Advocacy in ambito politico identifica il supporto attivo e la promozione da parte di individui che mirano ad influenzare le politiche pubbliche e l'allocazione delle risorse all'interno dei sistemi politici, economici e sociali e relative istituzioni. L'advocacy può includere numerose attività che una persona o organizzazione può svolgere, incluse campagne a mezzo stampa, comizi pubblici, commissionamento e pubblicazione di ricerche o sondaggi e raccolta di documentazione favorevole. Il lobbying è una forma di advocacy in cui si effettua un approccio diretto ai legislatori su una determinata questione e gioca un ruolo importante nella politica moderna.[1] La ricerca sta cominciando ad esplorare il modo in cui i gruppi di advocacy utilizzano i social media per facilitare l'impegno civile e l'azione collettiva.[2]

Nell’ambito della comunicazione invece per advocacy si intende il sostegno da parte di un individuo o di un gruppo di persone a un’idea, un prodotto, un brand o un servizio. Il supporto del pubblico è un elemento imprescindibile per lo sviluppo dell’advocacy che si alimenta per effetto delle dinamiche comunicative insite nel passaparola. Colui che si fa promotore e diffonde di sua iniziativa la conoscenza del prodotto viene definito brand advocate. In pubblicità possono essere adottate strategie e attività volte a coinvolgere, sensibilizzare e orientare l’opinione pubblica verso un tema al fine di accrescere il consenso sull’argomento.

Note modifica

  1. ^ Lobbying Versus Advocacy: Legal Definitions, su npaction.org, NP Action. URL consultato il 2 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2010).
  2. ^ Jonathan, et al Obar, Advocacy 2.0: An Analysis of How Advocacy Groups in the United States Perceive and Use Social Media as Tools for Facilitating Civic Engagement and Collective Action, in Journal of Information Policy, 2012.