Albert One

cantante italiano (1956-2020)

Albert One, pseudonimo di Alberto Carpani (Pavia, 23 aprile 1956Pavia, 10 maggio 2020), è stato un cantante italiano.

Albert One
Albert One a Discoring (1985)
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenerePop
Italo disco
Italodance
Periodo di attività musicale1979 – 2020
EtichettaBaby Records
Ariola Records
ZYX Music
One Records
Universal Music Group
AVI Records
Album pubblicati3
Raccolte3
Sito ufficiale

In auge negli anni ottanta, particolarmente per il genere italo disco, fu noto anche con numerosi altri pseudonimi, tra cui Jock Hattle, F.T. One, X. One, A.C. One. Fu anche dj e produttore.

Biografia modifica

Gli inizi e il successo modifica

Iniziò giovanissimo cantando in un gruppo di provincia. Nel 1983 arrivò il primo successo, un pezzo dance dal titolo Yes-no family scritto da Enrico Ruggeri e interpretato con uno dei suoi tanti pseudonimi, in questo caso Jock-Hattle[1]. Il suo più grande exploit fu nel 1984, con Turbo Diesel per la Baby Records. Il brano si rivelò una hit a livello mondiale. Successivamente uscirono altri fortunati singoli come Heart on fire, Lady O e Secrets. Sempre in questi anni Albert One sarà il produttore discografico di molti singoli di showgirl come Lorella Cuccarini, Heather Parisi e Raffaella Carrà.

Nel 1999 ebbe successo con la hit Sing a Song Now Now. Produsse anche un remix della colonna sonora di Furyo, interpretata da Raffaele Fiume. Nello stesso periodo fondò il gruppo Clock on Five. Cantò inoltre nella AlbertOne Live Band, riproponendo i suoi successi e incidendo cover di altri brani della italo-disco e della dance anni ottanta.

Incise anche Mandy, cover di Barry Manilow. Il brano, prodotto da Gianlorenzo Tubelli, venne inserito nell'ultima versione di Mixage, storica compilation che ai tempi della Baby Records lo lanciò con Turbo Diesel.

La disputa con Zucchero modifica

Nell'ottobre 2014, accusò Zucchero Fornaciari di plagio, sostenendo che la melodia del ritornello di Quale senso abbiamo noi fosse copiata da quella del suo brano Sunshine del 2003. Le accuse si dimostrarono infondate: nel marzo 2018, infatti, la vicenda, attraverso la sentenza n°6509,[2] si risolse con la completa assoluzione di Zucchero e della casa discografica Universal Music Group. In particolare il Consulente Tecnico d'Ufficio concluse «affermando l’insussistenza del requisito dell’originalità dell’opera musicale, trattandosi di un frammento del tutto comune e ampiamente sfruttato in ogni genere e ambito musicale». Il Tribunale di Milano, pertanto, ritenne «non tutelabile il breve nucleo melodico, in quanto banale e diffusissimo (tanto da essere utilizzato anche da compositori classici oltremodo risalenti), risultando pertanto privo di effettiva originalità» e rigettando «la domanda attorea per la carenza di originalità del ritornello di cui si è lamentato il plagio e per la presenza di sostanziali differenze tra i due brani, in particolare, della componente armonica».[3]

Morte modifica

Albert One è deceduto il 10 maggio 2020, all'età di 64 anni, nell'istituto clinico Maugeri, a Pavia, dove era ricoverato da alcuni giorni in seguito a complicazioni dovute ad un quadro clinico complesso, ma non riconducibile al COVID-19.[4][5]

Discografia parziale modifica

Album modifica

  • 1988 – Everybody

Raccolte modifica

  • 1998 – Best of Albert One
  • 2013 – The 12" Collection 1984-1989

EP modifica

  • 2012 – EP - One

Singoli modifica

  • No more lies (1982)
  • Turbo Diesel (1984)
  • Heart on fire (1985)
  • Lady O (1985)
  • For your love (1986)
  • Secrets (1986)
  • Hopes & Dreams (1987)
  • Everybody (1988)
  • Freeboard (1988)
  • Visions (1988)
  • Loverboy (1989)
  • All you want (1993)
  • Mandy (1998)
  • Sing a song now now (1999)
  • Ring the Bell (2000)
  • Music (2002)
  • Wet Wet Wet (2002)
  • Sunshine (2003)
  • Stay (2010)
  • Sing a song now now 2014 (2014)
  • Face to Face (2015)

Note modifica

  1. ^ AA VV, Albert'One, su tetspettacoli.com, T&T Art Management. URL consultato il 13 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2005).
  2. ^ Tribunale di Milano, Sentenza n°6509/2018 (PDF), in www.giuridica.net, 15 marzo 2018. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  3. ^ Veronica Foroni, Plagio musicale – Tribunale di Milano, sentenza n. 6509/2018, giudice Moro, in www.giuridica.net, 18 dicembre 2018. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  4. ^ Addio Albert One: con Turbo Diesel fu il pioniere dell'Italo Disco, 11 maggio 2020. URL consultato il 29 marzo 2021.
  5. ^ Daniela Scherrer, Addio ad Albert One, dj e musicista che ha fatto ballare tutto il mondo, in La Provincia Pavese, 11 maggio 2020. URL consultato il 29 marzo 2021.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN87298149 · Europeana agent/base/144818 · BNE (ESXX1576297 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-87298149