L'Ahl al-ṣuffa (in arabo أهل الصفّة?, in italiano: la gente della tettoia) è il nome dato a un gruppo di devoti musulmani che ebbero il permesso da Maometto di dimorare nell'angolo nord-orientale dello spiazzo su cui insisteva la sua casa di Medina, attigua alla moschea in cui la Umma si riuniva per pregare sotto la sua guida.

Secondo una tradizione riportata da ʿAbd al-Razzāq (m. 827) nel suo al-Muṣannaf, nn. 1648–9)[1] essi ebbero il permesso di dormire nel corso della notte all'interno di questa moschea.

Propensi alla meditazione mistica e alla spiritualità (ma pronti a combattere al comando del loro Profeta), costoro non avevano un alloggio in cui dimorare e si dice fossero all'incirca 400,[2] anche se alcuni autori sufi ne limitano il numero a 92 o 93.

Che tale cifra sia ancora esagerata basterebbero a dimostrarlo le enormi difficoltà logistiche che ne sarebbero derivate e la dimensione assai contenuta della popolazione medinese, tant'è vero che al-Hujvīrī si limita a citarne appena 34.[3]

Tra i suoi componenti figurano Abū Hurayra (m. c. 678), ʿAbd Allāh b. Masʿūd (m. 652–3), Abū Dharr al-Ghifārī (m. 652–3) e Ḥudhayfa b. al-Yamān (m. 656).[4]

Alcuni sufi collegano la nascita del Sufismo a costoro, e anche l'umile veste dei mistici sarebbe la conseguenza diretta degli abiti forzatamente umili dell'Ahl al-ṣuffa.

Note modifica

  1. ^ Lemma «Ahl al-ṣuffa» (R. Tottoli), in: The Encyclopaedia of Islam, THREE. Edited by: Kate Fleet, Gudrun Krämer, Denis Matringe, John Nawas, Everett Rowson. Brill Online, 2016.
  2. ^ Edward William Lane, Arabic-English Lexicon, Londra, Willams & Norgate, 1863, s.v. «Ṣuffa».
  3. ^ Kashf al-maḥjūb, tr. di R. A. Nicholson, Leida e Londra, 1911, p. 81.
  4. ^ Lemma «Ahl al-ṣuffa», cit.

Bibliografia modifica

  • ʿAbd al-Razzāq al-Ṣanʿānī, al-Muṣannaf, ed. Ḥabīb al-Raḥmān al-Aʿẓamī, Beirut, 19832.
  • Ibn Taymiyya, Ahl al-ṣuffa wa aḥwālihim, Ṭanṭa (Egitto), 1990.
  • Jean Claude Vadet. “Les ahl al-suffa et le soufisme”, in: Wolfhart Heinrichs und Gregor Schoeler (Hrsg.), Festschrift Ewald Wagner zum 65. Geburtstag. vol. 1: Semitische Studien unter besonderer Berücksichtigung der Südsemitistik. Stoccarda, Steiner, 1994. pp. 244-258.
  • William Montgomery Watt, Lemma «Ahl aṣ-Ṣuffa», in: The Encyclopaedia of Islam. New Edition, vol. I, pp. 266a-267a.
  • Louis Massignon, Essai sur les origines du lexique technique de la mystique musulmane, Parigi, J. Vrin, 1954, p. 156 (ristampa dell'edizione del 1922, Parigi, P. Geuthner).
  • Annemarie Schimmel, Mystical dimensions of Islam, Chapel Hill, University of North Carolina Press, 1975, pp. 14 e 28. ISBN 0807812714.

Voci correlate modifica

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