300 (film)

film del 2007 diretto da Zack Snyder

300 è un film del 2007 diretto da Zack Snyder con il supporto di Frank Miller, adattamento cinematografico dell'omonimo fumetto; quest'ultimo è stato a sua volta ispirato da un altro film, L'eroe di Sparta, un racconto semi-storico della battaglia svoltasi nel 480 a.C. alle Termopili.

300
Una scena del film
Titolo originale300
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2007
Durata117 minuti
Rapporto2,35:1
Genereepico, azione, drammatico
RegiaZack Snyder
Soggettotratto dalla graphic novel di Frank Miller e Lynn Varley
SceneggiaturaZack Snyder, Kurt Johnstad, Michael Gordon
ProduttoreGianni Nunnari, Mark Canton, Bernie Goldmann, Jeffrey Silver
Produttore esecutivoDeborah Snyder, Frank Miller, Craig J. Flores, Thomas Tull, William Fay, Scott Mednick, Benjamin Waisbren
Casa di produzioneWarner Bros. Pictures, Legendary Pictures, Virtual Studios, Atmosphere Pictures MM, Hollywood Gang Productions
Distribuzione in italianoWarner Bros. Pictures
FotografiaLarry Fong
MontaggioWilliam Hoy
Effetti specialiLouis Craig, Chris Watts
MusicheTyler Bates
ScenografiaJames Bissell, Isabelle Guay, Paul Hotte
CostumiMichael Wilkinson
TruccoShaun Smith, Mark Rappaport, Scott Wheeler
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il film è stato girato con la tecnica del chroma key per riprodurre le immagini dell'originale fumetto. È uscito nelle sale negli USA il 9 marzo 2007, mentre in Italia il 23 marzo.

Il film è stato presentato fuori concorso al Festival di Berlino 2007. Dal film è stato tratto anche un videogioco disponibile unicamente per la console PlayStation Portable dal titolo 300 in marcia per la gloria. Nel marzo 2014 è uscito il sequel 300 - L'alba di un impero.

Nel 2008 è stata realizzata la parodia Meet the Spartans uscita in Italia con il titolo 3ciento - Chi l'ha duro... la vince.

Trama modifica

«Questa è Sparta!»

V secolo a.C., Grecia. Delios, un soldato spartano, narra la vita di re Leonida, dalla sua dura gioventù alla sua ascesa al trono di Sparta. Tutto ebbe inizio quando dei messaggeri persiani si presentarono a Sparta chiedendo la loro sottomissione per conto del re Serse. Come risposta alla richiesta, Leonida e i suoi uccisero i messaggeri persiani scaraventandoli in un pozzo (la scena rimarrà nella cultura di massa, con Leonida che prima di uccidere i messaggeri persiani urlerà la nota frase "Questa è Sparta!")[1].

Consapevole di avere innescato una nuova guerra contro i persiani, Leonida si reca dagli efori per esporre il suo piano per contrastare i persiani, che consiste nel creare un blocco di soldati in una stretta gola alle Termopili. Gli efori sono riluttanti e decidono di consultare l'Oracolo, il quale dichiara che gli spartani non possono andare in guerra durante la festività religiosa delle Carnee. In realtà gli efori sono stati corrotti dai persiani e quindi interpretano le profezie in modo da fermare Leonida.

Nonostante gli avvertimenti Leonida raggruppa trecento dei migliori guerrieri spartani e si avvia a combattere contro i persiani; formalmente i trecento sono le sue "guardie personali" e quindi il re non viola la parola degli efori. Durante il viaggio, un gruppo di Arcadi si unisce alla spedizione. Arrivati alle Termopili, gli spartani rimettono in sesto i muri focesi, utilizzando cadaveri degli esploratori persiani, allo scopo di obbligare l'esercito nemico a infilarsi in una stretta gola. La battaglia da affrontare sarà estrema: i persiani, infatti, possiedono un esercito immenso, composto da circa 100 000 soldati. L'esercito di Leonida, invece, è composto da soli trecento dei migliori guerrieri di tutta la Grecia. Durante il cammino Leonida incontra Efialte, uno spartano deforme salvato da una morte certa in tenera età (la società di Sparta, infatti, è molto rigida: solo i bambini sani possono vivere, in quanto diverranno soldati, quelli deformi o giudicati troppo poco robusti sono gettati in un dirupo) e addestrato a combattere dal padre. Efialte informa il re dell'esistenza di un sentiero segreto tramite il quale è possibile aggirare le Termopili, quindi gli chiede di potere combattere con i trecento Spartani per riscattare l'onore del padre. Leonida, pur apprezzando lo spirito guerriero di Efialte, è costretto a rifiutare poiché quest'ultimo non riesce a sollevare il suo scudo: ciò indebolirebbe e danneggerebbe la falange spartana. Il re spartano, tuttavia, offre a Efialte il ruolo di rimuovere le salme dal campo di battaglia e di guarire i feriti, proposta che però offende molto quest'ultimo, che lancia il suo scudo nel mare e trama contro gli spartani.

Il primo giorno inizia il combattimento. L'enorme esercito di persiani, seppur numerosissimo, soccombe alla falange degli spartani, che vincono la battaglia provocando un grande massacro; i persiani lanciano contro Leonida e i suoi soldati un turbine di frecce che si conficca negli scudi nemici, ma non riescono a colpire alcun soldato. Serse, impressionato dalla tenacia dei soldati di Leonida, si reca a parlare personalmente con il re spartano e gli offre, in cambio della resa, il titolo di generale di tutta la Grecia, ma Leonida rifiuta l'offerta. Di sera Serse si vendica del rifiuto del re spartano inviando contro di lui e i suoi soldati i suoi guerrieri formidabili: gli Immortali. Questi guerrieri indossano maschere metalliche mostruose e danno molto filo da torcere all'esercito di Leonida, uccidendo molti suoi compagni e facendo uso di un guerriero gigantesco e mostruoso, a cui rompono le catene che lo tenevano prigioniero per scagliarlo sui nemici, falciandone diversi. Poi affronta Leonida, riuscendo quasi a ucciderlo, sennonché il re spartano, dopo avere schivato tutti i colpi del mostruoso avversario, lo trafigge al braccio con la spada. Il nemico la estrae dalla ferita e, come niente, si lancia nuovamente sul re spartano. Quest'ultimo cade a terra, crivellato di colpi allo scudo, e perde sia esso che la spada. Ma mentre il mostro sta per annientarlo il re di Sparta riesce con uno sforzo a riafferrare la spada e colpisce all'occhio il nemico, che la estrae nuovamente dalla ferita e con grinta spaventa l'avversario; Leonida, infine, riesce a prevalere recidendogli la testa e lo scontro prosegue. Leonida allora ordina l'attacco e i trecento guerrieri massacrano tutti gli Immortali, provocando un altro mare di morti fra i persiani e il sangue che scorre a fiumi tra le salme. Leonida e i suoi spingono poi i cadaveri giù dalla scogliera e questi sprofondano nel mare.

Il secondo giorno Serse scaglia contro i soldati la fanteria persiana, oltre a un enorme rinoceronte da guerra, che viene abbattuto da Astinos, il figlio del capitano dell'esercito di Leonida. Serse allora invia i genieri dotati di esplosivi e gli elefanti da guerra. Entrambi gli attacchi falliscono miseramente. Un cavaliere persiano, sbucato all'improvviso dalla nebbia, uccide Astinos mozzandogli il capo e il padre, dopo avere lanciato un urlo di dolore verso i persiani, travolto dall'odio esce dai ranghi e comincia a massacrare tutti i persiani che gli capitano a tiro. Si dispera al tal punto che viene trascinato con forza da tre spartani per portarlo indietro, cacciando un urlo di assoluta ferocia contro gli avversari, tanto da farli arretrare spaventati. Ha termine così la dura e lunghissima battaglia di Leonida e dell'esercito di Serse.

Nel frattempo Efialte, furioso per essere stato rifiutato dal re, si reca nel campo dei persiani e, in cambio di una posizione di prestigio all'interno dell'esercito di Serse, rivela il percorso segreto per attraversare le Termopili. Quando si scopre la mossa di Efialte gli Arcadi si ritirano e Leonida ordina a Delios (ferito all'occhio sinistro) di partire con loro e tornare a Sparta per raccontare a tutta la Grecia le loro gesta.

Intanto, a Sparta, il consigliere Terone concupisce la regina Gorgo, moglie di Leonida, affinché, in cambio dei favori di lei, Terone la aiuti a convincere il consiglio di Sparta a inviare l'intero esercito in guerra. Al consiglio, inaspettatamente, Terone non soltanto non sostiene la regina, ma l'accusa di adulterio davanti all'intero congresso. La regina, furente per gli insulti, uccide Terone, trafiggendogli il ventre con un pugnale. Egli cade a terra morto e alcune monete persiane con il volto di Serse rotolano per il consiglio, il che rende palese il suo tradimento.

Alle Termopili i persiani circondano gli spartani da tutti i lati e i messaggeri di Serse chiedono la resa di Leonida. Il Dio-Re offre nuovamente a Leonida il titolo di generale di tutta la Grecia. Il re spartano si leva scudo, elmo e lancia per fingere di inchinarsi, e, con un urlo a sorpresa, spinge un suo compagno a scagliare la lancia contro un nemico, uccidendolo. Serse, sconvolto, ordina ai suoi soldati di trucidare i trecento guerrieri una volta per tutte, mentre Leonida scaglia la sua asta contro lo stesso Serse, ferendolo al labbro. Mentre il re persiano si mette una mano sulla ferita per tamponarla, i suoi guerrieri lanciano una gragnola di frecce contro i trecento, bersagliandoli e gettandoli a terra semivivi. Infine un turbine di frecce terribili e letali parte dagli archi dei persiani contro i trecento, annientandoli e ferendo anche Leonida, che morirà per ultimo, crivellato di frecce.

Nel finale Delios termina il racconto delle gesta di Leonida e dei suoi trecento davanti all'esercito di spartani e greci di tutto il Paese, pronti ad affrontare l'esercito persiano. Egli ricorda che quell'esercito che riuscì con estrema difficoltà a vincere trecento spartani, ora dovrà tremare davanti a 10 000 spartani e a 30 000 greci provenienti dalle altre città-stato. Ha così inizio la battaglia di Platea, che vedrà vittoriosa la Grecia e segnerà la fine dell'invasione persiana.

Produzione modifica

Il produttore Gianni Nunnari non era l'unico ad avere in mente un film sulla battaglia delle Termopili: anche il regista Michael Mann aveva già pianificato un film sulla stessa battaglia, basato sul libro Gates of Fire. Nunnari scoprì il fumetto 300, che lo impressionò così tanto da fargli acquistare i diritti di riproduzione.[2][3] 300 fu prodotto in collaborazione fra Nunnari e Mark Canton, mentre Michael B. Gordon scrisse i testi.[4]

Il regista Zack Snyder fu scelto nel giugno 2004[5] poiché aveva già provato a fare un film tratto da una storia di Miller prima di fare il suo debutto con il remake di Dawn of the Dead,[6] Snyder quindi volle lo sceneggiatore Kurt Johnstad per riscrivere il lavoro di Gordon per la produzione,[5] e Frank Miller fu tenuto come consulente e produttore esecutivo.[7]

Il film è un riadattamento fotogramma per fotogramma del fumetto, un po' com'è successo per Sin City. Snyder ha fotocopiato alcuni riquadri dal fumetto originale, con cui poi ha progettato le scene precedenti e seguenti. «È stato un lavoro divertente per me [...] avere un fotogramma come obiettivo da raggiungere» racconta il regista.

Come nel fumetto anche l'adattamento utilizza il personaggio di Delios come narratore. Snyder ha usato questa tecnica narrativa per mostrare al pubblico che il surreale mondo di 300 creato da Frank Miller è rappresentato da una prospettiva soggettiva. Utilizzando l'abilità di Delios nel narrare, ha potuto introdurre elementi fantastici nel film, spiegando che «Delios è un ragazzo che sa come non distruggere una buona storia con la verità». Snyder ha anche aggiunto la "storia nella storia" in cui la Regina Gorgo tenta di dare sostegno al marito.

Le riprese del film sono iniziate il 17 settembre 2005 e si sono concluse il 18 dicembre 2005 con la tecnica digitale, la fase di pre-produzione è durata un anno, per creare centinaia di scudi, lance e spade, alcune delle quali sono state riciclate dai film Troy e Alexander. Furono costruiti anche un lupo e tredici cavalli robot animati meccanicamente. Gli attori si sono allenati accanto agli stuntmen, e anche Snyder ha partecipato. Più di seicento costumi sono stati confezionati per il film, così come protesi estensive per vari personaggi e corpi di soldati Persiani.

Nel film è stata applicata la tecnica del digital backlot[8](utilizzo di uno sfondo solitamente verde, sul set da modificare nella post-produzione), Snyder ha girato il film negli Icestrom Studios, ora in disuso, a Montréal, con uno sfondo verde (greenscreen). L'attore Gerard Butler racconta che mentre lui non si sentiva costretto nella direzione di Snyder, la fedeltà al fumetto ha imposto diverse limitazioni alla sua performance. David Wenham, invece, racconta che c'erano volte in cui Snyder voleva catturare precisamente i momenti iconici del fumetto, e altre in cui lasciava agli attori la libertà di «esplorare il mondo e i confini che erano stati stabiliti». Lena Headey parla della sua esperienza con il greenscreen: «È molto strano, e per quanto riguarda l'emozione non c'è nulla con cui trovare sintonia a parte che con un altro attore». Solo una scena, in cui gli ambasciatori Persiani arrivano a Sparta, è stata girata all'aperto. Il film è stato una produzione fisicamente intensa, e Butler durante le riprese si è stirato il tendine di un braccio e ha avuto dolore a un piede.

La post-produzione è stata gestita dai Meteor Studios e la Hybride Technologies di Montréal ha riempito le riprese in bluescreen con più di 1500 effetti visuali. Il supervisore agli effetti speciali, Chris Watts e il progettista della produzione, Jim Bissell hanno creato un processo chiamato "The Crush", che ha permesso agli artisti della Meteor di manipolare i colori incrementando il contrasto delle luci e delle ombre. Alcune sequenze sono state "desaturizzate" e dotate di tono per stabilire differenti sfumature. Gli sfondi e le ambientazioni che si vedono nel film sono stati creati virtualmente: i personaggi sono stati inseriti in seguito in fase di montaggio, con la stessa tecnica utilizzata per Sin City. Gli attori hanno recitato all'interno di studi attrezzati con green screen per utilizzare la tecnica del chroma key. Nonostante un'ottima tecnica per la realizzazione, il film ha avuto un budget di circa 65000000 $.[9] Ghislain St-Pierre, che ha condotto il team degli artisti, ha descritto l'effetto: "Tutto sembra reale, ma dà come una sensazione di vedere "un'illustrazione granulosa". Sono stati utilizzati svariati programmi, tra cui Maya, RenderMan and RealFlow, per creare gli spruzzi di sangue. Il processo di post produzione è durato più del previsto, più di un anno, ed è stato parecchio intenso e impegnativo, tanto da costringere la Warner Bros. a rimandare l'uscita della pellicola nelle sale cinematografiche. Originariamente previsto come blockbuster natalizio in uscita per l'8 dicembre 2006, 300 fu in seguito posticipato al 9 marzo 2007.

Fotografia modifica

Degna di nota è la fotografia, con caratteristiche spesso cupe come nel tipico noir Sin City, ma questa volta rigorosamente a colori, ottenuto grazie a una tecnica simile alla draganizzazione usata in fotografia. Le immagini sono ritoccate e perfezionate dai Virtual Studios in ogni minimo particolare, dai fondali ai dettagli, con tono marcato sulla scala dei rossi nelle sequenze di battaglia, fino ad arrivare alle scale di grigi e ciano nelle sequenze di dialogo e narrazione. Nel film non sono quasi mai utilizzate inquadrature con obiettivi grandangolari, spesso utilizzati per un effetto di distorsione della realtà; si può tuttavia notare l'utilizzo di effetti grafici nelle creature di altezza surreale, quasi sempre inquadrate dal basso verso l'alto, quasi come se si volesse sottolineare la follia del loro utilizzo in battaglia. Le stesse inquadrature sono subito seguite da ribaltamenti sull'asse di ripresa che, contrariamente a quanto accade di solito nei film fantasy, in cui il pubblico va quasi ad aiutare l'esercito protagonista della trama (come per farci schierare tra i buoni), pone i guerrieri spartani in un'ottica più distante. La ben nota tecnica del bullet time questa volta non è utilizzata come potrebbe essere, poiché la velocità non è ridotta fino rendere visibile il movimento di un proiettile, ma consta di un complesso rallentatore ad alta frequenza di fotogrammi; inoltre, a differenza del bullet-time di Matrix che rotea intorno al soggetto ripreso, qui l'inquadratura è spesso fissa o a inseguimento, a carrellata frontale o laterale. Varie scene, costruite in piano sequenza, vanno a dilatare ulteriormente il tempo concesso allo spettatore per osservare ogni dettaglio, anche in secondo piano. Lo svolgersi dei combattimenti, spesso molto cruenti, è esaltato dal sangue aggiunto digitalmente alle scene; quest'ultimo, che sembra quasi essere disegnato a mano, richiama i tratti del fumetto da cui è tratta la storia.

Colonna sonora modifica

Nel luglio 2005 il compositore Tyler Bates ha iniziato a lavorare sul film, descrivendo la colonna sonora come "bellissimi temi sulla parte alta e larga del coro" ma "temperata con qualche picco di pesantezza". Bates ha realizzato una musica per una scena test che il regista voleva mostrare alla Warner Bros. al fine di illustrare il percorso del progetto. Bates disse che la colonna sonora aveva "molto peso e intensità nella parte bassa delle percussioni" che Snyder trovava in accordo con il film. La musica è stata poi registrata agli Abbey Road Studios e contiene la voce di Azam Ali. Il 6 marzo 2007 sono state messe in commercio un'edizione standard e una speciale della colonna sonora del film che contiene venticinque tracce e un libretto interno di sedici pagine e tre figurine doppio - lato. La musica ha incontrato delle controversie tra i compositori per film, raccogliendo critiche per la sua somiglianza impressionante con molte altre colonne sonore, come quella composta da James Horner e Gabriel Yared per il film Troy. Le musiche da cui presumibilmente ha ripreso maggiori "prestiti" appartengono a Titus, 1999 (musiche di Elliot Goldenthal). "Remember Us", dal film "300" è identica in alcune parti al "Finale" di "Titus", mentre "Returns a King" è simile all'attacco di "Victorius Titus". In ogni caso, il 3 agosto 2007, la Warner Bros. Picture ha riconosciuto in una dichiarazione ufficiale che "parti della colonna sonora di "300" sono tratte, senza conoscenza o intervento, dalle musiche realizzate dal compositore, vincitore dell'Academy Award, Elliot Goldenthal, per il film "Titus". La Warner Bros. Picture ha grande rispetto per Elliot, nostro collaboratore da lungo tempo, e ha il piacere di avere risolto la questione amichevolmente".

Promozione modifica

Il sito ufficiale di "300" è stato lanciato dalla Warner Bros. nel dicembre 2005. L'«arte concettuale» e il blog di Zack Snyder sono state le principali attrazioni del sito. In seguito, il sito web ha aggiunto video-giornali che descrivono i dettagli della produzione, inclusi i fotogrammi dal fumetto allo schermo e le creature di "300". Nel gennaio 2007, è stata lanciata una pagina di MySpace per il film. L'Art Institutes ha creato un micro - sito per promuovere il film.

Al Comic-Con International (Congresso Internazionale sul Fumetto) ad agosto 2006, il cartello di "300" trasmetteva un tormentone promozionale che è stato accolto positivamente ma nonostante la sicurezza fosse rigorosa, il trailer è stato trasmesso su Internet. La Warner Bros. ha reso disponibile il trailer ufficiale di "300" l'8 dicembre 2006 facendo il suo debutto sul sito apple.com dove ha ricevuto considerevole pubblicità. La musica utilizzata nel trailer è Just Like You Imagined dei Nine Inch Nails. Un secondo trailer è stato trasmesso negli USA sempre a dicembre 2006 durante i provini del film Apocalypto. Il 22 gennaio 2007 un trailer esclusivo per il film è stato trasmesso in prime time televisivo. I Trailer sono stati tutti molto criticati con vivo interesse e hanno contribuito al suo successo al botteghino. Nell'aprile 2006 la Warner Bros. Interactive Entertainment ha annunciato l'intenzione di creare un gioco per PlayStation Portable dal titolo "300, Marcia per la Gloria", basato sul film. Insieme alla Warner Bros. hanno lavorato i Collision Studios per catturare lo stile del film all'interno del video game, distribuito negli Stati Uniti contemporaneamente al film. La National Entertainment Collectibles Association ha prodotto una serie di action figure basate sul film insieme a repliche di armi e armature. La Warner Bros. Pictures ha promosso "300" sponsorizzando Chuck Liddell, il campione dei pesi massimi leggeri dell'Ultimate Fighting Championship, il quale ha fatto apparizioni personali e partecipato in altre attività promozionali. Gli studios sono anche entrati a fare parte della National Hockey League per produrre uno spot televisivo di trenta secondi per la promozione del film in tandem con i playoff della Stanley Cup.

Distribuzione modifica

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche mondiali a marzo 2007, tranne che in alcune nazioni, dove è uscito nei primi giorni di aprile 2007 e in Giappone, l'ultima nazione a lanciare il film, a giugno 2007.

A fine agosto 2006, la Warner Bros. annunciò la distribuzione di "300" nelle sale negli USA per il 16 marzo 2007, ma a ottobre 2006 fu anticipata al 9 marzo 2007.

Il 9 luglio 2007 il canale statunitense via cavo TNT (Turner Network Television) ha acquistato dalla Warner Bros. i diritti per trasmettere il film. La TNT potrà iniziare a trasmettere la pellicola da settembre del 2009. Fonti dicono che la rete ha pagato tra i diciassette e i 20 milioni di dollari per avere il film. TNT è d'accordo per una distribuzione triennale invece della più tipica di cinque anni.

In Italia Mediaset ha acquisito i diritti dalla Warner Bros. Italia per trasmettere il film a pagamento sul digitale terrestre dal 19 gennaio 2008. Inoltre il 1º novembre 2009 è stato trasmesso gratuitamente su Italia 1.

Data di uscita modifica

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche internazionali in gran parte a marzo 2007, in altri Paesi agli inizi di aprile 2007 eccetto il Giappone che è stata l'ultima nazione a lanciare il film nelle sale.

Date di uscita internazionali[10]
Paese Titolo film Date
  Grecia 300 8 marzo 2007
  Stati Uniti 300 9 marzo 2007
  Canada 300 9 marzo 2007
  Corea del Sud 300 14 marzo 2007
  Turchia 300 16 marzo 2007
  Belgio 300 21 marzo 2007
  Francia 300 21 marzo 2007
  Paesi Bassi 300 22 marzo 2007
  Italia 300 23 marzo 2007
  Regno Unito 300 23 marzo 2007
  Spagna 300 23 marzo 2007
  Norvegia 300 23 marzo 2007
  Messico 300 23 marzo 2007
  Argentina 300 29 marzo 2007
  Brasile 300 30 marzo 2007
  Finlandia 300 3 aprile 2007
  Svezia 300 4 aprile 2007
  Germania 300 5 aprile 2007
  Portogallo 300 5 aprile 2007
  Giappone 300 9 giugno 2007

Edizioni home video modifica

Il film è stato distribuito dalla Warner Bros. in DVD negli Stati Uniti d'America il 31 luglio 2007,[11] mentre sul mercato italiano il film è stato messo in commercio il 25 settembre 2007.[12] In entrambe le nazioni il film è stato messo in vendita disponibile in edizione disco singolo e disco doppio, quest'ultima contiene più di cinque ore di contenuti extra. Negli stessi giorni sono state messe in commercio anche le versioni del film ad alta definizione Blu-ray Disc e HD DVD.[12]

La società Home Media Research ha confermato che negli USA l'edizione ad alta definizione del film 300 in Blu-ray Disc ha venduto circa 190 000 copie al lancio, quasi il doppio del concorrente HD-DVD, che ne ha vendute circa 97 000 copie.[13]

A fine novembre 2007 la società Media Control Gfk ha eseguito la stessa ricerca di vendite in alta definizione nel vecchio continente verificandosi lo stesso che è accaduto nel Nord America.

Pure in Europa il Blu-ray Disc ha venduto più di un milione di copie di film in alta definizione battendo del doppio il concorrente HD-DVD, in testa tra i film più venduti in Blu-ray vi è proprio 300 seguito dal film Casino Royale.[14] Sempre secondo la società Media Control Gfk con questi risultati, il Blu-ray ha conquistato circa il 73 % del mercato dell'alta definizione contro il 23 % ottenuto da HD-DVD.

A fine agosto 2009 è disponibile anche l'edizione in Blu-ray Disc intitolata 300: The complete experience.

Accoglienza modifica

300 ha aperto due giorni in anticipo, il 7 marzo 2007, a Sparta, e nel resto della Grecia l'8 marzo.[15][16] I responsabili degli Studios sono rimasti sorpresi dai risultati delle visioni, che si sono dimostrate anche doppie rispetto al previsto.[17] Ne danno il merito alla violenza stilizzata presente nel film, al forte ruolo femminile della regina Gorgo che ha attratto un gran numero di donne nelle sale e al battage pubblicitario su MySpace.[18] Il produttore Mark Canton ha detto: «MySpace ha avuto un enorme impatto ma [il film] ha trasceso le limitazioni di internet o della graphic-novel. Quando fai un grande film, la voce si può spargere molto in fretta».[19]

Incassi modifica

Il film ha realizzato un record per i cinema IMAX, realizzando nel weekend di apertura 3,6 milioni di dollari.[20]

300 è stato campione d'incassi ed è al nono posto nella classifica dei film più visti nel 2007, il film ha incassato a livello internazionale 456068181 $[21] nelle sale americane la pellicola ha incassato 210614939 $ conquistando subito il primo posto nel box office settimanale. Nei primi tre giorni di proiezione negli USA il film ha incassato circa 70885301 $, mentre in Italia il film è arrivato a incassare circa 10617735  rimanendo per tre settimane di fila in testa ai box office.[21].

Critica modifica

Sin dalla sua prima mondiale al Festival di Berlino il 14 febbraio 2007, di fronte a una platea di 1 700 persone, 300 ha ricevuto in genere delle recensioni di tipo diverso. Se da un lato ha ricevuto una standing ovation dal pubblico della prima,[22] non è stato gradito a una visione per la stampa di alcune ore prima, dove molti partecipanti se ne sono andati durante la proiezione e quelli che sono rimasti hanno fischiato il film alla fine.[23] Nell'America del Nord, le recensioni dei critici su 300 sono divise. Su Rotten Tomatoes ha ottenuto un punteggio di approvazione del 61% basato su 236 critiche, con un voto medio di 6,1 su 10; il consenso critico del sito web recita: "Un'esperienza semplice, ma visivamente eccitante, piena di sangue, violenza e citazioni cinematografiche già pronte".[24] Su Metacritic 300 ha ricevuto un punteggio di 52 su 100 basato su 42 recensioni, finendo, invece, nella categoria delle "recensioni contrastanti o nella media".[25]

Le due maggiori riviste del settore hanno pubblicato recensioni generalmente positive. Todd McCarthy di Variety descrive il film come «visivamente coinvolgente»,[26] mentre Kirk Honeycutt, per il The Hollywood Reporter, loda la «bellezza della sua topografia, i colori e le forme».[27] Scrivendo nel Chicago Sun Times, Richard Roeper acclama 300 come "il Citizen Kane dei fumetti cinematografici".[28] 300 è stato anche caldamente accolto da siti internet focalizzati su fumetti e video game. Mark Cronan nel Comic Book Resources ha trovato il film avvincente, lasciandolo "con una sensazione di potere, dato dall'essere stato testimone di qualcosa di grande".[29] Todd Gilchrist (IGN) acclama Zack Snyder come un visionario cinematografico e come il "possibile redentore della moderna cinematografia".[30]

Ci sono state comunque alcune critiche al film apparse sulle maggiori riviste Americane. A. O. Scott del New York Times descrive 300 come "un film violento come Apocalypto e due volte più stupido", criticando inoltre lo schema dei colori usato e affermando che la trama include sfumature razziste.[31] Kenneth Turan scrive nel Los Angeles Times che "sempre che non si ami la violenza come uno Spartano, come Quentin Tarantino o come un teenager che gioca ai video-games, non si resterà di sicuro affascinati".[32] Alcuni giornali greci sono stati in particolare molto critici, come il critico cinematografico Robby Eksiel il quale afferma che un appassionato di cinema non rimarrebbe stupefatto dalle "azioni digitali", bensì sarebbe irritato dalle "pompose interpretazioni e dai personaggi unidimensionali".[16][33]

Riconoscimenti modifica

Il film ha ricevuto i seguenti premi:

Inesattezze storiche modifica

Il film è stato oggetto di dure critiche per via della mancanza di veridicità storica in numerose scene. Il regista Zack Snyder ha dichiarato durante un'intervista su MTV che "gli eventi sono veritieri al 90%. È proprio nella visualizzazione che è pazzesco... Ho mostrato il film a storici di tutto il mondo, i quali hanno detto che è sorprendente. Non riuscivano a credere quanto fosse accurato". Continua dicendo che il film "è un'opera, non un documentario. Questo è ciò che rispondo quando la gente dice che non è preciso storicamente".[34] È comunque citato in una storia della BBC News che in fondo il film è un film fantasy. Descrive anche il narratore del film, Delios, come "un ragazzo che sa come non distruggere una buona storia con la verità".

Paul Cartledge, professore di Storia Greca alla Università di Cambridge, ha consigliato i registi sulla pronuncia greca dei nomi, e ha dichiarato che "hanno fatto un buon utilizzo" della sua pubblicazione su Sparta. Ha inoltre lodato il film per la sua descrizione del "Codice eroico Spartano", e del "ruolo chiave delle donne nell'appoggiare il codice marziale maschile dell'onore eroico", mentre ha espresso riserve nei confronti della sua rappresentazione "Ovest" (i buoni) contro l'"Est" (i cattivi).[35] Cartledge ha scritto che il film gli è piaciuto, sebbene abbia trovato ironica la descrizione che fa Leonida degli Ateniesi come "amanti dei ragazzi",[36] data la sua opinione sull'omosessualità istituzionale del sistema scolastico di Sparta.[37]

Ephraim Lytle, professore assistente di Storia Greca all'Università di Toronto, afferma che "300" idealizza la società di Sparta come "problematica e inquietante", così pure descrive le "centinaia di Persiani" come mostri e i Greci non di Sparta come deboli. Suggerisce che l'universo morale del film sembrerebbe "bizzarro sia per i Greci antichi sia per gli storici moderni".[38]

Victor Davis Hanson, professore di Storia Classica presso la California State University di Fresno, che ha scritto la prefazione per la riedizione 2007 del romanzo, afferma che il film dimostra un'affinità specifica con il materiale originale di Erodoto in cui cattura l'ethos marziale dell'antica Sparta e rappresenta la battaglia delle Termopili come "uno scontro di civiltà". Commenta che Simonide, Eschilo ed Erodoto vedevano quella delle Termopili come una battaglia contro "il centralismo orientale e il feudalesimo collettivo", che è opposto all'"idea del cittadino libero di una polis autonoma".[39] Ha inoltre affermato che il film dipinge la battaglia in una maniera surreale e che l'intenzione è stata di "divertire e sbalordire, prima, istruire, poi".[40]

Touraj Daryaee, professore associato di Storia Antica presso la California State University di Fullerton, critica il tema centrale del film, cioè "la libertà" e "l'amore per la democrazia" degli Spartani contro "la schiavitù" dei Persiani. Daryaee afferma che l'impero Achemenide, cioè quello persiano, assumeva e pagava la gente indipendentemente dal loro sesso o etnia, mentre nel V secolo ad Atene "meno del 14% della popolazione partecipava alla democrazia, e "quasi il 37%" era formato da schiavi. Sostiene inoltre che Sparta "era una monarchia militare con un Consiglio di anziani che decideva sulle questioni politiche, ma non era una democrazia".[41]

Segue un elenco delle maggiori inesattezze storiche del film, molte delle quali erano già presenti nel fumetto di Frank Miller:

  • Nell'antica Sparta vi erano due re, non uno solo, in quanto Sparta era una diarchia. Non è menzionato l'altro re, Leotichida, della dinastia Euripontide. Leonida apparteneva alla dinastia Agiade, ed entrambe le dinastie asserivano di discendere da Eracle.
  • Leonida cadde durante l'ultimo dei tre giorni di battaglia, ma non fu l'ultimo spartano a morire: il suo corpo venne a lungo conteso dalle due armate nemiche.
  • Il re spartano morì all'età di 60 anni, molti di più di quanti ne dimostri Gerard Butler, interprete di Leonida. Nel film, inoltre, è esplicitamente riportato che l'età di Leonida all'epoca dello scontro è 40 anni.
  • Nel film Leonida si riferisce all'esercito di Serse come a un'armata di schiavi. In realtà nell'impero persiano la schiavitù non esisteva più al tempo di Leonida e Serse; fu abolita infatti già nel VI secolo a.C. da Ciro il Grande. Al contrario era Sparta stessa una società basata sulla schiavitù degli iloti. L'opinione che il film - e il fumetto - attribuiscono agli Spartani, quindi, si riferisce piuttosto all'indipendenza delle città-stato greche da influenze straniere, e al modello politico spartano, basato sulla polis, contrapposto a quello dispotico e imperialista persiano. D'altro canto si tratta di idee politiche molto simili a quelle che lo storico Erodoto nelle sue Storie fa esprimere a diversi personaggi, tra cui Demarato di Sparta, un ex-re spartano esule alla corte di re Serse, al cap. VII, par. 102.
  • Quanto agli schiavi, nel film i guerrieri spartani si avviano da soli verso le Termopili. In realtà erano sempre accompagnati da uno o più iloti che provvedevano al loro equipaggiamento e al trasporto delle salmerie, che peraltro non si vedono nella battaglia, né tantomeno vengono mai rappresentati nel film.
  • Il film narra del viaggio di Leonida che, contro il volere degli efori, si muove in guerra. In realtà gli efori non erano apertamente contrari alla difesa di Sparta, ma, esercitando un potere di indirizzo politico consuetudinario sulle assemblee cittadine, determinarono una strategia militare diversa da quella voluta da Leonida: mentre questi infatti proponeva di presidiare il passo delle Termopili, quella degli efori consisteva nel concentrare il grosso dell'esercito nell'Istmo di Corinto (la lingua di terra che dava accesso al Peloponneso), fatto che mise Leonida nelle condizioni di potere disporre solo di una piccola parte dell'esercito cittadino. Alcuni storici ritengono che gli Efori avessero compiuto questa scelta per eliminare Leonida e rimuovere un avversario nella lotta per il potere.
  • Gli Efori non erano sacerdoti ma una sorta di magistrati/senatori regolarmente eletti dall'assemblea popolare che si riunivano in luoghi pubblici, e non, come vengono descritti nel film, in cima a una ripida montagna e tanto meno erano grotteschi/lebbrosi. È vero però che, effettivamente, con la diminuzione del potere dell'apella e il conseguente aumento dell'influenza della gherusia nelle scelte politiche della città, essi esercitarono poteri di controllo crescenti sui re e sulle loro decisioni, anche in materia militare (la battaglia delle Termopili ne è appunto un esempio). Inoltre, la ricostruzione del film, che vuole dei sacerdoti segretamente convinti dell'ineluttabilità della vittoria persiana e restii ad appoggiare la resistenza militare greca, ricorda piuttosto nitidamente altri episodi narrati con chiarezza da Erodoto, tra cui si segnalano quelli del cap. VII, parr. 6, 134, 140 e 143, a proposito della battaglia delle Termopili: quello di Omacrito, interprete di oracoli proveniente da Atene, il quale, riparato per disavventure personali alla corte di re Serse, gli riferiva oracoli benigni sulle sorti della guerra contro i Greci, incoraggiandolo a sottomettere l'Ellesponto; quello del santuario di Taltibio, dal quale gli Spartani non riuscivano a ottenere auspici favorevoli, da quando, con un atto ritenuto inviso agli dei, avevano ucciso i messaggeri persiani mandati a Sparta, anni prima, dal padre di Serse, Dario; e infine quello dell'oracolo di Delfi che, interrogato dagli Ateniesi (che parteciparono alla guerra contro i Persiani pur non avendo il comando militare della Lega), consigliò agli stessi di non provare a difendersi ma, piuttosto, di abbandonare la loro città, secondo una lettura unanimemente condivisa da tutti i sacerdoti ateniesi chiamati a interpretarlo. Alcuni storici ritengono che i magistrati/senatori fossero stati veramente corrotti dai persiani come è mostrato nel film.
  • Nel film, gli spartani combattono quasi nudi, con solo gli scudi a difenderli, mentre nella realtà portavano in battaglia armature chiamate panoplie, dal peso variabile di 22–35 kg. Va tuttavia detto che la scelta di rappresentare in tal modo gli spartani potrebbe essere un riferimento al sistema classico di ritrarre gli eroi greci nell'arte come appunto nudi per evidenziare il loro fisico possente (infatti, sia nelle statue che nei vasi gli eroi greci venivano spesso raffigurati senza armature, e anche nei dipinti inventati e creati molto tempo dopo si conservò questa tradizione).
  • Nel film gli spartani dispongono di spade simili a scimitarre, mentre nella realtà gli opliti usavano lo xiphos.
  • Nel film gli spartani mettono in scena diverse volte combattimenti disordinati, piuttosto che restare nella falange.
  • Il film narra che, dopo il tradimento di Efialte, rimasero solo gli Spartani a difendere il passo, mentre le fonti dimostrano che rimasero anche novecento iloti, settecento Tespiesi e quattrocento Tebani, che si rifiutarono di abbandonarlo (secondo Erodoto soltanto i Tespiesi restarono volontariamente, mentre i Tebani furono costretti da Leonida, e infatti si arresero durante la battaglia e furono fatti schiavi).
  • Efialte (che in greco significa incubo) non era uno spartano, bensì un pastore della città di Eraclea Trachinia, città fondata da Sparta nella Malide. Non è inoltre da confondere con l'omonimo politico ateniese di tendenza democratica, successore di Temistocle. Inoltre Erodoto non specifica nulla riguardo al suo aspetto, quindi non si sa se fosse deforme o no, anche se è risaputo che negli scritti greci i malvagi erano rappresentati come degli uomini dall'aspetto sgradevole proprio perché esteriormente rispecchiavano il loro animo crudele (kalokagathia, principio del καλὸς καὶ ἀγαθός - pron. kalòs kài agathòs -, letteralmente "bello e buono"; vale a dire ciò che è buono è anche esteticamente bello, mentre ciò che è internamente cattivo sarà anche brutto fuori).
  • I genieri dotati di esplosivi e le strane creature mezzo uomini e mezzo bestie al servizio di Serse sono un'invenzione scenica, non essendo citati in nessuna fonte storica a noi giunta.
  • L'esercito persiano era realmente dotato di elefanti da guerra ma non ne fece uso durante le prime due guerre con la Grecia; le cronache storiche ci dicono infatti che la prima volta che gli antichi elleni conobbero i grandi pachidermi fu durante la battaglia di Gaugamela combattuta da Alessandro Magno un secolo e mezzo dopo. È del tutto impossibile, inoltre, che l'armata persiana avesse con sé un rinoceronte africano come quello che compare nel film (facilmente riconoscibile dalle due corna), dal momento che tali animali si trovavano - e si trovano tuttora - nell'Africa centro-meridionale, zona quasi completamente inesplorata a quell'epoca. Inoltre, non si fa menzione di alcuna cultura (persiana o altro) che abbia usato i rinoceronti come animali da guerra e la maggior parte degli esperti di comportamento animale concorda che sia impossibile addestrarli.
  • La celebre frase Μολὼν λαβέ (molòn labé, approssimativamente traducibile con "Venite a prenderle") pare sia stata detta da Leonida a un diplomatico persiano mandato a trattare la resa dei greci già molto prima che lo schieramento di Serse si avvicinasse a quello spartano.
  • Lo spartano che pronuncia la frase "Allora combatteremo nell'ombra" nel film è chiamato Stilios, mentre Erodoto afferma che fosse Dienece (e che la pronunciò durante la battaglia di Platea).
  • Il personaggio di Delios, nel film, in realtà si chiamava Aristodemo. Tornato a Sparta fu odiato e deriso da tutta la città - poiché sospetto di diserzione - e condannato all'esilio dal quale scampò, riscattandosi nella battaglia successiva (Platea) nella quale morì distaccandosi dalla falange e combattendo da solo davanti al nemico. Erodoto ci ricorda che il suo gesto venne giudicato come di disperazione e non di coraggio; va aggiunto anche che gli Spartani non apprezzavano chi si distaccava dalla falange per combattere da solo. Inoltre Aristodemo non fu il solo superstite dei trecento: un altro, Pantite, si tolse la vita per vergogna e per questioni di onore; la cultura spartana non accettava la ritirata, né tanto meno la diserzione, tanto che i familiari abbandonavano i guerrieri che riportavano ferite sulla schiena poiché quelle erano un chiaro segnale di un tentativo di fuga davanti al nemico.
  • Secondo le fonti storiche il comandante degli Spartani durante la Battaglia di Platea fu re Pausania (nipote di Leonida) e non Delios (ovvero Aristodemo).
  • Secondo Erodoto, Serse non inviò nessun messo a Sparta né ad Atene, memore dei precedenti messaggeri inviati da Dario malamente uccisi: stando a quanto è raccontato, i messi inviati a Sparta vennero veramente gettati in un pozzo.
  • Il film presenta lo schieramento persiano secondo il modello di Erodoto, che sosteneva fosse formato da più di un milione di uomini (tanto da prosciugare interi fiumi): in realtà l'esercito di Serse non era più grande di 300 000 uomini al massimo (includendo molti civili e personale di seconda linea), cifra comunque grandiosa, pari alla popolazione di una città come Atene nel V secolo a.C.
  • Gli Immortali erano soldati scelti come guardie personali del re, che non erano né deformi né provvisti di maschere. Erano un corpo scelto di circa 10 000 uomini, un numero che restava invariato - fatto da cui deriva il nome - composto per lo più da aristocratici persiani (raramente venivano radunati in un solo contingente). Quando un Immortale era ucciso in battaglia veniva reclutato un suo sostituto, che probabilmente ne assumeva anche il nome. Nella maggior parte delle battaglie dell'antichità persiana gli Immortali combatterono con scudo di pelle e di vimini, una lancia corta con la punta di ferro e un contrappeso all'estremità opposta a forma di melagrana, un arco e una faretra per le frecce, e una daga o una spada corta per il corpo a corpo.
  • I Focesi nel film usano armature uguali tra loro. In realtà i soldati delle falangi greche, a eccezione degli Spartani, non avevano tutti armature identiche a quelle dei compagni, poiché ognuno era libero di "personalizzare" l'armatura a suo piacimento. Spesso però gli opliti, per riconoscersi in battaglia, utilizzavano uno scudo con il medesimo simbolo oppure una stessa parola d'ordine.
  • Non viene in alcun modo citato il decisivo viaggio che Leonida dovette compiere, distaccandosi per breve tempo dall'armata in marcia, per potere andare a consultare l'Oracolo di Delfi. L'oracolo predisse che Sparta avrebbe perso un re o la Grecia la sua libertà, quindi Leonida si convinse che solo il suo sacrificio avrebbe salvato la Grecia dal divenire una provincia dell'impero persiano.
  • Nel film, il grido di guerra dei Greci è rappresentato da un "aú-aú" scandito, mentre nel fumetto esso non è mai rappresentato. In realtà, prima di gettarsi all'attacco, gli Ellenici lanciavano un grido che doveva suonare più o meno come "Alalalài" (il verbo ἀλαλάζω, alalàzo, significa, neanche a farlo apposta, "lanciare il grido di battaglia").
  • Serse non era un personaggio eccentrico come viene rappresentato nel film, che lo ritrae quasi come androgino e vagamente afro oltre che pelato e ricoperto di piercing. Tutti i ritratti dell'antichità mostrano invece Serse esibire una folta barba curata, tipica dei sovrani persiani. Più accurata sembrerebbe invece essere la sua imponente statura dal momento che Erodoto scrisse che "Serse era di statura il più alto di tutti i persiani, essendo inferiore di solo quattro dita di cinque cubiti reali in altezza". Dal momento che un cubito reale è un po' più di 20 pollici inglesi (52 cm), ciò significa che Serse era alto quasi 8 piedi (2,43 m).
  • L'Agoghé, il rituale di iniziazione spartano, era sostanzialmente diverso da come descritto nel film: anzitutto iniziava a 8 anni e terminava a 20-25 anni, e la prova finale non consisteva nel sopravvivere una notte da solo nella foresta, tanto meno nell'uccidere un lupo, ma bensì nell'uccidere uno schiavo senza farsi scoprire. Inoltre, la famiglia reale ne era esentata. Leonida però era un figlio naturale di Re Anassandrida, non l'erede al trono come nel film, quindi fu l'unico sovrano spartano ad avere affrontato e superato l'Agoghé. Leonida divenne re, una decina di anni prima delle Termopili (quindi non da ragazzo), per avere sposato Gorgo, la figlia del suo fratellastro Cleomene I, ma la parentela tra i due sposi non viene citata.
  • Secondo la tradizione spartana i neonati venivano sì ispezionati e scartati in caso di deformità o debolezza, ma non venivano gettati da un dirupo come mostrato nel film bensì abbandonati fuori dalla città, praticamente pronti a essere adottati da qualche membro della casta inferiore.
  • Nel film, il termine riferito all'addestramento d'iniziazione è pronunciato impropriamente nella versione italiana del film, come "Agogé". In realtà la pronuncia corretta del termine è Agoghé. Nell'alfabeto greco infatti, manca il suono dolce-dentale della consonante "g", identificandosi unicamente con la lettera gamma "γ" dal suono duro-gutturale.
  • Secondo Plutarco (Cleomene, 9), gli Spartani avevano l'usanza di radersi i baffi.

Casi mediatici modifica

Prima dell'uscita di 300 alla "Warner Brothers" hanno espresso preoccupazione sugli sviluppi politici della trama del film. Snyder riferisce che "C'era una grande sensibilità sul problema del conflitto tra Est e Ovest negli studi".[42] La speculazione dei media riguardo a un possibile parallelismo tra il conflitto greco - persiano e gli eventi attuali iniziò in un'intervista con Snyder prima del Berlin Film Festival.[43] L'intervistatore fece notare che "tutti sono certi che questo [film] si possa tradurre in politica contemporanea". Snyder replicò che, sebbene fosse consapevole che molti avrebbero letto il film attraverso il filtro degli avvenimenti recenti, non c'è nessun parallelismo intenzionale tra il film e il mondo odierno.[44]

Oltre ai parallelismi politici alcuni critici hanno sollevato questioni più generali sull'orientamento ideologico del film. Il critico del New York Post Kyle Smith scrive che il film sarebbe stato gradito dai giovani di "Adolf",[45] e Dana Stevens di Slate paragona il film a The Eternal Jew, "come un esempio di come fantasia race-baiting e mito nazionalista possano fungere da incitamento alla guerra totale".[46] Roger Moore, un critico dell'Orlando Sentinel, bolla 300 con la definizione di Susan Sontag di arte "fascista".[47]

Tuttavia, sul Newsday, il critico Gene Seymour afferma che reazioni del genere sono sbagliate, scrivendo che "il film è semplicemente troppo maledettamente stupido per supportare una qualsiasi teoria ideologica".[48] Snyder stesso scarta letture ideologiche, suggerendo che critici che descrivono un "film-fumetto su una manciata di tizi... che si prendono a calci nel di dietro l'un l'altro" usando parole come 'neocon', 'omofobico', 'omoerotico' o 'razzista' "sono del tutto fuori strada".[49]

Dalla sua uscita nelle sale 300 ha provocato controversie anche riguardo al ritratto che fa dei popoli dell'Impero Persiano. Vari critici, storici, giornalisti, e ufficiali del governo iraniano, incluso il presidente Mahmoud Ahmadinejad[50] hanno denunciato il film.[51][52][53] Azadeh Moaveni del Time riferisce che Tehran è "oltraggiata" a seguito della pubblicazione del film. Moaveni identifica due fattori che possono avere contribuito a questa intensa reazione: la sua distribuzione alla vigilia di Norouz, l'anno nuovo Persiano, e la visione comune in Iran dell'impero Acamenide come "Una pagina particolarmente nobile della loro storia".[52][54][55] Svariate fonti ufficiali iraniane hanno condannato il film.[56][57][58][59] L'accademia iraniana delle arti ha sottoscritto una formale denuncia contro il film all'UNESCO, etichettandolo come un attacco all'identità storica dell'Iran.[60][61] La missione iraniana alle Nazioni Unite ha protestato contro il film tramite un "press release",[62] e le ambasciate iraniane hanno protestato contro la sua proiezione in Francia, Thailandia, Turchia e Uzbekistan.[63][64][65][66]

Come nel fumetto i Persiani sono raffigurati come un'orda mostruosa, barbarica e demoniaca e il re Serse è dipinto come androgino.[67][68] I critici hanno suggerito che questo è stato fatto per enfatizzare in modo brusco il contrasto con la mascolinità dell'esercito spartano.[69] Steven Rea afferma che i persiani del film siano il mezzo di un anacronistico collegamento di stereotipi occidentali di culture Africane e Asiatiche.[70]

In risposta alla critica un portavoce della Warner Bros. si sarebbe contraddetto con quanto disse Snyder riguardo alla percentuale di veridicità degli eventi.

Sequel modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: 300 - L'alba di un impero.

Nel giugno 2008 i produttori hanno rivelato che il lavoro era cominciato su un sequel di 300, 300 - L'alba di un impero, uscito nel marzo 2014. Zack Snyder era interessato a dirigere il film ma è passato a dirigere il reboot di Superman: L'uomo d'acciaio, e il regista è stato Noam Murro. Protagonisti Sullivan Stapleton, Eva Green e Rodrigo Santoro.

Citazioni e riferimenti modifica

Note modifica

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