Alluvione del Pakistan del 2010

disastro naturale

L'alluvione del Pakistan del 2010 è una grande alluvione che ha colpito il Pakistan.

Area interessata dall'alluvione del 2010

Causata da copiose piogge monsoniche, l'alluvione si manifestò nel bacino del fiume Indo tra la fine di luglio e gli inizi di agosto 2010, allagando circa un quinto dell'intero territorio del Pakistan e colpendo circa 20 milioni di persone, anche a causa delle frane e delle epidemie dovute alla mancanza di acqua potabile[1][2]. Incredibilmente, il numero di morti documentati è relativamente basso (sotto i 2000), ma il numero di sfollati è stato altissimo.

Cause modifica

L'alluvione è stata causata da un'anomalia documentata nella piovosità della regione. Nella mappa fornita dalla NASA per i primi nove giorni di agosto 2010[3] è indicato un forte eccesso di piovosità per tutto il Pakistan, a fronte di carenze di piovosità in alcune zone dell'India; e ciò viene espressamente attribuito al fenomeno detto La Niña, che ebbe luogo proprio nel 2010[4][5] e che notoriamente produce un incremento della piovosità estiva nel nordovest del subcontinente indiano. La temperatura più elevata del normale raggiunta dalle acque del Mare Arabico[6] è indicata dalla NASA come causa secondaria.

Note modifica

  1. ^ Unicef - Emergenza Pakistan, la situazione aggiornata, su unicef.it, 1º ottobre 2010. URL consultato il 19 giugno 2011.
  2. ^ Sky - Tg24, su tg24.sky.it, 5 settembre 2010. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2010).
  3. ^ Nasa - Earth Observatory - Unusually Intense Monsoon Rains - Mappa e commento [1] (in inglese, consultato il 19/06/2011)
  4. ^ Nasa - Earth Observatory - Adios El Nino, Hello La Nina? - Mappa e commento [2] (in inglese, articolo del 24/06/2010, consultato il 19/06/2011)
  5. ^ Nina 2010!, su meteoscienze.it, 10 luglio 2010. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2010).
  6. ^ Nasa - Earth Observatory - Sea Surface Temperature Anomaly - Mappa animata dal giugno 2002 in poi [3] (consultata il 19/06/2011)

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