Aeroporto di Varsavia-Chopin

L'Aeroporto di Varsavia Fryderyk Chopin (IATA: WAW, ICAO: EPWA) è un aeroporto polacco situato a 13 km a sud di Varsavia.

Aeroporto di Varsavia-Chopin
aeroporto
Vista dall'alto
Codice IATAWAW
Codice ICAOEPWA
Nome commercialeLotnisko Chopina w Warszawie
Descrizione
TipoCivile e militare
ProprietarioPrzedsiębiorstwo Państwowe "Porty Lotnicze" (PPL)
GestorePrzedsiębiorstwo Państwowe "Porty Lotnicze" (PPL)
StatoBandiera della Polonia Polonia
Voivodato  Masovia
CittàVarsavia
Posizione13 km a sud di Varsavia
Costruzione1934
Altitudine110 m s.l.m.
Coordinate52°09′57″N 20°58′02″E / 52.165833°N 20.967222°E52.165833; 20.967222
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Polonia
EPWA
EPWA
Sito webwww.lotnisko-chopina.pl/
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
15/333 690 × 60 masfalto
11/292 800 × 50 masfalto
Statistiche (2019)
Passeggeri in transito18.860.000
Sito ufficiale delle statistiche (PDF).
Terminal 1, sala partenze
Scultura del volto di Fryderyk Chopin, parte di un monumento all'ingresso del Terminal 1
Terminal 2, vista esterna
Terminal 2, area ritiro bagagli
Terminal 2, partenze

È collegato alla città dal servizio ferroviario metropolitano (SKM).

Strategia modifica

È l'aeroporto più trafficato della Polonia, di cui gestisce quasi il 50% del numero totale di passeggeri.[1]

Fino al 2012 fu l'hub della compagnia aerea OLT Express.

Terminal modifica

L'aeroporto ha due terminal: il terminal 1 e il terminal 2.

Nel 2010, al fine di uniformare la denominazione degli edifici situati presso l'aeroporto, l'aeroporto Fryderyk Chopin di Varsavia ha ordinato che gli edifici esistenti "Terminal 1" e "Terminal 2" ricevessero un nome comune: "Terminal A". Un secondo cambiamento è la nuova denominazione dell'ex Terminal Aviazione VIP ora chiamato Terminal Aviazione Generale.

Terminal 1 modifica

La parte più vecchia del Terminal A è stata inaugurata il 1º luglio 1992. La sua capacità iniziale era di circa 3,5 milioni di passeggeri l'anno, con la ricostruzione della linea ferroviaria l'affluenza è aumentata a circa 5,5 milioni di passeggeri. A settembre 2012 ha iniziato la sua conversione, che si propone di integrare l'edificio architettonico e funzionale con una nuova parte del terminal e la costruzione di un passaggio sotterraneo che collega direttamente la sala arrivi della nuova stazione ferroviaria.

Terminal 2 modifica

La parte più nuova del Terminal A è progettata per gestire 6,5 milioni di passeggeri l'anno. Il numero dei banchi check-in è 70. La sala degli arrivi è stata inaugurata il 1º dicembre 2006. L'area partenze del Terminal 2 ha ottenuto il permesso per il traffico passeggeri il 7 marzo 2008. Il 12 marzo sono cominciati i traffici per voli charter e il 18 marzo i restanti voli di linea; è in ulteriore espansione il molo esistente che è stato costruito a nord del molo centrale ed è stato completato il lavoro a quello sud (apertura 8 agosto 2011). I passeggeri in attesa nell'area duty free possono usufruire di un'unica grande sala la cui lunghezza è 725 m, le compagnie aeree ed i passeggeri hanno guadagnato 11 nuovi gate, che si trovano nel molo sud e del centro, il terminal dispone di 45 gate.

Il General Aviation Terminal modifica

Già VIP Aviation Terminal è stato inaugurato l'8 luglio 2005. Utilizzato dai passeggeri che utilizzano aerei privati o aziendali di aviazione generale. È situato in un edificio rimodernato dal vecchio terminal aereo nazionale.

Allo stesso tempo, nel complesso aeroportuale ci sono hub di compagnie aeree cargo: Cargo freight station - situata nella parte meridionale dell'aeroporto.

Aeroporto Militare

Si trova prima di entrare nell'aeroporto civile. Vi si trova la flotta di aerei del 36 Special Air Transport Regiment (sciolto nel mese di agosto 2011). Il terminal Aeroporto Militare (Terminal WPL) all'interno della base aerea è utilizzato specificamente per trasportare i membri delle più alte autorità del governo dello Stato che ricevono delegazioni straniere e altri compiti relativi al funzionamento dell'amministrazione statale.

Incidenti modifica

Note modifica

  1. ^ (PL) Data from The Civil Aviation Office of Poland (Urząd Lotnictwa Cywilnego) (PDF), su ulc.gov.pl. URL consultato il 24 gennaio 2009.
  2. ^ La Stampa - Consultazione Archivio, su archiviolastampa.it. URL consultato il 22 gennaio 2016.
  3. ^ ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-9-32 I-RIBN Warszawa-Okecie Airport (WAW), su aviation-safety.net, 22 gennaio 2016.
  4. ^ Polonia, Boeing atterra senza carrello, su tgcom.mediaset.it.
  5. ^ Polonia, Boeing atterra senza carrello, su tgcom.mediaset.it.
  6. ^ (PL) Video dell'atterraggio d'emergenza, su wiadomosci.gazeta.pl (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).

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Collegamenti esterni modifica

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