Adalberone di Eppenstein

Adalberone di Eppenstein, chiamato anche Alberto il Vecchio o Albertone[1], (980 circa – Ebersberg, 29 novembre 1039) fu margravio di Stiria nel 1000, poi duca di Carinzia e marchese di Verona dal 1011 al 1035, anno in cui fu deposto.

Adalberone di Eppenstein
Duca di Carinzia e margravio di Verona
Stemma
Stemma
In carica1011 –
1035
PredecessoreCorrado I
SuccessoreCorrado II
Margravio di Stiria
In carica1000 –
1035
PredecessoreMarkwart III
SuccessoreArnoldo
Nascita980 circa
MorteEbersberg, 29 novembre 1039
Luogo di sepolturaMonastero di Geisenfeld
DinastiaEppenstein
PadreMarkwart III
MadreHadmudis
ConiugeBeatrice
FigliMarkwart IV
Adalberone
Willibirg

Con la sua nomina, fu il primo membro della dinastia degli Eppestein a detenere il ducato di Carinzia e il margraviato di Verona; tuttavia, fu rovesciato dopo lo scontro con la dinastia salica. Fu solo nel 1077 che Liutpoldo di Eppenstein, nipote di Adalberone, fu di nuovo reggente del ducato.

Biografia modifica

Origini modifica

Adalberone discendeva da una serie di conti di Viehbach in Baviera. Suo nonno fu Markwart, il quale compare in un atto di donazione rilasciata da re Corrado I nel 916. Il padre di Adalberone, Markwart III († 1000), fu un margravio di Stiria che viveva nel castello di Eppenstein nella valle del Mur, nell'Alta Stiria. Apparteneva dunque alla stirpe degli Eppenstein. Egli sposò Hadmudis, figlia del conte bavarese Adalberone di Ebersberg, che diede il nome al futuro duca.

Dal suo matrimonio con Beatrice († dopo il 1025), figlia del duca Ermanno II di Svevia, della famiglia dei Corradinidi, Adalberone divenne parente dell'imperatore Corrado II Salico: Beatrice era infatti la sorella dell'Imperatrice Gisella,consorte di Corrado; un'altra sorella, Matilde, fu la moglie del duca Corrado di Carinzia († 1011).

 
Mappa con i possedimenti di Adalberone.

Il regno modifica

Come successore di suo padre Markwart III, Adalberone controllò, attorno al 1000, la marca di Stiria lungo il confine con il regno di Ungheria. Fu anche conte nella valle dell'Enns a di Judenburg, terre appartenenti, assieme alla valle del Mürz, al patrimonio dei conti di Eppenstein. Dopo la morte del cognato Corrado di Carinzia, l'imperatore Enrico II lo investì nel 1012 del ducato di Carinzia e della marca di Verona, comprendente il Friuli e il Trentino, perché, approfittando della minore età di Corrado il Giovane, lo pose in tali titoli in funzione anti-salica[2]. Adalberone ricevette anche la marca di Carniola e la supremazia sulla contea di Gorizia, compresa la protezione, in qualità di Vogt, del patriarcato di Aquileia.

Nel 1019 Adalberone lottò per rivendicare l'eredità di suo suocero Ermanno II di Svevia entrando in conflitto con Corrado il Giovane. Sconfitto in un breve scontro armato a Ulma, Adalberone dovette abbandonare ogni rivendicazione sul ducato di Svevia. Intorno al 1025 fondò il primo monastero nel ducato di Carinzia, l'abbazia di Sankt Georgen di cui fu il primo avvocato. Grazie ai suoi buoni rapporti con la dinastia salica, accompagnò nel 1027 il re dei Romani Corrado II nella sua incoronazione a Roma e partecipò all'elevazione del suo giovane figlio Enrico III al rango di co-imperatore; partecipò il 23 settembre dello stesso anno in un sinodo tenuto nel palazzo di Francoforte rivestendo il ruolo di portaspada del nuovo imperatore.

Destituzione modifica

Qualche tempo dopo, tuttavia, Adalberone scompare dalle fonti fino al momento in cui non viene espropriato del ducato di Carinzia: nel giugno 1035 a Bamberga venne accusato di tradimento dall'imperatore Corrado II (essendo stato posto da Enrico II in funzione anti-salica su circoscrizioni appartenenti alla sua stirpe) e bandito con i suoi figli, venendo privati di tutti i loro titoli e domini. Il contesto in cui avvenne la destituzione e i motivi di questa non sono ben definibili. Gli Annali di Hildesheim riportano che Adalberone era in cerca di vendetta per motivi non precisati e all'inizio dell'anno 1036 uccise per questo Willehelmum comitem, cioè il conte Guglielmo di Friesach, margravio sul Sann e marito di Emma di Gurk, fedele dell'imperatore. Trovò rifugio nel suo castello di Ebersberg (castellum Eresburgh), situato nei domini della madre.

Adalberone morì nel 1039 senza esser rientrato nelle grazie di Enrico III. Fu sepolto nel monastero di Geisenfeld.

Matrimonio e figli modifica

Adalberone sposò Beatrice († dopo il 1025), figlia del duca Ermanno II di Svevia, ed ebbero:

Note modifica

  1. ^ Il ducato di Carinzia o Carantania: dal 976 al 1040 - Annali storici in: Istria - Storia, Arte, Cultura. Dario Alberi. LINT
  2. ^ Andrea Castagnetti, Guelfi ed Estensi nei secoli XI e XII. Contributo allo studio dei rapporti fra nobiltà teutonica ed italica (PDF), in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel Medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico, III, Roma, 2003, pp. 41-102 (pagina 2 dell'URL).

Bibliografia modifica

  • (DE) Andreas Thiele : Erzählende genealogische Stammtafeln zur europäischen Geschichte. Stammtafeln zu europäischen Geschichte. Fischer-Verlag, Francfort-sur-le-Main. 1993, ISBN 3-89406-460-9.
  • (DE) Karlmann Tangl : Die Grafen, Markgrafen und Herzoge aus dem Hause Eppenstein. ADEVA, Graz 1964/65 (5 Bde.).
  • (DE) Wilhelm Wegener : Genealogische Tafeln zur mitteleuropäischen Geschichte. Verlag Reise, Göttingen 1962/69 (4 Bde.).
  • (DE) Othmar Pickl : Geschichte der Hengistburg.

Collegamenti esterni modifica

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