Albergo dei Poveri (Palermo)

edificio di Palermo

L'Albergo dei Poveri è un edificio di Palermo, situato in Corso Calatafimi 217.[1][2]

Albergo dei Poveri
La facciata del Reale albergo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalermo
IndirizzoCorso Calatafimi n. 217
Coordinate38°06′34.18″N 13°20′45.29″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1746 - 1772
Inaugurazione1772
UsoSede universitaria e museale
Realizzazione
ArchitettoOrazio Furetto, Giuseppe Venanzio Marvuglia e Nicolò Puglia.
 
Portico.
 
Scalone monumentale con Crocifisso e cortina a baldacchino.

Epoca borbonica

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Fu fondato con il nome di Reale Albergo dei Poveri nel 1733, durante il vicereame austriaco, con lo scopo di accogliere poveri inabili, storpi, giovani vagabonde ed orfane. Uno dei fondatori fu Ferdinando Francesco Gravina, principe di Palagonia.[3] L'istituzione era insediata in alcune fabbriche fuori Porta Termini, luogo in seguito denominato Albergo vecchio.[4]

Il progetto fu ripreso durante il regno di Carlo di Borbone.[4] Infatti l'istituzione è antecedente di alcuni anni dell'altrettanto grandioso Real Albergo dei Poveri di Napoli.

Inizialmente affidato all'architetto Orazio Furetto, il cantiere fu poi seguito fino al termine dei lavori dagli architetti Giuseppe Venanzio Marvuglia e Nicolò Puglia. I lavori di costruzione presero avvio nel 1746 sotto la supervisione del viceré di Sicilia Bartolomeo Corsini[4] (la prima pietra fu posta il 24 aprile, e durante la costruzione furono rinvenuti dei sepolcri fenici e cartaginesi[5][4]), ma i lavori durarono assai più del previsto, tanto che la struttura fu inaugurata solo l'8 agosto del 1772,[6] ai tempi di Ferdinando III,[4] pur parzialmente incompleta. Nel primo cortile prospetta una chiesa a pianta rettangolare, dedicata a Santa Maria della Purificazione edificata tra il 1773 e il 1779.[7]

Nel 1898 fu riservato solo alle donne e il suo nome fu cambiato in Albergo delle Povere.

Epoca contemporanea

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Nel 1943 durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale l'edificio fu seriamente danneggiato. Al termine della guerra il complesso fu restaurato.

Oggi appartiene parzialmente alla Regione Siciliana e parzialmente all'Istituto Principe di Palagonia e Conte Ventimiglia che sta attuando una politica di apertura al pubblico del monumento; inoltre è sede di mostre temporanee e convegni.

Architettura

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Edificio ad isola, con pianta rettangolare, due ordini di finestre rettangolari e l'ultimo con finestre circolari, terrazzini ai lati.[8] Prospetto in pietra d'intaglio, portale con colonne sormontato da scudo marmoreo.[8]

Nel cortile dell'atrio, sull'asse mediano minore, è la chiesa collegata alle ali esterne dell'edificio,[9] con cancellate e grate interne al tempio. Esternamente accessi protetti ai corpi dell'edificio per il tramite di scaloni monumentali.[10]

  • Cortile destro o orientale, ambiente quadrato con portici e logge, costituito da 31 archi sostenuti da 32 colonne.[10]
  • Cortile sinistro o occidentale.[10] Il perfezionamento dell'ambiente quadrato con portici, logge e fontana centrale è avvenuto in tempi successivi.
  • Ambienti documentati:
    • Spezieria.[9]
    • Dormitori.[10]
    • Refettorio.[10]
    • Lavatoi.[10]
    • Scuole per la filatura.[10]
    • Opificio delle paste.[10]
    • Officine per la filatura e tessitura.[10]
    • Cucine.[10]
  • Cantinati seminterrati.
  • Piano terreno con porticati interni: setificio per la filatura e tessitura della seta, calzificio.[11]
  • Primo piano con logge interne: dormitori, ambienti vari e residenza del rettore.[12]
  • Solai: ambienti di servizio.[12]
  • Scalone monumentale con pianerottolo arricchito da Crocifisso su cortina marmorea a baldacchino.
  • Scalone monumentale con pianerottolo arricchito da dipinto.

Educandato Statale "Maria Adelaide"

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Interno di San Francesco di Sales

Real Educatorio "Maria Adelaide": le suore della Congregazione di San Francesco di Sales con una solenne cerimonia il 25 Agosto del 1735 posero la prima pietra per la costruzione del complesso conventuale, situato sullo stradone di Monreale.

Chiesa di San Francesco di Sales

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Tempio progettato e attuato da Giuseppe Venanzio Marvuglia, aperto al pubblico nel 1776 ma consacrato l'8 Maggio 1818.

  • XVIII secolo, Ciclo di dipinti, olio su tela, San Francesco di Sales che dona la Regola a suor Giovanna Francesca di Chantal, Visitazione di Maria ad Elisabetta, San Giuseppe, Badessa inginocchiata dinanzi a Gesù che le mostra il suo cuore splendente, opere realizzate da Gaetano Mercurio.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Denominato all'epoca della costruzione stradone di Mezzo Monreale, poiché conduceva da Porta Nuova a Monreale.
  2. ^ Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 196.
  3. ^ Gravina, Ferdinando Francesco, 5º principe di Palagonia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 3 aprile 2023.
  4. ^ a b c d e Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 197.
  5. ^ del Pozzo, p. 53.
  6. ^ Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 198.
  7. ^ Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 201.
  8. ^ a b Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 199.
  9. ^ a b Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 200.
  10. ^ a b c d e f g h i j Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 203.
  11. ^ Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 204.
  12. ^ a b Gaspare Palermo Volume quinto, pp. 205.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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