AMG Sebastiani Basket Rieti
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AMG Sebastiani Rieti Pallacanestro ![]() | |||
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Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | ||
Dati societari | |||
Città | Rieti | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | FIBA Europe | ||
Federazione | FIP | ||
Fondazione | 1946 | ||
Scioglimento | 1997 | ||
Impianto | Palaloniano (3,550 posti) | ||
Palmarès | |||
Coppe europee | 1 Coppa Korać |
L'AMG Sebastiani Basket Rieti, comunemente chiamata Sebastiani Rieti o semplicemente Sebastiani, è stata una società di pallacanestro maschile italiana con sede nella città laziale di Rieti. Fondata da Luigi Padronetti nel 1946, si sciolse nel 1997.
Contraddistinta dai colori sociali amaranto e celeste, ha disputato i propri incontri nell'impianto del quartiere di Campoloniano, oggi chiamato PalaSojourner[1] in onore di uno dei suoi cestisti più noti. Il nome della società ricordava la memoria dei fratelli Angelo, Mario e Gino Sebastiani, grandi sportivi dell'epoca, barbaramente uccisi dai tedeschi nel 1944.
Disputò otto campionati di serie A e nella sua bacheca figurano una Coppa Korać vinta nel 1980 e uno scudetto categoria allievi datato 1979.
Dopo lo scioglimento della società, la sua eredità è stata raccolta da nuove squadre reatine che hanno mantenuto il nome "Sebastiani": prima la Nuova A.M.G. Sebastiani (operativa dal 1998 al 2010), poi il Sebastiani Basket Club (operativo dal 2010 al 2012), poi la N.P.C. Rieti, operativa dal 2012, e infine la Real Sebastiani Rieti, operativa dal 2020.
StoriaModifica
La nascitaModifica
Nel 1946 nasce la Società Sportiva MAG Sebastiani Rieti[2], polisportiva fondata da Luigi Padronetti. La sezione della pallacanestro, in cui prosegue l'attività cestistica interrotta dalla guerra, sarà di gran lunga quella più longeva ed importante. Tra i giocatori della squadra ci sono Enrico Sebastiani, sfuggito alla sorte dei fratelli Angelo, Mario e Gino (tutti e tre atleti, uccisi dai nazisti durante la guerra[3]) alla cui memoria è intitolata la polisportiva, e Italo di Fazi che in seguito nelle vesti di dirigente sarà uno dei massimi artefici dei successi del sodalizio reatino.
Gli anni '50 e '60Modifica
Dopo l'abbandono di Padronetti fu Italo di Fazi ad occuparsi di assemblare la squadra, e ingaggiò il primo vero tecnico, Mario Barilari. In questi anni a dare man forte ai reatini vennero chiamati diversi giocatori di Roma come Chiodetti, Marcone, Galliano e Paolo Roversi. In questo periodo la squadra vedeva crescere giovani promettenti come Cordoni e Simeoni e militava in serie C, a parte un paio di apparizioni in serie B.
La serie AModifica
Dopo l'abbinamento con la Snia, la squadra sale di livello e nel 1972 conquista la promozione in serie B. Nella stagione successiva la presidenza viene affidata a Renato Milardi e con il marchio Brina la Sebastiani disputa un ottimo campionato, chiudendo al secondo posto la stagione regolare che le consente di accedere alla poule promozione con Siena, Vigevano e Gorizia. Siena vince il girone ed accede direttamente alla serie A mentre per il secondo posto disponibile Rieti e Vigevano dovranno giocare uno spareggio a Pesaro. Sostenuta da diversi reatini giunti nelle Marche, la Brina si impone 55-44 e conquista la serie A. Tra i protagonisti dell'impresa da ricordare Gianfranco Lombardi nel doppio ruolo di allenatore e giocatore.
La stagione seguente arriva Bob Lauriski, il primo giocatore straniero della Sebastiani. Lauriski è uno statunitense non molto spettacolare ma comunque efficace, allenatore è ancora Lombardi e la squadra chiude il suo primo campionato di serie A al decimo posto.
Dalla stagione 1974-75 il campionato si divide in due leghe: A1 e A2. Rieti si mantiene in prima serie dopo la poule salvezza. Nel 1975-76 arriva invece la retrocessione in serie A2.
Nel campionato 1976-77 il nuovo allenatore Elio Pentassuglia (arrivato alla fine della stagione precedente) può contare su un nuovo straniero: Willie Sojourner, pivot con un passato nella ABA, che diventerà l'idolo dei tifosi reatini.
Nel 1977-78, grazie alle nuove regole che permettono l'ingaggio di un secondo straniero, arriva a Rieti Cliff Meely. Sojourner e Meely formeranno così una delle migliori coppie di stranieri del campionato. La Sebastiani annoverava in squadra giovani campioni come Roberto Brunamonti e Domenico Zampolini. I reatini vincono il campionato di serie A2 accedendo ai play-off scudetto, dove si classifica al terzo posto, miglior risultato di sempre.
Nella stagione 1978-79 la squadra resta molto competitiva e schiera anche Gianfranco Sanesi, guardia nativa di Rieti. I risultati sono ottimi: la Sebastiani raggiunge le semifinali play-off e la finale di Coppa Korac, dove si arrende in finale solo al Partizan Belgrado, che vince davanti al pubblico di casa.
Per il campionato 1979-80 l'esigenza di far cassa porta alla cessione di Domenico Zampolini (girato a Pesaro) e Cliff Meely. Al posto dell'americano arriva Lee Johnson, atleta meno tecnico ma dotato di un'impressionante elevazione. La corsa in campionato si ferma ai quarti dei Play off ma è nella Coppa Korac che arriva la più grande impresa dello sport reatino. La Sebastiani arriva nuovamente in finale e a Liegi la squadra piega il Cibona Zagabria per 76-71. Con la conquista della Coppa Korac e dopo quattro stagioni piene di soddisfazioni, si chiude il ciclo di Elio Pentassuglia, che approda alla panchina di Varese.
Nelle stagioni successive Rieti non riesce a confermarsi ai vertici, pur mantenendosi su buoni livelli e continuando a scegliere validissimi giocatori statunitensi, come Tony Zeno.
L'estate del 1982 vede la partenza di Willie Sojourner, nel febbraio 1983 lascia anche il presidente Renato Milardi segnando la fine di un'epoca. Al termine di quel campionato la Sebastiani è retrocessa in serie A2.
Seguono cinque stagioni nella seconda serie, con la società che, tra alti e bassi, fa sempre più fatica a far quadrare i conti. Il giocatore più rappresentativo di questo periodo è Joe Bryant, padre della futura stella NBA Kobe Bryant, che iniziò a tirare a canestro proprio nel capoluogo sabino.
Il declinoModifica
L'ultima partita della Sebastiani in serie A2 fu disputata a Rimini il 2 aprile 1988, ultima di campionato; la squadra venne sconfitta per 85-80 dalla Jolly Colombani Forlì e retrocessa in serie B.
L'avventura di Rieti in serie B inizia nel tentativo di tornare immediatamente nella lega superiore. Per inseguire questo obiettivo viene richiamato in panchina Elio Pentassuglia, ma il tecnico pugliese scompare tragicamente in un incidente stradale. La stagione della squadra rimane definitivamente segnata e non vengono raggiunti nemmeno i play-off.
A causa delle difficoltà economiche, nel campionato 1989-90 si allestisce una squadra di giovani da valorizzare, senza successo e la Sebastiani retrocede in B2. Il capitano e bandiera della squadra, Gianfranco Sanesi si trasferisce a Contigliano, in serie C1.
Dopo vari tentativi, nel 1993-94 la AMG Sebastiani riesce a risalire in serie B1, imponendosi 92-80 dopo lo spareggio contro Potenza sul neutro di Pozzuoli ma la situazione economica rimane problematica e anche la nuova proprietà (subentrata dopo la promozione) non riesce a porre rimedio.
Al termine della stagione 1996-97 il deficit diventa insostenibile, si cercano invano nuovi acquirenti e sfuma anche uno scambio di titoli per acquisire quello A2 di Pistoia. Oberata dai debiti, la società AMG Sebastiani non riesce ad iscriversi al campionato e conclude la sua attività dopo 51 anni di storia.
L'eredità della AMG SebastianiModifica
Il nome "Sebastiani" è stato riutilizzato in seguito da altre due società reatine: la Virtus Rieti, creata nel 1998 chiamata da Attilio Pasquetti con presidente David Angeletti, è diventata Nuova AMG Sebastiani Basket. Dopo la fine delle attività della Virtus Rieti, il nome "Sebastiani Basket Club" è stato adottato dalla società Spes Pallacanestro Rieti (Spes Cavaliers), fondata nel 2006 sempre da Pasquetti e con presidente Marzio Leoncini. La Sebastiani Basket Club ha a sua volta terminato l'attività nel 2012.
CronistoriaModifica
Cronistoria dell'AMG Sebastiani Basket Rieti | |
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La Coppa KoraćModifica
Sebastiani-Cibona 76-71 |
Nonostante il buon risultato nei Play off scudetto alla fine degli anni settanta, il maggiore successo reatino rimane la conquista della Coppa Korać, avvenuta il 26 marzo 1980. La Sebastiani uscì imbattuta dal girone di qualificazione con l'Olympiakos Pireo, la Joventut di Badalona ed i turchi del Tofas Bursa. In semifinale trovò la Jukoplastika Spalato, ottima squadra che poteva contare sui nazionali Krstulovic, Solman e Jerkov. L'andata si giocò a Rieti e la Sebastiani prevalse per 86-75, nel ritorno fu necessario un tempo supplementare al termine del quale la squadra reatina grazie al passivo di soli 7 punti si guadagnò la finale contro il Cibona Zagabria. Il confronto che assegnò l'ambito trofeo si disputò a Liegi e la Sebastiani si impose 76-71 iscrivendo definitivamente il suo nome nella storia della pallacanestro europea.
I grandi campioniModifica
Tra i tanti nomi, vale la pena ricordare Bob Lauriski (primo giocatore USA a raggiungere Rieti), Roberto Brunamonti (successiva stella della Virtus Bologna e della Nazionale Italiana, oggi dirigente della Lottomatica Roma), Domenico Zampolini (sempre amatissimo, rimasto nello staff dirigenziale fino alla stagione 2006-07), Gianfranco Sanesi, Tony Zeno, Dan Gay, Luciano Vendemini (scomparso prematuramente a seguito di una malattia), Joe Bryant (padre di Kobe Bryant), e Willard Leon Sojourner, al cui nome, dopo la scomparsa in un incidente automobilistico, è stato intitolato l'impianto impianto reatino, ora PalaSojourner.
PalmarèsModifica
- Coppa Korać: 1
- 1978-79
Finali disputateModifica
- Coppa Korać: 1979 VS Partizan Belgrado
CestistiModifica
Presidenti e allenatoriModifica
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Marchi AbbinatiModifica
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Campi di giocoModifica
- Campo presso lo stadio Fassini
- Campo via San Liberatore
- Palestra Cristo Re (Roma)
- Palaloniano - dal 1974 in avanti
NoteModifica
- ^ A partire dal 1974. In precedenza disputava i propri incontri presso il Palaleoni e prima ancora in campetti all'aperto
- ^ La Storia del Club, su sebastianirieti.it. URL consultato il 9 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2011).
- ^ basketrieti.com - Storia.
- ^ All'epoca le prime squadre della serie A2 giocavano i playoff scudetto.
BibliografiaModifica
- Lega A, Almanacco ufficiale del campionato italiano di basket, Libreria dello Sport, 2006, ISBN 88-6127-003-4.
- Sergio Cacciagrano. Rieti nel canestro. Rieti, 1973.
- Flavio Fosso, Luigi Ricci. Sebastiani Dream. Storie e personaggi della pallacanestro reatina in serie A. Rieti, Provincia di Rieti 2004.
Voci correlateModifica
Collegamenti esterniModifica
- Pagina sul sito della Legabasket, su 195.56.77.208.
- Sito sul basket reatino, su basketrieti.com.