Alberto Cantù

musicologo e critico musicale italiano

Alberto Cantù (Genova, 7 ottobre 1950Milano, 18 gennaio 2021[1]) è stato un musicologo e critico musicale italiano.

Biografia modifica

Insegnò storia della musica al Conservatorio di Como; scrisse per le principali riviste di settore, tra cui Musica e Amadeus, e collaborò con università, teatri italiani e stranieri, Rai.

Fu critico musicale de il Giornale dal 1976 al 2006. Si occupò di storia del violino e di drammaturgia musicale.

Fece parte del comitato scientifico dell'Istituto di studi paganiniani di Genova, dell'Istituto di studi pucciniani di Milano e del Centro studi Felice Romani di Moneglia.

Opere modifica

  • I 24 capricci e i 6 concerti di Paganini, Torino, EDA 1980.
  • Nicolò Paganini (1782-1982), in «Liguria», numero speciale a cura di A. Cantù, Anno XLIX, N.1, Gennaio-Febbraio 1982, pp. 13-19.
  • Le opere di Paganini, con Danilo Prefumo, Genova, Sagep 1982.
  • Respighi compositore, Torino, Eda 1985.
  • Ottorino Respighi (Aa.Vv.), Torino, ERI 1985.
  • Invito all'ascolto di Paganini, Milano, Mursia 1988.
  • La lanterna magica, con Gino Tanasini, Genova, Sagep 1991.
  • Renato De Barbieri nell'arco del violino, Marietti, Genova 1993.
  • Intorno a Locatelli, Aa.Vv., Lucca, LIM 1996.
  • Melodrammi con figure, Genova, 2001 De Ferrari.
  • Da Farinelli a Camilleri, Varese, Zecchini Editore 2003.
  • Yehudi Menuhin l'Orfeo tragico, coll. Grandi Violinisti 1, Varese, Zecchini Editore 2006.
  • Jascha Heifetz l'Imperatore solo, coll. Grandi Violinisti 2, Varese, Zecchini Editore 2007.
  • L'universo di Puccini da Le Villi a Turandot, Varese, Zecchini Editore 2008.
  • David Oistrakh. Lo splendore della coerenza, coll. Grandi Violinisti 3, 2009, Zecchini Editore, pagg. 242 con discografia e videografia completa
  • Ermanno Wolf-Ferrari. La musica, la grazia, il silenzio, Gabrielli Editore, 2012

Note modifica

  1. ^ Addio ad Alberto Cantù, su giornaledellamusica.it. URL consultato il 20 gennaio 2021.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN34540410 · ISNI (EN0000 0001 0886 6640 · SBN CFIV083166 · LCCN (ENn80106561 · GND (DE1015762662 · BNF (FRcb12386509j (data) · J9U (ENHE987007276163305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80106561