STX Europe

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STX Europe AS (precedentemente nota come Aker Yards ASA) è stata un'azienda coreana attiva nel settore delle costruzioni navali. Sebbene l'azienda avesse sede ad Oslo e producesse gran parte delle sue navi in Europa, la proprietà era sudcoreana, in quanto l'azienda era controllata dal 2009 da STX Offshore & Shipbuilding – quarto costruttore navale del mondo – e da STX Engine, entrambe filiali di STX Corporation.

STX Europe
(ex Aker Yards)
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StatoBandiera della Norvegia Norvegia
Forma societariaAksjeselskap
Borse valoriBorsa di Oslo (2004-2009)
Fondazione2004 a Oslo
Fondata daAker ASA e Kværner
Chiusura2017 (vendita delle filiali)
Sede principaleOslo
GruppoSTX Corporation
Persone chiaveIn-Sung Lee (Presidente)
Su-Jou Kim (CEO)
Settorecostruzioni navali, cantieri navali
Prodottinavi, energie marine, servizi
Utile netto20.804 miliardi di NOK[1] (2011)
Dipendenti14.500[1] (2011)

Storia modifica

 
Il cantiere navale STX Europe a Helsinki

Origini modifica

Il gruppo Aker Yards ASA unisce i cantieri navali delle due principali aziende norvegesi: Aker ASA e Kværner ASA.[2]

Aker ASA crea i suoi cantieri navali con l'acquisizione, nel 1992, dei cantieri del "Langsten group" e poi attraverso altre fusioni ed acquisizioni crea il gruppo "Aker Yards AS" nel 1998.[2]

La Kværner ASA acquisisce nel 1990 i cantieri "Masa-Yards" (Kvaerner Masa-Yards); negli anni '90 vi furono diverse acquisizioni di cantieri (per arrivare a 13 cantieri), seguite poi da dismissioni; negli anni 2000, il gruppo possedeva 3 cantieri: "Masa-Yards" (Turku), "Kværner Warnow" (Rostock) e "Kvaerner Philadelphia Shipyard Inc" (Filadelfia).[2]

La "Aker Kværner Yards AS" fu fondata nel 2002, era posseduta da Aker Kværner ASA (50%) Aker RGI Holding ASA (50%) e aveva 12 cantieri navali in Europa, 1 negli Stati Uniti ed 1 in Brasile.[3]

Aker Yards modifica

La compagnia è stata fondata nella primavera del 2004 con il nome di Aker Yards ASA, attraverso la fusione delle attività di costruzione navale delle due aziende Aker ASA e Kværner ASA.

All'epoca l'azienda aveva 13 cantieri navali nel mondo: 6 in Norvegia, 2 in Finlandia (Rauma e Turku), 2 in Germania (Wismar e Rostock-Warnemünde), 2 in Romania (Brăila e Tulcea) e 1 in Brasile (Niterói).

L'azienda è quotata alla borsa di Oslo (ticker AKY, ISIN: NO 0010222995) nel maggio 2004.[4][5]

Nel settembre 2004, il gruppo Aker Yards annuncia la fusione dei suoi due cantieri navali in Finlandia: "Kvaerner Masa-Yards Inc." (Turku) e "Aker Finnyards Inc." (Rauma), in una nuova società che si chiamerà "Aker Finnyards Oy" e che sarà operativa dal gennaio 2005[6]. La "Aker Finnyards Oy" nel 2006 cambierà nome in "Aker Yards Oy" e infine nel 2008 in "STX Finland (Cruise) Oy".

Nel dicembre 2004, Kværner Masa-Yards (in seguito STX Finland) – come principale azionista – e ABB, Aker Kværner (in seguito Aker Solutions) e Wärtsilä – come azionisti minori – fondano la Aker Arctic Technology Oy a Helsinki.

Nel 2006, la Aker Yards compra, dalla Alstom, la divisione navale dell'azienda francese: Alstom marine, questa comprende i Chantiers de l'Atlantique di Saint-Nazaire e la Alstom Leroux Naval (ALN) di Lorient. Viene quindi creata una nuova azienda – la Aker Yards SA – comprendente i cantieri di Saint-Nazaire e di Lorient; la norvegese "Aker Yards ASA" possiede il 75% di "Aker Yards SA", mentre Alstom ha il rimanente 25%, e mantiene la sua partecipazione fino al 2010. Con questa acquisizione, Aker Yards ASA ha quindi 15 cantieri navali in 6 paesi del mondo e più di 16.0000 dipendenti.[7][8]

Aker ASA, all'epoca l'azionista di maggioranza della Aker Yards col 75%, dall'estate 2006 inizia a ridurre la sua partecipazione nell'azienda; nel gennaio 2007 diminuisce la sua partecipazione azionaria dal 50,4% al 40,1%; poi nel marzo 2007 vende completamente la propria partecipazione nell'azienda.

Nell'agosto 2006, la Aker Yards prende il controllo del cantiere navale di "Okean" a Mykolaïv (Ucraina). Nel 2007, viene creato un cantiere in Vietnam, all'epoca il gruppo consta quindi di 18 cantieri nel mondo, in: Brasile (1), Finlandia (3), Francia (2), Germania (2), Norvegia (6), Romania (2), Vietnam (1) e Ucraina (1).[9]

Il 23 ottobre 2007, STX ha acquistato alla borsa di Oslo il 39,2% del capitale di Aker Yards, e ne diventa l'azionista principale.[10]

La Aker Yards è quindi rilevata nel mese di ottobre 2007 dalla sudcoreana STX Offshore & Shipbuilding. Questa operazione è approvata della Commissione europea nel maggio 2008[11].

Nel marzo 2008, la Aker Yards ha venduto il 70% dei suoi cantieri navali in Germania (a Wismar e a Rostock) e in Ucraina (a Mykolaïv) alla società di investimento russa FLC West; la nuova società è stata chiamata nel settembre 2008 Wadan Yard.

Nel mese di agosto 2008, STX aumenta la propria partecipazione in Aker Yards al 92,46% del capitale.[10]

 
Il cantiere dell'STX Europe in Finlandia

STX Europe modifica

Il 3 novembre 2008, per riflettere la nuova proprietà dell'azienda, la Aker Yards ASA è rinominata STX Europe ASA[12][13]; in conseguenza "Aker Yards France" cambia nome in "STX France Cruise SA" (nome commerciale "STX France")[14][15].

Il 6 novembre 2008, la Repubblica francese diventa azionista di STX France (ufficialmente "STX France Cruise SA") al 33,34%; a seguito di questa operazione, "Alstom Holdings SA" – che aveva il 25% – diminiusce la sua partecipazione al 16,65%, mentre "STX Europe ASA" – che aveva il 75% – possiede ora il 50,01% di STX France.[16][17]

Nel gennaio 2009, il gruppo STX completa l'acquisizione del 100% del capitale di STX Europe.[10]

Nel febbraio 2009, STX Europe è ritirata dalla borsa di Oslo, dove era quotata dal 2004 con il ticker STXEUR (in precedenza AKY).[18]

Nel giugno 2009, i cantieri tedeschi di Wadan Yards (30% STX Europe e 70% FLC West) falliscono; i due cantieri tedeschi sono quindi rilevati dalla Nordic Yards. Mentre il cantiere in Ucraina è stato trasferito a una società basata nelle Isole Vergini britanniche.

Nel marzo 2010, Alstom cede la sua partecipazione in STX France (16,65%) ad STX Europe; gli azionisti sono quindi STX Europe con il 66,66% e lo Stato francese con il 33,34%.[19]

Nel 2010, con un'offerta pubblica iniziale, la STX OSV Holdings Ltd. è quotata alla borsa di Singapore.[10]

Nel dicembre 2010, STX Finland Oy e United Shipbuilding Corporation (USC) creano la joint venture Arctech Helsinki Shipyard Oy a Helsinki.[10]

Dismissione di STX Europe

Dal 2012, il gruppo STX Offshore & Shipbuilding, fortemente indebitato, inizia a vendere le sue filiali (e i suoi 15 cantieri navali).

Nel dicembre 2012, il gruppo italiano Fincantieri acquista "STX OSV Holdings" e la nuova società – stavolta basata in Norvegia ad Ålesund – è chiamata VARD e comprende 9 cantieri navali: 5 in Norvegia, 2 in Romania, 1 in Vietnam e 1 in Brasile (più un altro in costruzione).[20][21][22][23]

Nel 2013, il gruppo norvegese Westcon acquista "STX Norway" che comprendeva "STX Norway Florø AS" e "STX Norway Design Florø AS", che diventano rispettivamente "Westcon Yard Florø" e "Westcon Design Florø".[24]

Nel settembre 2013, il cantiere navale di Rauma di "STX Finland" chiude; nel gennaio 2014 è acquistato dalla città di Rauma e in seguito sul sito dei cantieri si installa la nuova società Rauma Marine Constructions Oy (RMC)[25].

Il 13 marzo 2014, STX Corporation annuncia di voler vendere i cantieri di STX Europe di Saint-Nazaire, Lorient e Turku.

Nel 2014, il cantiere finlandese di Turku è venduto a Meyer Werft (e diventa "Meyer Turku Oy")[26], e le altre filiali finlandesi ("Aker Arctic Technology Oy" e "Arctech Helsinki Shipyard Oy") sono vendute rispettivamente a "Suomen Teollisuussijoitus Oy"/"Finnish Industry Investment Ltd" ed a United Shipbuilding Corporation: la "STX Finland" è completamente smantellata.

Nel 2016, i cantieri di Lorient ("STX France Lorient SAS" ex "Alstom Leroux Naval") sono acquistati da Kership; la nuova società assume il nome di "Kership Lorient SASU"; i cantieri sono situati a Lanester sul sito industriale del Rohu.[27][28]

Nel maggio 2017, è trovato un accordo con Fincantieri per l'acquisizione dei cantieri di Saint-Nazaire di STX France. Tuttavia l'accordo è rimesso in causa dal nuovo governo francese; con un decreto del 27 luglio 2017 e poi con un'ordinanza del 2 ottobre 2017 "STX France" è nazionalizzata dallo Stato francese; in attesa di un nuovo accordo franco-italiano con Fincantieri. Il 18 luglio 2018, STX France cambia nome in Chantiers de l'Atlantique e riprende così la sua denominazione di origine[29].

Con la vendita del cantiere di Saint-Nazaire di STX France nel luglio 2017, la STX Europe non ha più cantieri navali, è sostanzialmente svuotata di ogni attività e può considerarsi completamente smantellata.

Attività modifica

 
La nave Manzanillo II nel porto di Ostenda (Belgio)

STX Europe è stata il principale costruttore navale europeo, con 15 cantieri navali: 3 in Finlandia, 2 in Francia e 1 in Norvegia e altri 9 cantieri dipendenti da "STX OSV Holdings" e distribuiti tra Norvegia (5), Brasile (2), Romania (2) e Vietnam (1); in ognuna di queste nazioni i cantieri erano gestiti da una società interamente controllata da STX Europe. L'azienda aveva tre aree di business: Cruise & Ferries per le navi da crociera e i traghetti, Offshore & Specialized Vessels per le navi particolari (ad esempio pescherecci o navi da ricerca scientifica) e Other Operations per tutto il resto.

Tra i suoi clienti vi erano operatori del calibro di Carnival Corporation & plc (Carnival Cruise Line, Costa Crociere, Cunard Line, Princess Cruises), MSC Crociere, Norwegian Cruise Line e Royal Caribbean Cruises (Royal Caribbean International e Celebrity Cruises); le navi da crociera erano costruite nei cantieri navali di Saint-Nazaire e di Turku.

Nel 2007, quando STX acquistò Aker Yards, le attività delle due aziende erano generalmente distinte:

  • Il gruppo STX era presente in tre grandi settori di attività: la costruzione navale e l'equipaggimento marittimo (compresi i motori), il trasporto marittimo e la logistica, e l'energia e le costruzioni. Nel contesto dell'attività di costruzione navale, la STX progettava e costruiva diversi tipi di navi commerciali, come portacontainer, portarinfuse, navi cisterna, chimichiere, petroliere e metaniere.
  • La Aker Yars produceva essenzialmente delle navi ad alta tecnicità. La gamma di prodotti comprendeva navi da crociera, traghetti, navi mercantili, navi offshore e specializzate. Le navi da crociera e i traghetti rappresentavano circa il 44% del fatturato dell'azienda.

Le attività delle filiali di STX Europe erano le seguenti:

Organizzazione modifica

Struttura societaria e filiali[1]
Cantieri navali[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d (EN) STX Europe in brief, su stxeurope.com, 29 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  2. ^ a b c (EN) About Aker Yards, su akeryards.com, 22 marzo 2006. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2006).
  3. ^ (EN) Welcome to Aker Kværner Yards, su akeryards.com, 28 gennaio 2004. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2004).
  4. ^ (EN) Aker Yards to be listed on the Main List of Oslo Børs (XML), su akeryards.com, 28 maggio 2004. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2006).
  5. ^ (EN) Aker Yards successfully listed (XML), su akeryards.com, 1º giugno 2004. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2005).
  6. ^ (EN) Aker Yards merges Kvaerner Masa-Yards and Aker Finnyards, the new company will be named Aker Finnyards, su akeryards.com, 4 settembre 2004. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
  7. ^ (EN) Aker Yards and Alstom Marine Complete Transaction, su asdnews.com, 1º giugno 2006. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2017).
  8. ^ Merger Case M.4104 : AKER YARDS / CHANTIERS DE L'ATLANTIQUE, su ec.europa.eu, 27 marzo 2006.
  9. ^ (EN) AKER YARDS ASA IN BRIEF, su akeryards.com, 17 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2007).
  10. ^ a b c d e (EN) Historical Highlights, su stxeurope.com, 29 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2014).
  11. ^ Merger Case 4956 : STX / AKER YARDS, su ec.europa.eu, 5 maggio 2008.
  12. ^ (EN) Aker Yards changes name to STX Europe, su stxeurope.com, 3 novembre 2008. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2009).
  13. ^ (EN) Aker Yards to be renamed STX Europe, su reuters.com, 3 settembre 2008.
  14. ^ (FR) Les chantiers de Saint-Nazaire deviennent STX France Cruise SA, su meretmarine.com, 5 novembre 2008. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  15. ^ (FR) Aker Yards change de nom et devient STX Europe, su meretmarine.com, 3 novembre 2008. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2018).
  16. ^ (EN) French Republic becomes strategic owners in STX Europe's French yards, su stxeurope.com, 6 novembre 2008. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).
  17. ^ (FR) L'Etat prend directement 33.34% du capital des chantiers de Saint-Nazaire, su meretmarine.com, 7 novembre 2008. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  18. ^ (EN) DELISTING, su stxeurope.com, 9 febbraio 2009. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2009).
  19. ^ (FR) Alstom vend à STX ses dernières parts dans les chantiers de Saint-Nazaire, su meretmarine.com, 23 marzo 2010. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  20. ^ a b (EN) VARD, a Fincantieri company, su vard.com.
  21. ^ (ITEN) FINCANTIERI COMPRA STX OSV E DIVENTA PRIMO PLAYER AL MONDO NEI SEGMENTI AD ALTO VALORE AGGIUNTO, su fincantieri.com, 21 dicembre 2012.
  22. ^ (FR) STX Europe démantelé, Fincantieri va devenir le géant européen de la navale, su meretmarine.com, 24 dicembre 2012.
  23. ^ (ITEN) FINCANTIERI PERFEZIONA L’ACQUISIZIONE DI STX OSV, su fincantieri.com, 23 gennaio 2013.
  24. ^ a b c (NOEN) Westcon Group, su westcon.no.
  25. ^ a b (FIEN) Rauma Marine Constructions, su rmcfinland.fi.
  26. ^ a b (FIEN) Meyer Turku Oy, su meyerturku.fi.
  27. ^ a b (FREN) KERSHIP choisi pour reprendre le chantier de STX LORIENT à Lanester, su kership.com, 20 maggio 2016.
  28. ^ a b (FREN) KERSHIP LORIENT s'implante au Rohu, su kership.com, 7 ottobre 2016.
  29. ^ (FR) STX France devient les Chantiers de l’Atlantique, su chantiers-atlantique.com, 20 luglio 2018. URL consultato il 14 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2019).
  30. ^ (FREN) Chantiers de l'Atlantique, su chantiers-atlantique.com.
  31. ^ (EN) Aker Artic, su akerarctic.fi.
  32. ^ (FIEN) Arctech Helsinki Shipyard, su arctech.fi.

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