Adolfo Hohenstein

pittore e pubblicitario tedesco

Adolf o Adolfo Hohenstein (San Pietroburgo, 18 marzo 1854Bonn, 12 aprile 1928) è stato un pittore, pubblicitario, illustratore, scenografo e figurinista tedesco.

Adolfo Hohenstein nel 1905 con la moglie Edwig Plaskuda

Esponente del Liberty, assieme a Leonetto Cappiello, Giovanni Maria Mataloni, Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich, è stato uno dei padri del moderno cartellonismo pubblicitario italiano.

Biografia modifica

 
Adolfo Hohenstein con la moglie Edwig Plaskuda nel suo studio a Bonn nel 1905
 
Manifesto pubblicitario del 1900
 
Manifesto pubblicitario del 1900

Nato a Pietroburgo da Julius, ingegnere forestale, e Laura Irack, Adolf Hohenstein cresce a Vienna, dove compie gli studi.

Si stabilisce a Milano, poco più che ventenne, intorno al 1880, lavorando come scenografo e come costumista per La Scala e per altri teatri. Incontra l'editore musicale Giulio Ricordi e nel 1889 inizia a lavorare per le Officine Grafiche Ricordi, di cui diviene in breve tempo direttore artistico curandone sia la parte grafica (suoi i manifesti per La bohème, Tosca, per la pubblicità della Campari, della Buitoni e del Corriere della Sera, insieme a innumerevoli cartoline, copertine di spartiti e libretti), sia la parte teatrale (scene e costumi per opere, tra cui Falstaff di Verdi (1893) e gran parte delle opere di Puccini, dai bozzetti di Le Villi (1884) al manifesto di Madama Butterfly (1904)).
Alla Ricordi ha come collega Giovanni Maria Mataloni e come allievi Leopoldo Metlicovitz e Marcello Dudovich.

Nei primi anni del Novecento, dopo aver sposato la vedova Edwig Plaskuda, compie spostamenti sempre più frequenti tra l'Italia e la Germania fino al 1906, anno in cui, dopo aver vinto il concorso per il simbolo grafico e la cartolina bandito nell'ambito dell'Esposizione per il Traforo del Sempione, lascia definitivamente Milano per Düsseldorf, per poi trasferirsi a Bonn nel 1918. Gli anni tedeschi lo vedono impegnato in particolare come pittore in molte esposizioni e nella decorazione di numerosi edifici, fra cui uno dei primi in cemento armato costruito in Renania (1911).

Muore a Bonn il 12 aprile 1928.

Opere modifica

 
Bozzetto per la scenografia de La bohème di Giacomo Puccini (1896)
 
Tavola di attrezzeria per La bohème di Giacomo Puccini (1896)

Principali manifesti modifica

  • 1898 - Corriere della Sera
  • 1898 - Cintura Calliano contro il mal di mare
  • 1899 - Onoranze a Volta nel centenario della pila
  • 1899 - Cesare Urtis & Co. Torino. Forniture elettriche
  • 1900 - IV Esposizione Triennale di Belle Arti di Milano
  • 1900 - Esposizione d'Igiene
  • 1900 - Monte Carlo. Tir aux pigeons
  • 1900 - Monaco. Exposition et concours de canots automobiles
  • 1901 - Bitter Campari
  • 1905 - Fiammiferi senza fosforo del Dottor Craveri
  • 1906 - Birra Italia

Principali opere per il teatro (Archivio Storico Ricordi) modifica

2 bozzetti originali
2 tavole di attrezzeria
54 figurini originali
5 tavole di attrezzeria
62 figurini originali
4 tavole di attrezzeria
42 figurini originali
  • Alfredo Catalani, La Wally, Milano, Teatro alla Scala, 20 gennaio 1892
4 bozzetti originali
41 figurini originali
1 tavola attrezzeria
90 figurini originali
37 figurini originali
3 tavole attrezzi
57 figurini originali
4 tavole attrezzeria
5 bozzetti originali
41 figurini originali
4 tavole attrezzeria
13 disegni a matita e acquerello
  • Giacomo Puccini, La bohème, Torino, Teatro Regio, 1º febbraio 1896
3 bozzetti originali
62 figurini originali
4 tavole attrezzeria
3 bozzetti originali
40 figurini originali
9 tavole attrezzeria
1 ritratto di Mascagni
  • Giacomo Puccini, Tosca, Roma, Teatro Costanzi, 14 gennaio 1900[1]
3 bozzetti originali
49 figurini originali
4 tavole attrezzeria
  • Alberto Franchetti, Germania, Milano, Teatro alla Scala, 1º marzo 1902
4 bozzetti originali
95 figurini originali
7 tavole attrezzeria
2 tavole attrezzeria

Esposizioni modifica

  • 1894 - Esposizioni Riunite, Milano, Biblioteca nazionale braidense
  • 1911 - Katalog der Großen Kunstausstellung Düsseldorf (27 maggio - 8 ottobre), Düsseldorf, Kunstpalast
  • 1912 - Katalog der Frühjahrs-Ausstellung (3 marzo - 14 aprile), Düsseldorf, Kunstpalast
  • 1916 - Kunstchronik, Neue Folge 26, Monaco, Zentralinstitut für Kunstgeschichte
  • 1917 - Große Berliner Kunstausstellung (16 giugno - 30 settembre), Düsseldorf, Kunstpalast: un dipinto in olio, Schwarzwaldküche (cucina di una casa nella Foresta Nera)[2]

Note modifica

  1. ^ Dalla stagione 2018/2019 il Teatro dell'Opera di Roma ha presentato in più occasioni la Tosca di nuovo nelle scene e costumi di Hohenstein (ricostruiti rispettivamente da Carlo Savi e Anna Biagiotti). – Tosca, su Teatro dell'Opera di Roma. URL consultato il 14 maggio 2020. Foto e brani scelti dello streaming internazionale: Tosca, su OperaVision. URL consultato il 14 maggio 2020.
  2. ^ Große Berliner Kunstausstellung 1917 im Kunstpalast zu Düsseldorf, Berlin, Verlag der Otto Elsner Akt.-Ges., 1917, no. 968. Copia digitale della Biblioteca universitaria di Heidelberg

Bibliografia modifica

  • Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei Pittori e degli Incisori Italiani - dall'XI al XX secolo (volume VI). Giulio Bolaffi Editore, Torino, 1974.
  • Un secolo di manifesti. Canova-Alberto Maioli Editore, Milano, 1996. ISBN 88-87843-10-4.
  • Edigeo (a cura di), Enciclopedia dell'arte Zanichelli. Zanichelli, Bologna, 2004. ISBN 88-08-22390-6.
  • Giorgio Fioravanti, Il dizionario del grafico. Zanichelli, Bologna, 1993. ISBN 88-08-14116-0.
  • V. Strukelj, I tempi del Liberty ed il realismo di Adolfo Hohenstein, in La pittura nella Mitteleuropa, Atti del Convegno, Gorizia 27-30 settembre 1975, Gorizia 1980, pp. 127–136.
  • Un pioniere del manifesto. Adolf Hohenstein 1854-1928, catalogo della mostra a cura di Eugenio Manzato, Treviso, Palazzo Giacomelli, 25 gennaio-25 aprile 2003, Treviso, Unindustria, 2003.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN7657063 · ISNI (EN0000 0000 3729 2976 · Europeana agent/base/116805 · ULAN (EN500026353 · LCCN (ENn2003045589 · GND (DE124996027 · BNF (FRcb14959457j (data) · J9U (ENHE987007511659705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003045589