Alessandro Orlowski

regista italiano

Alessandro Orlowski, detto Alex (Parma, 20 settembre 1967), è un regista italiano.

Biografia modifica

Nasce artisticamente come musicista e produttore musicale[1] divenendo poi regista ed esperto in video virali[2]. Nel 1991 gira il suo primo videoclip per il brano Just get up and dance di Afrika Bambaataa; dirige video per molti gruppi musicali italiani e della scena indie europea divenendo a fine del 1996 uno dei registi più prolifici del panorama dei videoclip Italiani e concludendo la sua carriera in Italia con la produzione del documentario di Luciano Ligabue Un anno con Elvis[3].

Nel 1997 crea a Londra la sua prima casa di produzione di videoclip girando video per videoclip per l'etichetta Sony Musica e l'artista DJ Rap Debbie Anderson UnbelievableTruth. Dello stesso anno è il cortometraggio Peace at last[4] partecipando al festival cinematografico Mannheim/Heidelberg[5] in Germania. Nel 2002 a seguito della crescente popolarità gira vari video negli Stati Uniti tra cui Jackie Cane della band belga Hooverphonic nella cittadina di Tucson in Arizona.[6]

Nel 2004 conduce laboratori di ideazione e produzione di videoclip all'Università Cattolica di Brescia. Nel 2010 insegna ideazione e realizzazione di Video virale e Marketing virale presso l'Istituto Europeo di Design marketing e comunicazione a Milano e nel 2011 regia e ideazione di documentari virali all'università all'Università di cinema e televisione di Monaco di Baviera HFF.[7]

Ha partecipato alla campagna elettorale 2016 nello staff del presidente eletto del Perù Pedro Pablo Kuczynski in qualità di incaricato della strategia social media[8].

Nel 2018 ha spiegato, in qualità di esperto di social marketing politico, ad alcuni periodici spagnoli[9] e quotidiani italiani[10] la connessione "tra ricerca del consenso e rischi nella gestione dei dati". In una intervista a Rolling Stone Italia ha chiarito la strategia comunicativa della Lega, l’affaire Cambridge Analytica, il business dei falsi profili Twitter e il Gdpr[11].

Il 17 ottobre 2019 è stato ospite della trasmissione de La7 Piazza Pulita dove ha individuato su Vkontakte alcuni account italiani che sono al centro di reti e network di simpatizzanti della Lega e che al tempo stesso diffondono contenuti di propaganda neonazista e neofascista[12].

Nel 2019 Orlowski ha rivolto la sua attenzione al fenomeno delle fake news[13] e delle reti sociali utilizzate a scopo politico[14]. Ha anche posto l'attenzione sui legami tra i suprematisti bianchi, neonazisti e negazionisti con CasaPound[15] ed il 28 ottobre ha partecipato alla trasmissione di Rai 3 Report[16] segnalando alcune anomalie sulla pagina Twitter di Giorgia Meloni[17] in occasione delle elezioni europee del 2019[18].

Videoclip musicali[19] modifica

Scena italiana modifica

Scena estera modifica

Cortometraggi modifica

  • Peace At Last (1997)
  • Juagala Bien (2006)

Recensioni video modifica

  • Videoclip musicale del mese per la rivista Promo per l'etichetta underground Mò Wax
  • Videoclip musicale del mese per la rivista Promo per Pleasant Smell dei 12 Rounds

Premi e nomination modifica

  • Premio d'oro ai New York Festivals Advertising Awards per lo spot Blind Man per il Guggenheim Museum Bilbao[20]
  • San Sebastian Advertising Festival - BSide - bronzo
  • FIAP Buenos Aires - Amena Telecom
  • Liaa London International - Liga Futbol Española - finalista
  • Vincitore come Videoclip Anni '90 al Premio Videoclip Italiano per Sangue impazzito dei Timoria[21][22]
  • CADS Music Vision London - DJ Rap, "Everyday Girl" - Nomination per il miglior video musicale alternativo
  • Raindance Film Festival - Deborah Anderson,"Lonely Without You"
  • International AD SPot Awards - Energie Jeans - argento
  • Drac Barcellona - Liga Futbol Española
  • DIBA Short-Film Festival Barcelona 2009 - Dial 124256

Note modifica

  1. ^ Alex Orlowski, su Discogs. URL consultato il 1º novembre 2019.
  2. ^ Alex Orlowski, "guru" del video virale: "I vecchi creativi? Buoni a fare spot belli e a darsi premi fra loro. Ma oggi per lanciare un brand bisogna conquistare dei fan, non dei clienti", su Affaritaliani.it, 12 aprile 2010. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato il 15 aprile 2010).
  3. ^ Un anno con Elvis (DVD) (1996), su Live Liga, 6 agosto 2010. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato il 25 aprile 2019).
  4. ^ (EN) Peace at Last (1997), su BFI. URL consultato il 1º novembre 2019.
  5. ^ corto metraggi in concorso 1997 al Festival internazionale di Manneheim/Heidelberg[collegamento interrotto]
  6. ^ Music Videos, Noisy Still Shoots and Other News, su Tucson Film Office, inverno 2002. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  7. ^ Carmelo Caruso, Come funziona la propaganda sul web, su Panorama, 4 novembre 2018. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato il 29 luglio 2019).
  8. ^ Elezioni Perù, un italiano mago dei social dietro la vittoria di Kuczynski: "Senza la campagna web avrebbe perso", su Il Fatto Quotidiano, 15 giugno 2016. URL consultato il 16 aprile 2020.
  9. ^ (ES) Steven Forti, “Con 300 ó 400 euros puedes crearte en una tarde un millar de cuentas de Twitter verificadas”, su ctxt.es | Contexto y Acción. URL consultato il 9 aprile 2020.
  10. ^ Social e politica, il parmigiano Orlowski spiega la Rete di Salvini, su la Repubblica, 14 luglio 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  11. ^ “La bestia”, ovvero del come funziona la propaganda di Salvini, su Rolling Stone Italia, 13 luglio 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  12. ^ Odio social: vittime e carnefici. URL consultato il 16 aprile 2020.
  13. ^ Come si svelano le Fake News? La risposta di Alex Orlowski, su Ticinonline, 23 dicembre 2019. URL consultato il 9 aprile 2020.
  14. ^ I sovranisti e la guerra per i followers. Intervista ad Alex Orlowski, su rainews. URL consultato il 9 aprile 2020.
  15. ^ I legami segreti di CasaPound con suprematisti bianchi, neonazisti e negazionisti, su Rolling Stone Italia, 13 febbraio 2020. URL consultato il 9 aprile 2020.
  16. ^ La fabbrica social della paura (PDF), su rai.it.
  17. ^ Dalla Bestia di Salvini a Giorgia Meloni: il setaccio di Report sulla comunicazione social della destra italiana, su Open, 28 ottobre 2019. URL consultato il 9 aprile 2020.
  18. ^ Ecco cosa ha mostrato e dimostrato Report ieri sera, e cosa ha risposto Giorgia Meloni, su Open, 12 novembre 2019. URL consultato il 9 aprile 2020.
  19. ^ mvdbase.com - Alex Orlowski Videography, su mvdbase.com. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato il 30 settembre 2007).
  20. ^ (EN) Alex Orlowski, Guggenheim Museum Bilbao, su Vimeo, 2008. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato il 22 agosto 2009).
  21. ^ Assegnati a Faenza i premi alla produzione italiana di video musicali., su Rockol, 26 novembre 2000. URL consultato il 1º novembre 2019.
  22. ^ Faenza, premiati i migliori video indipendenti, su Rockol, 27 novembre 2000. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato il 6 maggio 2018).

Collegamenti esterni modifica