3 Feet High and Rising

album dei De La Soul del 1989

3 Feet High and Rising è l'album di debutto del gruppo Rap De La Soul. L'album include i singoli Me Myself and I, The Magic Number, Buddy, e Eye Know.

3 Feet High and Rising
album in studio
ArtistaDe La Soul
Pubblicazione3 marzo 1989
Durata67:18
GenereJazz rap
Psychedelic hip hop
EtichettaTommy Boy Records
ProduttorePrince Paul
Registrazione1988 - 1989
CopertinaToby Mott
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 300 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[2]
(vendite: 1 000 000+)
De La Soul - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1991)

L'album modifica

Considerato un concept album sulla Daisy Age, (sigla di Da Inner Sound Y'All), ovvero una dimensione immaginaria ispirata alla filosofia ed all'iconografia hippie,[3][4] 3 Feet High and Rising si distingue dalle altre pubblicazioni hip hop uscite in precedenza per le sue sonorità molto meno aggressive e l'eclettismo stilistico dei brani.[5][6] Le influenze dell'album spaziano fra hip hop, funk, jazz, reggae, soul, e psichedelia,[5][7] mentre i testi delle sue canzoni trattano argomentazioni relative alla pace, all'amore, ed al rispetto delle donne.[5] I numerosi campionamenti presenti nel disco sono tratti da lezioni di lingua francese, spot pubblicitari,[8] e brani realizzati da altri musicisti (inclusi Steely Dan, Johnny Cash, Turtles, Parliament e Otis Redding). [4][8] Una delle tracce più note dell'album, The Magic Number, cita Three Is A Magic Number di Bob Dorough, mentre Buddy vede la partecipazione dei Jungle Brothers e A Tribe Called Quest.[3]

Critica modifica

3 Feet High and Rising ricevette giudizi molto positivi da parte della critica.[7] Robert Christgau diede all'album una valutazione pari ad A−[9] mentre AllMusic lo definì «il debutto più convincente e giocoso della storia dell'hip-hop».[10] L'album è stato inserito in un libro dedicato ai «500 dischi fondamentali della storia del rock» dove venne definito «irresistibile» nonché «...un debutto che il trascorrere del tempo non ha minimamente offeso.»[8] In seguito all'uscita di 3 Feet High and Rising, i De La Soul vennero inoltre considerati «il futuro dell'hip-hop».[5]

Tracce modifica

  1. Intro – 1:41
  2. The Magic Number – 3:16
  3. Change in Speak – 2:33
  4. Cool Breeze on the Rocks – 0:48
  5. Can U Keep a Secret – 1:41
  6. Jenifa Taught Me (Derwin's Revenge) – 3:25
  7. Ghetto Thang – 3:36
  8. Transmitting Live from Mars – 1:12
  9. Eye Know – 4:13
  10. Take It Off – 1:53
  11. A Little Bit of Soap – 0:57
  12. Tread Water – 3:46
  13. Potholes in My Lawn – 3:50
  14. Say No Go – 4:20
  15. Do as De La Does – 2:12
  16. Plug Tunin' (Last Chance to Comprehend) – 4:07
  17. De La Orgee – 1:14
  18. Buddy (featuring Jungle Brothers and Q-Tip) – 4:55
  19. Description – 1:32
  20. Me Myself and I – 3:50 (e)
  21. This Is a Recording 4 Living in a Fulltime Era (L.I.F.E.) – 3:10
  22. I Can Do Anything (Delacratic) – 0:41
  23. D.A.I.S.Y. Age – 4:43
  24. Plug Tunin'" (Original 12" version) – 3:43

Note modifica

  1. ^ (EN) 3 Feet High and Rising, su British Phonographic Industry. URL consultato il 27 aprile 2019.
  2. ^ (EN) De La Soul - 3 Feet High and Rising – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 27 aprile 2019.
  3. ^ a b Paolo Ferrari, Hip Hop, Giunti, 2000, p. 31.
  4. ^ a b Jason Tanz, Other People's Property: A Shadow History of Hip-Hop in White America, Bloomsbury, 2007, p. 77.
  5. ^ a b c d Riccardo Bertoncelli, Enciclopedia rock anni '90, Arcana, 2001, p. 92.
  6. ^ Present Tense: Rock & Roll and Culture (a cura di ANthony DeCurtis, Duke University Press, 1997, pag. 230)
  7. ^ a b Chris Nikson, Hey Ya!: The Unauthorized Biography of Outkast, St. Martin Press, 2004, p. 52.
  8. ^ a b c Eddi Cilìa e Federico Guglielmi, Rock. 500 dischi fondamentali, Giunti, 2002, p. 84.
  9. ^ Robert Christgau: CG: de la soul
  10. ^ 3 Feet High and Rising - De La Soul | Songs, Reviews, Credits, Awards | AllMusic

Collegamenti esterni modifica