Disambiguazione – Se stai cercando il significato in filosofia, vedi Acusmatico (filosofia).

Acusmatico è un aggettivo riferito al suono che si sente senza individuarne la causa originaria.

Il vocabolo è di origine greca, riconducibile a Pitagora: si racconta infatti che questo tenesse le sue lezioni nascosto dietro a una tenda. Inoltre, il termine si riferisce ad una categoria dei discepoli di Pitagora, gli acusmatici, che potevano solo ascoltare per diventare poi matematici.

Il termine è stato recuperato da Jerôme Peignot e teorizzato da Pierre Schaeffer. Nei suoi studi Pierre Schaeffer ha utilizzato tale concetto per poter analizzare il suono senza i vincoli semantici o linguistici legati alla fonte. Uno dei suoi intenti era dare al suono la condizione di oggetto a sé stante: l'oggetto musicale. Per l'ascolto del suono svincolato dalle proprie cause, è indispensabile uno strumento di registrazione e riproduzione.

La radio, il compact disc o il telefono sono per definizione dei media acusmatici.

Nel cinema, viene utilizzato per definire i suoni che si sentono ma non se ne vede la causa sullo schermo.

Inoltre, è un concetto cardine della musica concreta, una corrente musicale francese nata negli anni 1950 e teorizzata dallo stesso Pierre Schaeffer.

Voci correlate

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