelle rovine, Blore viene spinto misteriosamente da un ripiano. Vera e Morley trovano il cadavere del Dr. Armstrong e capiscono di rimanere soltanto in due, così come le statuine indiane.

Vera spara a Morley e ritorna nell'hotel dove trova una sedia con un cappio sopra. Il giudice Cannon è in realtà vivo, la sua morte era stata inscenata grazie all'aiuto del Dr. Armstrong. Essendo giudice, vuole vedere la giustizia perfetta e visto il suo ruolo, essere un esecutore dei colpevoli. Consiglia Vera di impiccarsi perché essendo l'ultima rimasta, rimanendo viva potrebbe essere accusata di essere l'assassina. Il giudice beve il veleno ma poco prima di morire, vede Morley ancora vivo; in realtà Vera e Morley avevano inscenato il tutto e Cannon rendendosi conto di avere fallito, muore. La coppia è in realtà innocente e poco più tardi, vengono prelevati da un elicottero.

Note modifica

  1. ^ Si utilizzano qui i nomi della versione italiana, modificati rispetto all'originale che alludeva, per alcuni personaggi, a una provenienze non inglese. Nel dettaglio: il generale André Salvé diventa Andrew Sander, Wilhelm Blore diventa William Blore, i domestici Martino diventano i Martin.

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