Alfa Romeo 140AF

Atene: Filobus Alfa Romeo 140AF Casaro CGE, ILPAP n. 1056, sulla linea 2
Descrizione generale
Costruttore bandiera  Alfa Romeo
Tipo Filobus
Produzione dal 1949 al 1960
Sostituisce Alfa Romeo 110AF
Sostituito da Alfa Romeo Mille AF e F\PD
Altre caratteristiche
Dimensioni e pesi
Lunghezza 12-17,8 m
Altro
Della stessa famiglia Alfa Romeo 140A
Assi da 3 a 5

modellino Filobus Alfa Romeo 140AF SIAI-Marchetti Ancona-Falconara n. 12

Il 140 AF è stato un modello di filobus prodotto dall'Alfa Romeo dal 1949 al 1960 e maggiormente distribuito (ne furono prodotti 451 esemplari) [1], sia a livello nazionale che su scala internazionale, anche se non fu quello più prodotto in assoluto. In Italia, è stato utilizzato a Milano, Genova, Como, Trieste, Ancona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Avellino, Salerno, Bari, Palermo e Catania. Per l'estero, vanno ricordate Atene e Belgrado. Alcune delle vetture che erano state originariamente prodotte per l'Italia, vennero vendute all'estero dopo la crisi del trasporto filoviario italiano degli anni sessanta, che portò allo smantellamento di molte reti filoviarie a favore di quelle di autobus.

Gli ultimi esemplari sono stati radiati nel 1983. Gli assi per la versione standard furono 3 (105 passeggeri), mentre quella snodata era a 4 (160 passeggeri) o a 5 assi (180 passeggeri). La lunghezza era 12 m per i primi, 17,8 m per i secondi e saliva ad oltre 19 metri per la versione AFS/5 snodata a 5 assi [2].

Carrozzerie ed esemplari prodotti modifica

[3]

Linea o rete Quantità Costruzione Radiazione Carrozzeria Equipaggiamento elettrico Note
Ancona-Falconara 7 1949 1972 SIAI-Marchetti Marelli matricole 10-16
1 1954 1972 Macchi Marelli matricola 17
Atene 88 1953

1954

1953

1983 Casaro CGE matricole 1001-1040

matricole 1041-1080

ex ATAF Firenze: matricole 1128–1135

Avellino 1 1955 1973 Pistoiesi CGE Acquisito da Salerno, in servizio dal 1956, matricola 183
1 1956 1973 Casaro CGE matricola 184
Bari 6 1948 1968-1969 Romanazzi Marelli matricole 601-606
Belgrado 1 1949 Piaggio Ansaldo mezzo sperimentale: carrozzeria in acciaio inossidabile, lunghezza 13,5 m;

matricola 32

10 1954 Pistoiesi Ansaldo matricole 33-42
Bologna 8 1955 1970-1974 Menarini Marelli matricole 1141-1148
Catania 4 1952 1966 Casaro CGE matricole 301-304
Como 2 1951 1978 SIAI-Marchetti Marelli matricole 81-82
4 1951-1954 1978 Macchi Marelli matricole 83-86
2 1955 1978 Pistoiesi Marelli matricole 87-88
2 1955 1978 Macchi TIBB matricole 89-90
Firenze 10 1953 1971 Casaro CGE matricole 3121-3130

di cui otto cedute ad Atene nel 1972

Genova 15 1949-1950 1972-1973 Piaggio Ansaldo matricole 2351-2365
15 1950-1951 1972-1973 Bagnara Ansaldo matricole 2366-2380
Johannesburg 20 1957 Bus Bodies Ansaldo a due piani
Milano 21 1949-1951 1968-1978 SIAI-Marchetti TIBB
5 1949 1970 SIAI-Marchetti CGE
10 1951 1970-1978 Breda Marelli
10 1951 1976-1977 Breda TIBB
3 1956 1978 Caproni Vizzola Marelli
13 1956-1958 1979-1982 Stanga Marelli filosnodati
7 1956 1980-1981 Caproni Vizzola CGE
15 1958 1979 Macchi Marelli
8 1958-1959 1976-1977 Caproni Vizzola TIBB
10 1960 1979 Caproni Vizzola CGE
10 1960 1979 Caproni Vizzola Marelli
Most-Litvinov 1 1954 Ansaldo
Napoli 18 1950 1961 SIAI-Marchetti Ansaldo
4 1950-1951 1961 SIAI-Marchetti Marelli
20 1951 1961 Pistoiesi Ansaldo
Palermo 10 1949-1950 1966 Piaggio Ansaldo soprannominati "Freccia d'Argento"

matricole 201-210

Roma 28 1949-1950 1965-1967 SIAI-Marchetti TIBB matricole dispari 6601-6655
Salerno 5 1955 1956-1972 Pistoiesi CGE un mezzo ceduto ad Avellino nel 1956
1 1951 1982 Stanga TIBB proveniente da Trieste, in servizio dal 1973
19 1952-1956 1973-1986 CRDA TIBB provenienti da Trieste, in servizio dal 1973 al 1975
Stoccolma 10 1950-1951 Stanga Marelli filosnodati a 4 assi
Trieste 7 1949 1968 SIAI Marchetti Marelli
18 1951 1973-1975 Stanga TIBB un mezzo ceduto a Salerno nel 1973
31 1952-1956 1973-1975 CRDA TIBB diciannove mezzi ceduti a Salerno nel 1973

Caratteristiche tecniche modifica

La propulsione era fornita motori a trazione il cui modello cambiava in funzione del fornitore dell'impianto elettrico. I propulsori furono TIBB GLM 1303c, Marelli MCT 60B (MCT 64 B 56 per i filosnodati), CGE CV 1216 oppure CV 1227 A.

La potenza erogata era 150 CV per i TIBB o CGE 1227, 135 CV per i Marelli, 114 CV per i CGE 1216 e 183 CV per i filosnodati. L'avviamento era automatico APNLf o SACf per i TIBB, VAIF per i Marelli, MRA o MRA-E1 per i CGE. La posizione del volante era comunemente a destra, ma in alcuni modelli era a sinistra oppure centrale.

Note modifica

  1. ^ Salvetti, op. cit., p. 411)
  2. ^ Salvetti, op. cit., p. 151
  3. ^ Salvetti, op. cit., pp. 414-429, e Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci, Cortona (AR), 2003, pp. 42-268

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

  Portale Trasporti: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di trasporti