155 mm FH-70

obice

Il cannone/obice da 155/39 FH-70 è frutto di un programma trinazionale, coinvolgente Germania, Regno Unito ed Italia, che hanno unito le forze per sviluppare l'arma in sostituzione dell'obice 155/23 mm M114. L'obice di artiglieria a traino meccanico da 155/39 FH-70 è idoneo a fornire supporto di fuoco diretto e generale alle Grandi Unità elementari e complesse. Il fabbisogno totale dei partecipanti è stato definito rispettivamente in 212, 164 e 70 pezzi.

FH-70
Obice FH-70 dell'Esercito Italiano
Tipoobice
Impiego
UtilizzatoriBandiera della Germania Germania
Bandiera del Giappone Giappone
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera dell'Ucraina Ucraina
ConflittiGuerra civile libanese
Invasione russa dell'Ucraina del 2022
Produzione
CostruttoreVSEL
Rheinmetall
OTO Melara
Japan Steel Works (prodotto in licenza)
Entrata in servizio1978-oggi (per l'esercito italiano)
Descrizione
Peso7800-9600 kg
Calibro155 mm
Tipo munizioniL15A1 HE
DM105 (fumogeni)
DM106 (illuminati)
M549A1 ERP (Extended Range Projectile)
Vulcano (munizioni guidate di precisione)
Peso proiettile43,5 kg
Velocità alla volata827 m/s
Gittata massima24-30 km (a seconda del tipo di munizione)
Esercito Italiano.it[1]
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Sviluppo modifica

È il frutto della collaborazione tra Regno Unito, Germania Federale e Italia, grazie a un memorandum firmato nel 1968 per la creazione di un obice da 155 mm con cui rimpiazzare il cannone da 140 mm britannico e l’obice M-114 da 155 mm in dotazione alla Bundeswehr.

Le specifiche richieste per il nuovo obice erano: alta celerità di tiro, maggior gittata, effetti letali grazie a una nuova serie di munizioni, alta mobilità, agevole dispiegamento sul campo di battaglia. L’Italia entra nell'accordo nel 1970: nel 1976 l'obice fu omologato e nel 1978 l'esercito riceve le prime unità (l’Italia ne acquisì 164)[2].

Il paese guida per l’obice trainato fu il Regno Unito, mentre la Germania doveva guidare i test per la versione semovente, denominata SP-70, con torretta da posizionare sullo scafo di un mezzo corazzato.

I problemi legati a questa soluzione (infatti, nel semovente il motore era posizionato sul posteriore, posizione occupata sempre dallo scompartimento di fuoco), oltre all'elevato costo, spinsero la Germania a chiudere il progetto nel 1987.

Caratteristiche modifica

Artiglieria campale, pesante, a traino meccanico sulle lunghe distanze e semovente per i brevi spostamenti durante le prese di posizione, è un'arma idonea a fornire supporto di fuoco diretto e generale alle Grandi Unità elementari e complesse, con gittata massima di 24 km con munizionamento normale e di 30 km con munizionamento autopropulsivo, dal peso di 43,5 kg con testata HE. L'obice non può usare M-982 Excalibur, proiettili guidati (INS/GPS) di fattura americana, con gittate massime fino a 40 km in quanto richiedono un modulo aggiuntivo (EPIAFS, Enhanced Portable Inductive Artillery Fuze Setter) che non può essere montato su questo modello di cannone ma solo sugli obici M777A2. Può però sparare altri colpi con propulsione assistita, come gli M549 americani, con gittata fino a 30km. In condizioni normali, l'obice spara tre proiettili al minuto, mentre nel tiro celere ne spara tre in tredici secondi[2].

L'obice dispone anche di un motore ausiliario Volkswagen a benzina da 1800 cm³ (velocità di 16 km/h), denominato Auxiliary Power Unit (APU). utile per brevi spostamenti in autonomia (cambio di schieramento, movimenti logistici) e veloce messa in posizione, data anche la massa complessiva.

La canna è lunga 6,022 metri e ha un freno di bocca a doppio deflettore e un congegno di chiusura semiautomatico con otturatore a cuneo. L’affusto è a code divaricabili[2].

Esercito Italiano modifica

Nell'Esercito Italiano tale cannone è in dotazione, nelle due Brigate alpine, al e al 3º Reggimento artiglieria terrestre da montagna; nonché al 21º Reggimento artiglieria terrestre "Trieste", al 24º Reggimento artiglieria terrestre "Peloritani" e al Reggimento artiglieria terrestre "a cavallo" ("Voloire") della Brigata di cavalleria "Pozzuolo del Friuli", in 18 pezzi per ciascuna unità.

Utilizzatori[3] modifica

 
Operatori del Mod 56 (attuali - nel passato in rosso)
  Germania

150 unità [4]

  Italia

162 unità in totale. Ogni unità è equipaggiata con 18 pezzi ciascuna[4][2]

  Regno Unito

67 unità [4]

  Giappone

480 (costruiti su licenza dalla Japan Steel Works)[5]

  Arabia Saudita

72 unità

  Marocco

30 unità

  Filippine

25 unità

  Estonia

24 unità[4]

  Norvegia

15 unità

  Paesi Bassi

15 unità[4]

  Oman

12 unità

  Malaysia

6 unità

  Ucraina

10 unità sono state trasferite dall'Esercito italiano nel terzo pacchetto di aiuti varato dal governo Draghi nel mese di maggio 2022 per sostenere le forze terrestri ucraine[4] durante l'Invasione russa dell'Ucraina del 2022)[6][7]

Note modifica

  1. ^ Obice da 155/39 FH-70, su esercito.difesa.it. URL consultato il 17 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2013).
  2. ^ a b c d Tiziano Ciocchetti, GLI OBICI FH-70 ITALIANI SPARANO IN UCRAINA, su difesaonline.it, 26 maggio 2022. URL consultato il 27 maggio 2022.
  3. ^ FH70, su army-guide.com. URL consultato il 17 aprile 2013.
  4. ^ a b c d e f Cannoni da 155 mm FH-70 in Ucraina, sono italiani?, su rid.it, 26 maggio 2022. URL consultato il 27 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2022).
  5. ^ (JA) 155mm榴弾砲 FH-70, su rightwing.sakura.ne.jp. URL consultato il 6 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2008).
  6. ^ Armi a Kiev, terzo decreto del governo. Lista segreta, scontro sui mezzi pesanti, su ilsole24ore.com.
  7. ^ Foto pubblicate dal reporter del Kyiv Independent, Illia Ponomarenko, su twitter.com.

Voci correlate modifica

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