Alessandro Nannini
Alessandro Nannini | ||||||||||||||||||||
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Nannini a Imola nel 1986 | ||||||||||||||||||||
Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||
Automobilismo ![]() | ||||||||||||||||||||
Categoria | Formula 1 | |||||||||||||||||||
Ritirato | 1997 | |||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||
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Alessandro Nannini (Siena, 7 luglio 1959) è un ex pilota automobilistico e politico italiano.
È fratello minore della cantante Gianna Nannini e figlio dell'imprenditore Danilo Nannini.
CarrieraModifica
Gli iniziModifica
Dopo aver debuttato nei rally nel 1978 Nannini passò alla Formula Fiat Abarth in cui vinse l'edizione 1981. Nel 1982 si dedicò al campionato europeo di Formula 2, ingaggiato dalla Minardi.
Formula 1Modifica
L'esordio in Minardi (1986-1987)Modifica
Il suo debutto in Formula 1 avvenne nel 1986, al volante della Minardi, squadra con la quale gareggiò anche nella stagione successiva: tanti i ritiri, causa la scarsa affidabilità del mezzo, e quasi nulli i risultati. Ciò nonostante, riuscì a mettersi in luce per grinta e velocità, segnalandosi come uno dei giovani più promettenti della sua epoca.
Gli anni in Benetton (1988-1990)Modifica
Questo gli valse l'interessamento della Benetton, che lo mise sotto contratto per la stagione 1988. Il team era abbastanza competitivo, così Nannini poté ottenere i primi punti iridati e i primi podi: al Gran Premio di Gran Bretagna, disputato sotto la pioggia, conquistò il terzo posto al termine di una gara grintosa, risultato che ripeté nel Gran Premio di Spagna.
Nel 1989 ereditò il ruolo di prima guida della squadra da Thierry Boutsen, passato alla Williams, e riuscì a conquistare (oltre a una serie di altri piazzamenti) due terzi posti (Gran Premio di San Marino e Gran Bretagna), un secondo posto (Gran Premio d'Australia) ma, soprattutto, venne dichiarato vincitore del Gran Premio del Giappone in seguito alla squalifica di Ayrton Senna da parte dei commissari a fine corsa (conseguenza del taglio della chicane da parte del brasiliano dopo lo scontro con il compagno Prost): fu quella la sua prima e unica vittoria in F1.
Nella stagione seguente Nannini si misurò in squadra con il tre volte campione del mondo Nelson Piquet: tra i due il confronto fu piuttosto equilibrato e, grazie a una macchina sempre abbastanza competitiva, Alessandro riuscì a togliersi ulteriori soddisfazioni, come i due terzi posti al Gran Premio di San Marino e di Spagna e il secondo al Gran Premio di Germania. Grinta e caparbietà del pilota senese vennero notate anche a Maranello, facendo entrare Nannini nella rosa dei papabili a guidare la Ferrari nel 1991: verso la fine dell'estate gli venne offerto un contratto che però rifiutò, destando un certo scalpore presso addetti ai lavori e tifosi. Si parlò di condizioni non soddisfacenti, fatto sta che, alla fine, preferì restare ancora in Benetton.
Dopo la Formula 1Modifica
La sua carriera fu interrotta per un grave incidente in elicottero avvenuto il 12 ottobre 1990: l'apparecchio di sua proprietà atterrò malamente sul suolo della sua tenuta. Nannini venne sbalzato fuori per l'impatto ed una delle pale del rotore gli tranciò di netto l'avambraccio destro.[1] Un'équipe di medici, diretta dal prof. Bufalini, riuscì a reimpiantare l'arto dopo un delicato intervento chirurgico,[2] ma la riabilitazione fu lenta e faticosa, lasciando compromessa la funzionalità del braccio. L'avventura in F1 si chiuse qui:[3] negli anni a venire non andò oltre un paio di test svolti a bordo di una F1, unicamente per il gusto di riassaporare certe sensazioni.
In particolare, nel 1992, Nannini completò una prova di 38 giri sul Circuito di Fiorano a bordo della Ferrari F92 A di Jean Alesi (dopo modifiche apportate al volante della monoposto), seguita poi da un'ulteriore prova nel 1996, a bordo di una Benetton B196 sul Circuito di Estoril, a mano di Flavio Briatore[4]. Nel 2007, Nannini avrebbe dovuto partecipare al campionato Grand Prix Masters, riservato ad ex piloti di F1, ma il campionato fu annullato per ragioni economiche.
Archiviata la Formula 1, una volta recuperata (sia pur non del tutto) l'efficienza dell'arto, passò alle ruote coperte. Nel 1992 partecipò al Campionato Italiano Turismo, al volante dell'Alfa Romeo 155. Sempre con la Casa del Biscione, dal 1993 fu impegnato nel Deutsche Tourenwagen Masters alla guida della 155 V6 TI e vi restò fino al 1996, in cui corse nel Campionato mondiale ITC. Nel 1997 passò alla Mercedes-Benz, con cui disputò il Campionato FIA GT.
Al termine di quella stagione lasciò le competizioni per occuparsi degli affari della sua famiglia che possiede un'azienda dolciaria.
Il 22 marzo 2011 ha annunciato la sua candidatura alle elezioni amministrative come sindaco di Siena per la coalizione di centrodestra. Alle elezioni comunali del 15 e 16 maggio, ha ottenuto il 18,23% dei voti, venendo battuto dal candidato del centrosinistra Ceccuzzi (con il 54,71%),[5] ma ottenendo comunque la carica di consigliere comunale.
L'anno seguente è tornato a guidare una monoposto di Formula 1 in occasione delle celebrazioni per i 50 anni del circuito di Suzuka, compiendo undici giri a bordo di una Larrousse.[6] A poche settimane di distanza ha preso parte anche al Giro automobilistico d'Italia, guidando una Mitsubishi Evo 6 in coppia con Gianni Giudici.[6]
VittorieModifica
In Formula 1
Con vetture turismo
- 1992 4 - Mugello(2) Varano Monza - Alfa Romeo 155 GTA
- 1993 2 - Hockenheimring(2) - Alfa Romeo 155 V6 TI DTM
- 1994 4 - Zolder(2) Hockenheimring Nürburgring Donington - Alfa Romeo 155 V6 TI DTM
- 1995 0 - Alfa Romeo 155 V6 TI DTM
- 1996 7 - Estoril(2) Nürburgring(2) Magny-Cours(2) Interlagos - Alfa Romeo 155 V6 TI DTM
Risultati completi in F1Modifica
1986 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
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Minardi | M185B e M186 | Rit | NP | Rit | NQ | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 14 | Rit | 0 |
1987 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
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Minardi | M187 | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | Rit | 11 | Rit | 16 | 11 | Rit | Rit | Rit | Rit | 0 |
1988 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
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Benetton | B188 | Rit | 6 | Rit | 7 | Rit | Rit | 6 | 3 | 18 | Rit | SQ | 9 | Rit | 3 | 5 | Rit | 12 | 10º |
1989 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
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Benetton | B188 e B189 | 6 | 3 | 8 | 4 | Rit | SQ | Rit | 3 | Rit | Rit | 5 | Rit | 4 | Rit | 1 | 2 | 32 | 6º |
1990 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||||||||
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Benetton | B189B e B190 | 11 | 10 | 3 | Rit | Rit | 4 | 16 | Rit | 2 | Rit | 4 | 8 | 6 | 3 | 21 | 8º |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti | Grassetto=Pole position Corsivo=Giro più veloce |
Solo prove/Terzo pilota | Non qualificato | Ritirato/Non class. | Squalificato | Non partito |
CuriositàModifica
Il suo incidente e il conseguente intervento chirurgico di reinnesto del braccio sono citati da Narancia Ghirga, uno dei personaggi del fumetto giapponese "Le bizzarre avventure di JoJo" nella quinta parte "Vento Aureo".
NoteModifica
- ^ Francesco Matteini, Nannini, la lunga notte in sala operatoria, La Stampa, Firenze, 13 ottobre 1990
- ^ Nannini, intervento ok forse tornerà a correre, La Stampa, Firenze, 13 ottobre 1990
- ^ Nannini, addio alla formula uno, La Repubblica, 14 ottobre 1990.
- ^ Sandro's Benetton test, Grandprix.com, 25 novembre 1996. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ Siena - Elezioni comunali 15-16 maggio 2011, su La Repubblica. URL consultato il 4 novembre 2011.
- ^ a b Mario Donnini, Nannini al Giro con Giudici, in Autosprint, 11 settembre 2012, p. 60.
Altri progettiModifica
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