Alessandro Bon (1654-1715)

condottiero e politico italiano

Alessandro Bon (Venezia, 26 agosto 1654Megara, 18 luglio 1715) è stato un condottiero e politico italiano.

Alessandro Bon
NascitaVenezia, 26 agosto 1654
MorteMegara, 18 luglio 1715
voci di militari presenti su Wikipedia
Stemma della famiglia Bon

Biografia modifica

Proveniente dalla nobile famiglia patrizia dei Bon, era figlio di Filippo di Ottaviano (1627-1712) e di Francesca di Giacomo Soranzo. Il padre, in particolare, fu un'importante personalità che, a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, assunse le cariche di podestà di Chioggia e di ufficiale alle Rason vecchie; il 28 novembre 1660 divenne procurator de citra in seguito al versamento di 25.000 ducati per la guerra di Candia e infine, nel 1711, fu nominato provveditor alle pompe.
Rilevante figura furono inoltre i fratelli Piero (1651-1684), governator di galeazza, e Giagomo (1653-1744), senatore e consigliere; la sorella Foscarina sposò il 27 settembre 1677, il nobile Agostino Nani di Antonio.

Carriera militare e politica modifica

Nel 1680 Alessandro assunse la direzione delle due navi da guerra Costanza Guerriera e Venere Armata, che scortarono a Costantinopoli il nuovo bailo Pietro Civran, per poi riportare a Venezia il predecessore Giovanni Morosini. In quell'occasione i suoi marinai salvarono alcuni schiavi cristiani, provocando l'ira del gran visir Kara Mustafa; la crisi diplomatica fu tuttavia risolta in cambio di un'alta penale.

Dal 1684 affiancò Francesco Morosini nelle guerre contro i Turchi che videro impegnati i veneziani in numerosi scontri con l'Impero ottomano. Ancora come governatore di galeazza, nel 1685 partecipò alla conquista di Corone e di Zarnata; divenuto poi Capitano del Golfo (1688-1691), fu incaricato di un'azione diversiva nei confronti delle navi Turche durante l'assedio di Negroponte e, nell'agosto del 1690, partecipò all'occupazione di Valona.

Tornato a Venezia e divenuto membro del Consiglio dei Pregadi, si sposò nel 1697 con la vedova Chiara di Giacomo Balbi. Fu quindi provveditore di Spinalunga (o Dorsoduro, uno dei sestieri di Creta), e in seguito nominato conte di Zara (1706-8), governatore delle galere dei condannati e commissario pagador in armata (1712-14).

Altre cariche che il Bon ricoprì furono la rassegna all'armata tutta di mare dei presidi di Cerigo, Egina, Corfù, Santa Maura, Cefalonia, Zante, Suda, Tine e la dettagliata notizia sulla cavalleria sparsa nel regno di Morea specie a Nauplia, Malvasia, Corinto, Modone, Calamata, Patrasso.

Venne eletto nel frattempo provveditore generale in Morea, in carica dal settembre 1714; ma dovette affrontare la preoccupante riorganizzazione dell'esercito turco che si voleva riprendere il Peloponneso.

Morì il 18 luglio 1715 a Megara dopo esser stato fatto prigioniero a Nauplia quando questa cadde in mano turca dopo un assedio di nove giorni. Il Bon fu dapprima ferito da una sciabolata e fatto schiavo, quindi venne rinchiuso nelle "Sette Torri" a Costantinopoli. La morte lo colse a per la fatica del viaggio e per l'aggravarsi della ferita.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica