Afroamericani

gruppo etnico statunitense

Gli afroamericani (in inglese African-American, Afro-American, oppure Black American) sono un gruppo etnico costituito da statunitensi con ascendenza totale o parziale proveniente dall'Africa subsahariana.[1][2] Il termine generalmente denota i discendenti degli africani schiavizzati divenuti di nazionalità statunitense.[3][4][5] Sebbene alcuni immigrati neri o i loro figli si identifichino come afroamericani, la maggior parte degli immigrati di prima generazione preferisce identificarsi con la propria nazione di origine.[6]

Afroamericani
Percentuale di afroamericani nel 2019
 
Luogo d'origineIn tutti gli Stati Uniti, soprattutto nel sud e nelle aree urbane
Popolazione46,713,850
ReligioneProtestanti (71%), Cattolici (5%), Testimoni di Geova (2%), Musulmani (2%); atei e agnostici (18%)
Marcia su Washington per il lavoro e la libertà, 28 agosto 1963, mostra leader dei diritti civili e leader sindacali

Negli Stati Uniti, gli afroamericani costituiscono il terzo gruppo etnico più grande, dopo i bianchi e gli ispanici e latinoamericani.[7] La maggior parte degli afroamericani discende dalle persone schiavizzate entro i confini degli attuali Stati Uniti.[8][9] In media, gli afroamericani hanno origini in Africa occidentale e centrale, in Europa occidentale o nativo-americane.[10]

La storia afroamericana comincia nel XVI secolo, con l'inizio della tratta atlantica, in cui persone provenienti dall'Africa occidentale e centrale venivano venduti ai mercanti di schiavi europei e portati al di là dell'Atlantico. Dopo l'arrivo nelle Americhe, venivano venduti ai coloni europei e messi a lavorare nelle piantagioni, in particolare nelle colonie meridionali. Prima e durante la rivoluzione, i pochi che riuscirono a ottenere la libertà tramite la manomissione o la fuga fondarono comunità indipendenti. Dopo la fondazione degli Stati Uniti nel 1783, la maggioranza delle persone nere continuavano ad essere in schiavitù, e concentrate nel Sud, e i quattro milioni di schiavi furono liberati durante e al termine della guerra civile con la ratifica del XIII emendamento.[11] Durante la Ricostruzione, ottennero la cittadinanza e il diritto di voto (tramite il XIV e XV emendamento); per via della diffusa ideologia della supremazia bianca, erano trattati come cittadini di seconda classe e si trovarono presto segregati nel Sud. Queste circostanze cambiarono per via della partecipazione ai conflitti militari degli Stati Uniti, a una sostanziale emigrazione dal Sud, all'eliminazione legale della segregazione razziale, e infine ai movimenti per i diritti civili che propugnavano la libertà sociale e politica. Tuttavia, permane nel XXI secolo il problema del razzismo nei confronti degli afroamericani. Nel 2008, Barack Obama diventò il primo afroamericano ad essere eletto presidente degli Stati Uniti d'America.[12]

La cultura afroamericana ha avuto un'importante influenza sulla cultura globale, contribuendo a arti visive, letteratura, filosofia, politica, cucina, sport e musica. Il contributo afroamericano alla musica di massa è tanto profondo che in pratica tutta la musica americana, tra cui jazz, gospel, blues, disco, hip hop, R&B, soul e rock, ha origine o in parte o per tutto nella comunità afroamericana.[13][14]

Nel 2017 il 14,1% della popolazione, per un totale di 45 789 188 cittadini, si considera afroamericano.[15] Nel 2019, l'Ufficio del censimento degli Stati Uniti d'America censisce la popolazione afroamericana nel numero di 46.713.850.[16]

Origine del termine modifica

 
Riproduzione di un volantino su un'asta di schiavi negri a Charleston, Carolina del Sud, 1769

Fu Malcolm X a prediligere il termine African-American, perché lo considerava più corrispondente alla propria visione politico-culturale di "Africani che vivono in America".

 
Al centro della fotografia Angela Davis con la sua tipica "acconciatura alla afro"

Il termine "afro" negli Stati Uniti assunse anche accezioni di costume, proprio dagli anni settanta in poi, quando finì per rappresentare una voluminosa acconciatura di capelli esibita da molti neri come Jimi Hendrix e Angela Davis.

Il termine African-American ritrovò maggiore fortuna a partire dagli anni ottanta, quando leader come Jesse Jackson vollero puntare sulla peculiarità propria dei neri discendenti dagli schiavi condotti nelle colonie inglesi nordamericane del 1700.

Demografia modifica

La seguente tabella sulla popolazione afroamericana negli Stati Uniti nel corso del tempo mostra come i neri, in termini percentuali della popolazione statunitense totale, siano diminuiti sino al 1930 e da allora siano in crescita.

Afroamericani negli Stati Uniti[17]
Anno Numero Quota sulla
popolazione totale
Incremento
(10 anni)
Schiavi Quota in schiavitù
1790 757.208 19,3% (MAX)  – 697.681 92%
1800 1.002.037 18,9% 32,3% 893.602 89%
1810 1.377.808 19,0% 37,5% 1.191.362 86%
1820 1.771.656 18,4% 28,6% 1.538.022 87%
1830 2.328.642 18,1% 31,4% 2.009.043 86%
1840 2.873.648 16,8% 23,4% 2.487.355 87%
1850 3.638.808 15,7% 26,6% 3.204.287 88%
1860 4.441.830 14,1% 22,1% 3.953.731 89%
1870 4.880.009 12,7% 9,9%  –  –
1880 6.580.793 13,1% 34,9%  –  –
1890 7.488.788 11,9% 13,8%  –  –
1900 8.833.994 11,6% 18,0%  –  –
1910 9.827.763 10,7% 11,2%  –  –
1920 10,5 milioni 9,9% 6,8%  –  –
1930 11,9 milioni 9,7% (min) 13%  –  –
1940 12,9 milioni 9,8% 8,4%  –  –
1950 15,0 milioni 10,0% 16%  –  –
1960 18,9 milioni 10,5% 26%  –  –
1970 22,6 milioni 11,1% 20%  –  –
1980 26,5 milioni 11,7% 17%  –  –
1990 30,0 milioni 12,1% 13%  –  –
2000 34,6 milioni 12,3% 15%  –  –
2010 38,9 milioni 12,6% 12%  –  –
2020 41,1 milioni 12,4% 5,6%  –  –

Nel 1990 la popolazione afroamericana raggiunse i 30 milioni e rappresentava il 12% della popolazione degli Stati Uniti, quasi la stessa percentuale del 1900.[18]

Note modifica

  1. ^ "The Black Population: 2010" (PDF), Census Bureau, September 2011. "Black or African Americans" refers to a person having origins in any of the Black racial groups of Africa. The Black racial category includes people who marked the "Black, African Am., or Negro" checkbox. It also includes respondents who reported entries such as African American; Sub-Saharan African entries, such as Kenyan and Nigerian; and Afro-Caribbean entries, such as Haitian and Jamaican."
  2. ^ African Americans Law & Legal Definition: "African Americans are citizens or residents of the United States who have origins in any of the black populations of Africa. In the United States, the terms are generally used for Americans with at least partial Sub-Saharan African ancestry."
  3. ^ Carol Lynn Martin e Richard Fabes, Discovering Child Development, Cengage Learning, 2008, p. 19, ISBN 978-1111808112. URL consultato il 25 ottobre 2014.
    «most (but not all) Americans of African descent are grouped racially as Black; however, the term African American refers to an ethnic group, most often to people whose ancestors experienced slavery in the United States (Soberon, 1996). Thus, not all Blacks in the United States are African-American (for example, some are from Haiti and others are from the Caribbean).»
  4. ^ Don C. Locke e Deryl F. Bailey, Increasing Multicultural Understanding, SAGE Publications, 2013, p. 106, ISBN 978-1483314211. URL consultato il 7 marzo 2018.
    «African American refers to descendants of enslaved Black people who are from the United States. The reason we use an entire continent (Africa) instead of a country (e.g., Irish American) is because slave masters purposefully obliterated tribal ancestry, language, and family units in order to destroy the spirit of the people they enslaved, thereby making it impossible for their descendants to trace their history prior to being born into slavery.»
  5. ^ The size and regional distribution of the black population, su mumford1.dyndns.org, Lewis Mumford Center. URL consultato il 1º ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).
  6. ^ (EN) Tracy Scott Forson, Who is an 'African American'? Definition evolves as USA does, in USA Today, 21 febbraio 2018. URL consultato il 14 maggio 2023.
  7. ^ (EN) US Census Bureau, Measuring Racial and Ethnic Diversity for the 2020 Census, su The United States Census Bureau. URL consultato il 23 aprile 2023.
  8. ^ Gomez, Michael A: Exchanging Our Country Marks: The Transformation of African Identities in the Colonial and Antebellum South, p. 29. Chapel Hill, NC: University of North Carolina, 1998.
  9. ^ Walter C. Rucker, The River Flows On: Black resistance, culture, and identity formation in early America, LSU Press, 2006, p. 126, ISBN 978-0-8071-3109-1.
  10. ^ Gates, Henry Louis Jr, In Search of Our Roots: How 19 Extraordinary African Americans Reclaimed Their Past, New York: Crown Publishing, 2009, pp. 20–21.
  11. ^ Paul Harris, How the end of slavery led to starvation and death for millions of black Americans, in The Guardian, 8 ottobre 2015 (archiviato il 16 gennaio 2023).
  12. ^ =Ewen MacAskill, Suzanne Goldenberg e Elana Schor, Barack Obama to be America's first black president, in The Guardian, 5 novembre 2008, ISSN 0261-3077 (WC · ACNP). URL consultato il 19 febbraio 2016.
  13. ^ (EN) Maya Eaglin, The soundtrack of history: How Black music has shaped American culture through time, su nbcnews.com, 21 febbraio 2021. URL consultato il 14 aprile 2022 (archiviato il 19 aprile 2022).
  14. ^ (EN) Sarah Osei, How Black People Created All Your Favorite Music, su highsnobiety.com, 4 novembre 2020. URL consultato il 14 aprile 2022.
  15. ^ ACS DEMOGRAPHIC AND HOUSING ESTIMATES: 2017 American Community Survey 1-Year Estimates, su factfinder.census.gov, Ufficio del censimento degli Stati Uniti. URL consultato il 21 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2017).
  16. ^ Explore Census Data, su data.census.gov. URL consultato il 2 luglio 2021.
  17. ^ Questa tabella dà i dati sulla popolazione afroamericana in base alle fotografie del U.S. Census nel corso degli anni (I dati dal 1920 al 2000 sono basati sui risultati dei censimenti presenti nelTime Almanac del 2005, p. 377.)
  18. ^ Time Line of African American History, 1881–1900, su lcweb2.loc.gov. URL consultato il 20 aprile 2012.

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