All Good Things (Come to an End)

singolo di Nelly Furtado del 2006

All Good Things (Come to an End) è una canzone pop di Nelly Furtado appartenente al terzo album della cantante canadese, Loose (2006).

All Good Things (Come to an End)
singolo discografico
Screenshot tratto dal videoclip del brano
ArtistaNelly Furtado
Pubblicazione24 novembre 2006
Durata5:11 (album version)
5:12 (versione Zero Assoluto)
3:47 (Uk Radio Mix)
Album di provenienzaLoose
Dischi1
Tracce2
GenerePop latino
Folk
Contemporary R&B
EtichettaGeffen Records
ProduttoreTimbaland; Danja
Registrazione2005
NoteAutori: N. Furtado; T. Mosley;
C. Martin; F. Hills
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroBandiera del Belgio Belgio[2]
(vendite: 25 000+)
Bandiera della Norvegia Norvegia[3]
(vendite: 5 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[4]
(vendite: 500 000+)
Bandiera della Svezia Svezia[5]
(vendite: 10 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia
(vendite: 70 000+)
Bandiera del Canada Canada[6]
(vendite: 80 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca[7]
(vendite: 30 000+)
Bandiera della Germania Germania (2)[8]
(vendite: 800 000+)
Bandiera dell'Italia Italia (2)[9]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[10]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[11]
(vendite: 30 000+)
Nelly Furtado - cronologia
Singolo precedente
(2006)
Singolo successivo
(2007)

È stata scritta da Nelly Furtado, Chris Martin, Timbaland e Nate "Danja" Hills, prodotta da questi ultimi e pubblicata come terzo singolo in Europa nel novembre 2006. Negli Stati Uniti è uscito sul mercato musicale come quarto singolo.[12]

Parte del brano è stata tradotta o reinterpretata in collaborazione con vari artisti per il mondo: in Italia, ad esempio, è stata pubblicata una versione della canzone in cui la Furtado duetta con il gruppo musicale pop italiano Zero Assoluto.

Scrittura e registrazione modifica

"All Good Things" fu ideata verso la fine delle registrazioni di Loose. Nelly Furtado si trovava alla cerimonia degli MTV Video Music Awards 2005 svoltasi nel mese di agosto a Miami, in Florida, quando si imbatté nel suo vecchio amico Chris Martin, leader dei Coldplay, con i quali aveva suonato alla cerimonia. La cantante lo informò che stava lavorando con Timbaland alla creazione di un nuovo album e Martin chiese di visitare lo studio di registrazione. Nelle settimane precedenti Timbaland aveva ascoltato spesso in studio l'album dei Coldplay X&Y, così la sera seguente la Furtado invitò Martin a The Hit Factory.[13][14][15]

Benché Timbaland e Martin avessero espresso in passato reciproca ammirazione, non si erano mai incontrati. Secondo Nelly Furtado, "Erano davvero più umili l'uno in presenza dell'altro",[16] ma Martin fu inizialmente agitato e spaventato dalla stazza di Timbaland e dal fatto che continuasse a chiamarlo "Coldplay".[14][15] Furtado, che è "sempre l'istigatrice", disse a Martin di sedersi alla tastiera e di cominciare a produrre musica.[14] "Chris doveva esprimere il suo James Brown interiore", disse.[15]

Martin originariamente contribuì alla canzone cantandone una parte ma, in seguito ad una richiesta dell'esecutivo della sua casa di produzione, le sue performance canore furono eliminate dalla versione definitiva della canzone inclusa in Loose. Nei cori del brano, allo stesso modo della versione italiana, prendono parte Jim Beanz e Ricky Belloni, che iniziano con un vocalizzo, facendolo in seguito quando la Furtado canta il ritornello: nella versione italiana, a differenza dell'originale, prendono parte anche gli Zero Assoluto.

Secondo Nelly Furtado l'esecutivo "non voleva che la sua voce suonasse così rock".[17] La versione della canzone con Martin come cantante trapelò su Internet verso la fine di giugno 2006[18] e sarà disponibile nella versione giapponese di Loose. In Italia è stata lanciata una versione della canzone in cui la Furtado duettava con il gruppo musicale pop italiano Zero Assoluto.

La cantante ha dichiarato di aver scelto Martin perché, avendo lei "una tendenza verso il malinconico", considerava Martin "Il genio del malinconico". Disse poi che il processo di creazione della canzone si rivelò "magico".[16] Ha descritto la canzone come "una fusione del ritmo hip-hop dal suono duro di Tim con quella malinconia che in cui Martin eccelle" e di "essere in mezzo" alle due tendenze.[15]

Pubblicazione modifica

Sul sito britannico di MSN la canzone venne descritta come "una ballata emozionante che fa riflettere, con una forte melodia, presumibilmente con l'input di un uomo dei Coldplay, e parole che ci fanno tornare in mente I'm Like a Bird"; al pezzo vennero assegnate 4,5 stelline di valutazione su cinque[19] HMV UK nella sua recensione reputava il brano troppo in contrasto con i precedenti singoli (Maneater e Promiscuous) e alla canzone vennero date, perciò, "solo" quattro stelline su cinque[20]. Il singolo fu pubblicato in Europa nel settembre 2006 e ottenne subito il successo atteso, raggiungendo la top 5 delle maggiori classifiche.

La canzone è uscita come quarto singolo di Loose negli Stati Uniti[12] e in Australia.

Tracce modifica

UK CD singolo
  1. "All Good Things (Come to an End)" (radio mix)
  2. "Maneater" (Radio 1 Live Lounge session)
Maxi-CD
  1. "All Good Things (Come to an End)" (radio mix)
  2. "All Good Things (Come to an End)" featuring Reamonn
  3. "No Hay Igual" featuring Residente Calle 13
  4. "All Good Things (Come to an End)" (video)
European Germany maxi-CD
  1. "All Good Things (Come to an End)" (radio edit)
  2. "All Good Things (Come to an End)" featuring Reamonn
  3. "Maneater" (Live Lounge Radio session)
  4. "All Good Things (Come to an End)" (video)
Singolo per iTunes
  1. "All Good Things (Come to an End)" (radio edit)
  2. "Maneater" (Radio 1 Live Lounge session)

Videoclip modifica

Il video della canzone, diretto da Gabriel Coss e Israel Lugo, è stato girato in Porto Rico di seguito a Say It Right, terzo singolo uscito in nord-America. Rappresenta una storia d'amore tra Nelly Furtado e un ragazzo: la Furtado cammina lungo una spiaggia nella foresta, dove trova un tavolo da pranzo che pende sottosopra da un albero. Alcune riprese mostrano come il ragazzo si avvicini al tavolo e si "appenda" a testa in giù. Si vedono anche alcuni flashback di momenti in cui la Furtado e il ragazzo mangiano assieme al tavolo. Il video finisce con una loro inquadratura, abbracciati sotto un corso d'acqua. "È molto tropicale e romantico - ha affermato Nelly Furtado - e inoltre mi ricorda un vecchio video di Sarah McLachlan. Si avvicina ad un vero pezzo di cinema ed è molto artistico."[21]

Il video segue la "radio edit" della canzone; debuttò in Canada il 7 marzo sul canale musicale MuchMusic, mentre arrivò negli Stati Uniti il 19 marzo su MTV, nel programma TRL. Il giorno successivo entrò in classifica alla posizione numero 10, fino a raggiungere nelle puntate successive il secondo posto.

Classifiche modifica

Classifiche annuali modifica

Classifica (2006) Posizione
Svizzera[35] 28
Regno Unito[36] 120
Classifica (2007) Posizione
Australia[37] 50
Austria[38] 5
Belgio Fiandre[39] 8
Belgio Vallonia[40] 13
Paesi Bassi[41] 9
Francia[42] 31
Germania[43] 2
Ungheria[44] 1
Svezia[45] 42
Svizzera[46] 4
Regno Unito[47] 115

Classifiche di fine decennio modifica

Classifica (2000–2009) Posizione
Germania[48] 15

Classifiche di tutti i tempi modifica

Classifica Posizione
Svizzera[49] 85

Note modifica

  1. ^ (EN) All Good Things (Come to an End), su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 marzo 2021.
  2. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 2007, su Ultratop. URL consultato il 16 marzo 2021.
  3. ^ Copia archiviata, su ifpi.no. URL consultato il 19 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2006).
  4. ^ (EN) Nelly Furtado - All Good Things (Come to an End) – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 17 settembre 2022.
  5. ^ (SV) Nelly Furtado – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 30 maggio 2021.
  6. ^ (EN) All Good Things (Come To An End) – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 15 novembre 2022.
  7. ^ (DA) Forårets guld- og platincertificeringer, su IFPI Danmark. URL consultato il 29 marzo 2023 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2011).
  8. ^ (DE) Nelly Furtado – All Good Things (Come to an End) – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  9. ^ Le cifre di vendita - 2007 (PDF), su musicaedischi.it, Musica e dischi. URL consultato il 20 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  10. ^ promusicae.es, https://www.promusicae.es/descarga-semanal/canciones_2_04-enero-2008-a-10-enero-2008-n475/.
  11. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 16 marzo 2021.
  12. ^ a b (EN) Keith Caulfield, Ask Billboard - 'Loose' Change, su Billboard, 26 gennaio 2007. URL consultato il 2 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2007).
  13. ^ (EN) John Intini, Nelly Furtado: 'I'm not Mother Teresa', su Maclean's, 25 agosto 2006. URL consultato il 30 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2006).
  14. ^ a b c (EN) Jolie Lash, Nelly Furtado Brings the Punk-Hop, in Rolling Stone, 16 febbraio 2006. URL consultato il 30 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2006).
  15. ^ a b c d Vineyard, Jennifer. "Chris Martin Covers Jay-Z — And Other Scenes From Nelly Furtado's Loose".. MTV News. 20 giugno 2006. Revisione il 30 dicembre 2006.
  16. ^ a b Shepherd, Julianne. "How Nelly Furtado Got Her Ghetto Pass" (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2008).. MTV News. 7 giugno 2006. Revisione il 30 dicembre 2006.
  17. ^ Gilbert, Ben. "Nelly Furtado Pulls Chris Martin Duet".. Yahoo! Music. 7 giugno 2006. Revisione il 30 dicembre 2006.
  18. ^ "Listen: "All Good Things (Must Come to an End)" ft Chris Martin (Unreleased Track)", su burninthespotlight.com, 26 giugno 2006. URL consultato il 30 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2007).
  19. ^ Latest celebrity News and gossip - MSN Celebrity UK, su news.entertainment.msn.co.uk. URL consultato l'8 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2009).
  20. ^ hmv | live it.
  21. ^ Vineyard, Jennifer. "Nelly Furtado Double-Dips With Two Soaking-Wet Videos".. MTV News. 6 novembre 2006. Revisione l'11 novembre 2006.
  22. ^ (EN) Andamento di All Good Things (Come to an End) nella classifica dell'Australia, su australian-charts.com, 1º luglio 2010. URL consultato il 1º luglio 2010.
  23. ^ (EN) Andamento di All Good Things (Come to an End) nella classifica dell'Austria, su austriancharts.at. URL consultato il 1º luglio 2010.
  24. ^ (EN) Andamento di All Good Things (Come to an End) nella classifica del Belgio (Fiandre), su ultratop.be. URL consultato il 1º luglio 2010.
  25. ^ a b (BE) Nelly Furtado - All Good Things (Come to an End) - Belgian Charts, Hung Medien. URL consultato il 1º luglio 2010.
  26. ^ a b c d (EN) Nelly Furtado - All Good Things (Come to an End) - αCharts.us, αCharts.us. URL consultato il 1º luglio 2010.
  27. ^ (FR) Meilleures ventes de singles en France - 09 avril au 15 avril 2007, chartsinfrance.net. URL consultato il 1º luglio 2010.
  28. ^ (DE) Hitlist Germany - Nelly Furtado, musicline.de. URL consultato il 1º luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  29. ^ Classifica settimanale dal 05/01/2007 all'11/01/2007, fimi.it. URL consultato il 1º luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2012).
  30. ^ (EN) Norway Singles Chart - March 13, 2007, αCharts.us, 13 marzo 2007. URL consultato il 1º luglio 2010.
  31. ^ (EN) UK Chart For Week 09/12/2006, chartstats.com, 9 dicembre 2006. URL consultato il 1º luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2012).
  32. ^ Čns Ifpi.
  33. ^ Schweizer HitParade - 31/12/2006, hitparade.ch, 31 dicembre 2006. URL consultato il 1º luglio 2010.
  34. ^ Kereső - lista és dátum szerint - Archívum - MAHASZ - Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége.
  35. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2006, su hitparade.ch, Swiss Music Charts. Hung Medien. URL consultato il 12 aprile 2011.
  36. ^ UK Year-End Chart 2006 (PDF), su ukchartsplus.co.uk, The Official Charts Company. URL consultato il 12 aprile 2011.
  37. ^ ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 100 Singles 2007, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 12 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2011).
  38. ^ (DE) Jarheshitparade 2007, su austriancharts.at, Ö3 Austria Top 40. Hung Medien. URL consultato il 12 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2011).
  39. ^ (NL) Jaaroverzichten 2007, su ultratop.be, Ultratop. Hung Medien. URL consultato il 12 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  40. ^ (FR) Rapports annuels 2007, su ultratop.be, Ultratop. Hung Medien. URL consultato il 12 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2011).
  41. ^ (NL) Jaaroverzichten - Singles 2007, su dutchcharts.nl, Dutch Top 40. Hung Medien. URL consultato il 12 aprile 2011.
  42. ^ (FR) Classement Singles - année 2007, su disqueenfrance.com, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 12 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2012).
  43. ^ (DE) VIVA Single Jahrescharts 2007 - 2007, su viva.tv, Viva.tv. Media Control Charts. URL consultato il 12 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2011).
  44. ^ (HU) MAHASZ Rádiós TOP 100 2007, su mahasz.hu, Mahasz. URL consultato il 12 aprile 2011.
  45. ^ (SV) Årslista Singlar – År 2007, su hitlistan.se, Swedish Recording Industry Association. URL consultato l'8 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  46. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 2007, su hitparade.ch, Swiss Music Charts. Hung Medien. URL consultato il 12 aprile 2011.
  47. ^ UK Year-End Chart 2007 (PDF), su ukchartsplus.co.uk, The Official Charts Company. URL consultato il 12 aprile 2011.
  48. ^ (DE) Die ultimate chart show, su rtl.de. URL consultato il 12 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2011).
  49. ^ (DE) Ewige Bestenliste - Singles, su hitparade.ch, Swiss Music Charts. Hung Medien. URL consultato il 15 aprile 2011.

Collegamenti esterni modifica

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